In queste settimane, ascoltiamo ogni giorno un rimpallo di dichiarazioni tra esponenti del Governo su cosa dovrebbero fare. Chi dice togliamo l'IMU, chi blocchiamo l'IVA, chi dice no perchè mancano i soldi. Chi sostiene che la priorità è ridurre le tasse chi invece il lavoro. Chi vuole premiare il lavoro stabile chi invece rendere più facile il lavoro precario. In questa cacofonia quello che avviene realmente è il rinvio.
Si faccia invece una scelta di cambiamento: in Parlamento è stata presentata una mozione firmata congiuntamente da 158 deputati di SEL, M5S e PD che chiede l'uscita dell'Italia dal programma di acquisti degli F-35.
Si tratta di cacciabombardieri d'attacco, che portano ordigni nucleari, il cui uso non si concilia con lo spirito della nostra Costituzione.
Evitiamo l'ennesimo e gigantesco spreco di denaro pubblico, 14 miliardi di euro subito e per l'intero programma una somma vicina ai 90 miliardi.Il programma dell'F35 è diventato un progetto dal costo elevato a fronte di prestazioni peraltro incerte e non corrispondente alle esigenze difensive del nostro Paese, con ricadute industriali e occupazionali molto lontane dalle aspettative.
Mentre non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute e la giustizia sociale è una scelta incomprensibile che il governo deve rivedere.
Nei prossimi giorni arriverà alla Camera il dibattito e il voto sulla mozione, ci aspettiamo che tutti i deputati la sostengano per fermare il programma degli F35 e per ridurre le spese militari a favore del lavoro, dei giovani, del welfare e delle misure contro l'impoverimento dell'Italia e degli italiani.
Anche i Consigli comunali dovrebbero far sentire la loro voce perchè il taglio dell'IMU, se ci sarà e senza i soldi per la copertura, si tradurrà nell'ennesimo taglio dei trasferimenti ai Comuni da parte del Governo nazionale.
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