Poco meno di 940 milioni di ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, registrate nei primi dieci mesi dell'anno, di cui ben oltre la metà fatte di cassa straordinaria.
Circa 540 mila lavoratori da gennaio in cassa a zero ore. Lavoratori che hanno subito un taglio del reddito pari a 3,6 miliardi, ovvero 6.700 euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore.
Un monte ore di cig, fatto per oltre il 50% di cassa straordinaria a dimostrazione della natura strutturale della crisi, determinato da una richiesta media per mese che supera le 90 milioni di ore, ad un soffio per l'ennesima volta dal miliardo a fine anno.
Continua a crescere il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio a ottobre sono state 6.960 per un +24,37% sullo stesso periodo del 2013 e riguardano 12.899 unità aziendali territoriali (+32,08%).
Nello studio della Cgil si osserva che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende continuano ad essere irrilevanti, pari al 5,40% del totale dei decreti. Segnale palese, e sottovalutato, del processo di deindustrializzazione in atto nel paese”.
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