Chiara Cremonesi dal Consiglio Regionale - 19 ottobre 2010
E' davvero sbalorditivo che Formigoni voglia ignorare il pronunciamento di 144 consigli comunali in rappresentanza di larga parte dei cittadini lombardi e il milione e 400 mila firme raccolte nei mesi scorsi contro la privatizzazione dell'acqua.
Ci tocca apprendere da un quotidiano - e ciò è sintomatico del livello di rispetto di questa Giunta nei confronti del Consiglio - che il progetto di legge calendarizzato ieri nella riunione dei capigruppo e relativo alla riforma degli Ato contiene un passaggio sulla messa a gara del servizio idrico.
E così la legge lombarda che, grazie al fronte comune dei sindaci, dei comitati e dei gruppi consiliari di opposizione, aveva alla fine garantito la gestione in house degli acquedotti verrebbe a cadere. Con il rischio che l'acqua della Lombardia finisca e si concentri nelle mani di poche imprese private interessate esclusivamente a realizzare profitti.
L'acqua è un bene comune indisponibile, diritto primario alla vita che nessuno può regalare al mercato. Auspichiamo che Formigoni, in considerazione del fatto che i cittadini già si sono espressi chiaramente sul tema, receda dal suo progetto. Ma se il pdl arriverà in Commissione e in Aula, saremo di nuovo pronti a dare battaglia, insieme ai comitati e agli enti locali, per difendere il servizio idrico da chi lo vuole svendere ai privati.
Ci tocca apprendere da un quotidiano - e ciò è sintomatico del livello di rispetto di questa Giunta nei confronti del Consiglio - che il progetto di legge calendarizzato ieri nella riunione dei capigruppo e relativo alla riforma degli Ato contiene un passaggio sulla messa a gara del servizio idrico.
E così la legge lombarda che, grazie al fronte comune dei sindaci, dei comitati e dei gruppi consiliari di opposizione, aveva alla fine garantito la gestione in house degli acquedotti verrebbe a cadere. Con il rischio che l'acqua della Lombardia finisca e si concentri nelle mani di poche imprese private interessate esclusivamente a realizzare profitti.
L'acqua è un bene comune indisponibile, diritto primario alla vita che nessuno può regalare al mercato. Auspichiamo che Formigoni, in considerazione del fatto che i cittadini già si sono espressi chiaramente sul tema, receda dal suo progetto. Ma se il pdl arriverà in Commissione e in Aula, saremo di nuovo pronti a dare battaglia, insieme ai comitati e agli enti locali, per difendere il servizio idrico da chi lo vuole svendere ai privati.
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