25 APRILE 2015 – 70° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE
Intervento del Sindaco Curzio Rusnati
Sono qui ancora con voi a parlare parole, in questo giorno speciale,
nel nostro giorno.
Il giorno che portiamo dentro di noi ogni giorno.
Poche, spero importanti, vissute parole, ma sopratutto autentiche e
che parlino al vostro cuore.
E perché non siano vuote, dobbiamo riempirle noi.
Parole come Libertà e Democrazia.
Parole nomadi ed erranti, spesso dentro paesaggi dell'anima che hanno
sfuggenti confini.
Così private e pubbliche, così intime e collettive, che non
possiamo rischiare di imbalsamarle con la retorica del rito, perché
sono le arterie che scorrono e pompano sangue nel corpo di un popolo.
Libertà ti ho vista ogni giorno che ho aperto gli occhi e non
dimostravi i tuoi anni splendida signora.
Libertà ti ho vista la mattina fuori da scuola danzare sui sorrisi
dei nostri figli liberi di essere bambini liberi di imparare,
giocare, essere.
E poi seduta sui banchi, nelle parole che ti costruiscono ogni
giorno, pronunciate da un grande civile esercito che in questo paese
può libero e felice insegnarti.
E ti ho vista svegliarti ogni volta che ragazzi dipingono i muri,
quelli capaci di cambiare le cose, che vedono dove noi non vediamo,
che sanno quando noi no sappiamo.
Loro abituati ad usarti, strapazzarti, abusare spesso di te. Loro ti
amano, di un a amore folle.
Eri al fianco di anziani non più soli, ti ho vista pregare nelle
chiese, nelle moschee, per strada o sotto un albero. Ti ho vista non
pregare nessun Dio.
Libertà ti ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a
cielo ed amore, protetta da un filo spinato.
E poi eri bellissima nello sguardo fiero delle donne senza veli,
svelate e libere di scegliere di se e del proprio destino, donne che
cambiano il mondo.
Libertà sei scritta su ogni croce delle cadute e dei caduti in tuo
nome.
Sei negli occhi terrorizzati di fradici esseri umani su fradice
barche in fuga dal nulla nel nulla.
Sei delicata nella domanda di chi vuole amare il proprio amore nei
libri che non potranno bruciare mani.
Libertà non sei obbligata ne sei come l'aria, non puoi essere
pesante neanche rarefatta, sei miscela perfetta di equilibrio,
tolleranza, responsabilità.
E così come il matrimonio è l'azione dell'amore, l'azione della
libertà è la democrazia che va custodita, praticata, sognata ogni
giorno insieme.
Perchè la Democrazia non può che essere un sogno collettivo che fa
evolvere le strutture sociali verso forme più avanzate, non in vista
di una ideologia, ma liberando le forze presenti nella società
reale, che non è fatta da sonnambuli ma da gente che sogna qualità
dei servizi, responsabilità della politica, correttezza nei
rapporti, vivibilità nelle città.
Ogni sogno è diverso ma molti sogno si assomigliano. Quando c'è
consenso tra sogni e i sognatori la democrazia funziona.
È un sogno vedere cadere i trapezisti del potere, è un sogno vedere
sconfitti i mercanti di morte e di vite, vedere sconfitti gli
sgozzatori di infedeli, è forse un sogno disporre per tutti di un
ventaglio abbastanza ampio di speranze, poter riconoscere quando gli
anni sono passati che i sogni fatti da giovani non erano illusioni,
sconfitte.
Solo se i sogni di tutti hanno una qualche probabilità di avverarsi,
allora la Democrazia costituisce ancora quel terreno non perfetto ma
dove la perfettibilità delle cose non è impossibile.
Ma se la Democrazia non fa più sognare non ci libereremo dal sogno,
solo avremo sostituito il sogno di tutti con il sogno di uno o di
pochi che sarà poi un incubo per tutti.
E ognuno di noi lo sa e questo giorno è fatto per ricordarlo, c'è
sempre qualche notte che può portare un incubo, che si chiami
fascismo, razzismo o fanatismo religioso è nostro compito
riconoscerlo e scacciarlo senza tregua, come fecero molte sognatrici
e molti sognatori il 25 Aprile di settanta anni fa.
Buoni sogni Democrazia, Buon compleanno Libertà.
Nessun commento:
Posta un commento