QUESTA SERA "BLUE CACAO"
SABATO SERA! OLE’
by bricolage
E così dopo cinque giorni arrivò il sabato sera!
Non
quello di Toni Manero, né quello di Giacomo Leopardi, parlo del
“tranquillo sabato di paura” di Festa Aperta.
Alle
due questa notte una serie di pensieri si susseguivano nella mia
mente ripensando alla serata appena trascorsa, pensieri che mi
suggerivano un anagramma che faceva così:
EXPO
( in dialetto ESPO’) ovvero, sfamare
il pianeta
SE
PO’
(anagramma di ESPO’) ovvero,
dac de mangià a inscì tanta gent?
Si,
ieri sera abbiamo veramente sfamato il mondo e compreso che il
giardino del Circolo non può andare oltre una certa capienza.
La
coda alla cassa è stata indicatrice di un limite strutturale al
quale non ci vogliamo rassegnare.
Nonostante
il servizio fosse presidiato da quattro addetti, la coda era solo la
punta dell’iceberg: solo una rapida valutazione e la conseguente
assunzione di decisioni, fatta nel brainstorming
politico-organizzativo che si tiene tutte le mattine nel giardino
sotto il gelso, circa l’impatto sul servizio di una massiccia
presenza di ospiti nella serata del sabato, ci ha permesso di evitare
l’ingolfamento.
Al
comando del Ghiringa, riservista del traffico, staffette, alla
rotonda di Pessano, avevano il compito di bloccare i pulman, anche
stranieri, che si stavano dirigendo su Festa Aperta, e organizzate
colonne di persone ordinatamente inquadrate, dirigerle verso piazza
Papa Giovanni XXIII.
Un
opera immane, biblica, vedere centinaia di cittadini in una colonna,
senza soluzione di continuità, sfilare dal ponte del Molgora fino
alle casse della Festa; non un litigio sulla precedenza, sorridenti,
con un appetito della madonna!
Se
il giardino ha dei limiti quantitativi oggettivi a garantire
ospitalità , IL NOSTRO IMPEGO PER SFAMARE IL POPOLO/PIANETA non può
venire meno.
E
allora eccola, in anteprima, la soluzione dell’Ingegner Caronte,
consulente tecnico di Festa Aperta:
- Istituzione presso la Festa di una soluzione distributiva che consenta
- Di Servire molta più gente
- Di Decongestionare il giardino
- Di Ridurre i rifiuti
- La soluzione chiamata OPEN – DRIVE consiste nel praticare n. 3 aperture sul muro di cinta prospiciente via Garibaldi attraverso le quali distribuire in appositi sacchetti termici, realizzati dallo stesso Ing. Caronte, fritti e griglia, paste e risotti, street food e torte della Rosi.
Istallazione di casse automatiche self - pay rivolte sulla strada,
per uno smaltimento veloce delle code; cuffie per l’ascolto live
dei concerti, consegnate al ritiro delle derrate alimentari, sono le
proposte di innovazione tecnologica contenute nel progetto.
L’Ingegnere partirà già dal prossimo lunedì nella realizzazione
degli elaborati perché, come ci ha detto, quando arrivano
all’ufficio tecnico del Comune potrebbero volerci 12 mesi per
sbancare un pezzo di marciapiede e praticare le aperture nel muro.
- La bozza Caronte infine, prevede la costituzione di stati satellite nei paesi confinanti (ha proposto una micro-realizzazione ad Atene se tornerà la dracma), nei quali far pervenire le proposte culinarie e musicali in tempo reale, correndo sul web, cercando così, di fermare questo flusso interminabile di persone.
Certo
poi si mettono anche alcune paradossali situazioni a congestionare la
Festa.
Ad
esempio i convitati del tavolo n. 15 dopo aver fatto la loro brava
coda, si siedono e aspettano il servizio-tavoli.
Aspettano
e aspettano e aspettano senza vedere soddisfatta la loro giusta fame.
Ma
cosa ci fa la lista della comanda ancora sul tavolo?
No
consegna al ricevimento ordini? No mangiare!
Ecco,
anche queste piccole cose bloccano una organizzazione efficiente, non
liberano i tavoli, non danno la possibilità a tutto il POPOLO DI
ESSERE SERVITO.
Educare
il popolo è un'altra delle incombenze della Festa, dirigerlo, saper
incontrare le esigenze della sua pancia senza farle sconfinare in
rivolta.
Pensavo
di farla più breve, ma quando si tratta di scrivere cazzate non mi
ferma nessuno!
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