No al baratto del suo destino personale con l’Italia. Si prenda un’altra strada
Come sempre, da
vent’anni, nei momenti cruciali per il Paese, Berlusconi torna ad essere
sé stesso e non si smentisce. Di fronte all’ennesima svendita di un
settore strategico come quello delle telecomunicazioni ai capitali
esteri, di fronte al peggioramento dei conti del Paese che lo ripiombano
nella lunga recessione da cui le politiche del governo delle larghe
intese non riesce a tirarlo fuori, Berlusconi baratta l’Italia con il
suo destino personale. Evoca il colpo di stato, esige dimissioni in
massa dei parlamentari, torna con la regolarità di sempre a sputare
sulla magistratura, calpesta ogni istituzione che non assecondi i suoi
propositi.
Si potrebbe dire: nulla di nuovo, continua a fare e a dire
quello che ha sempre detto e fatto.
Il problema diventa adesso non più
quel che dirà d’ora in poi Berlusconi, ma la risposta che daranno le
forze democratiche.Siamo su un crinale
pericoloso, stare fermi equivale imboccare il precipizio. E’ ora per il
Partito Democratico, la maggiore forza politica del Paese, dire che
questa alleanza non sta in piedi e nuoce al paese. Trarre finalmente le
conclusioni e uscire dal groviglio che lega il destino del Paese agli
affari e vicende private del capo della destra. Si prenda subito
un’altra strada. Sinistra Ecologia Libertà è pronta a dare
un’alternativa ad un governo innaturale, tenuto sotto ricatto da un uomo
che considera la politica del Paese un affare personale.
Ciccio Ferrara
coordinatore nazionale Sel
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