NOMINE, IL GOVERNO "METTE LE MANI SULLA RAI"
Riporto la dura reazione della Federazione della Stampa e del sindacato Usigrai.
"È ormai evidente che non esiste nessun piano. Da oggi è svelato
pubblicamente il bluff di chi, al vertice dell'azienda come in consiglio
di amministrazione, è arrivato come sedicente innovatore e si è
rivelato per quello che è: conservatore, reazionario, come nei momenti
più bui della Prima Repubblica" Il comunicato prosegue "Quello
che ci interessa è che si chiamino le cose con il loro nome:
occupazione di posti e pura lottizzazione. Questo è stato deciso dal
Direttore generale e votato oggi, per di più a maggioranza, dal Cda
della Rai".
Questo episodio, secondo me, conferma il disegno
strategico che, passando dalla già votata riforma della RAI e dalla
riforma della Costituzione che il Governo punta a far ratificare nel
Referendum d'autunno, porta al controllo di tutti i poteri nelle mani di
un capo. Si pone una questione di salvaguardia della democrazia che
dovrebbe interessare tutti.
Nessun commento:
Posta un commento