mercoledì 10 marzo 2010

DIRITTO E PROCESSO DEL LAVORO: UNA CONTRORIFORMA

MINATO L'ARTICOLO 18 STATUTO DEI LAVORATORI

E' stato approvato dal Senato un disegno di legge che costituisce una vera e propria controriforma del diritto e del processo del lavoro. Trattasi di un meccanismo che potrà riguardare singoli aspetti del rapporto di lavoro, anche in deroga alle norme dei CCNL. Una specie di contratto individuale, tramite cui poter demandare ad un arbitrato le eventuali controversie, togliendo così la tutela dei lavoratori alla giustizia ordinaria.
Il meccanismo si attiva all'atto dell'assunzione, proprio quando è più evidente la debolezza della lavoratrice e del lavoratore. Si vuole inoltre depotenziare il ruolo del giudice del lavoro, tentando di relegarlo al puro accertamento del presupposto di legittimità dei provvedimenti datoriali.
Si capovolgono, in sostanza, i fondamenti del diritto del lavoro nato per tutelare il più debole, tentando di aggirare norme di tutela, come quelle dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e consumando, così, una sproporzione evidente fra i diritti del lavoratore e quelli del datore di lavoro.
L'effetto deregolatorio e di pressione di queste nuove norme risulterà davvero smisurato.
Come se non bastasse, il testo approvato contiene anche l'inaccettabile norma sull'apprendistato a 15 anni, derogando contemporaneamente all'obbligo scolastico e all'età minima per il lavoro minorile fissata a 16 anni.
Sono scelte inaccettabli denunciate, non solo dalla Cgil, ma anche da tante iniziative e prese di posizione di giuristi, costituzionalisti, avvocati e magistrati.
Questo governo, invece di pensare a tutele per le lavoiratrici ed i lavoratori colpiti dalla crisi che non demorde, usa la crisi per programmare un ulteriore aumento della precarietà e della instabilità del lavoro.

(a cura di Michele Sala)

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