lunedì 22 dicembre 2014

AUGURI

In questi tempi non facili,
con nella mente la concretezza della ragione,
viva nei nostri cuori
la fiamma dell'ottimismo della volontà.
A Voi e ai vostri cari 
Auguri di buon Natale
e di un nuovo Anno migliore.

 

sabato 20 dicembre 2014

LA CITTÀ METROPOLITANA HA LO STATUTO

Partecipazione e democrazia come cardini, ora servono risorse

Con 17 voti favorevoli, 1 astensione e 2 contrari, da oggi la città metropolitana ha il suo statuto.

“Come SEL siamo riusciti nell’intento di inserire l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio e numerosi strumenti di partecipazione popolare” commenta Pietro Mezzi, consigliere metropolitano SEL “Per quanto riguarda l’elezione, lo Statuto ripristina la democrazia e la rappresentanza tramite il voto diretto degli elettori per tutti gli organi della città metropolitana. In ambito partecipativo sono stati inseriti referendum consultivi, propositivi e abrogativi con firma anche on line, affiancati da un forum metropolitano pubblico”

“Ora siamo pronti, ma se il Governo non garantisce le risorse umane e finanziare, avremo fatto una scatola vuota” afferma Patrizia Quartieri, consigliera metropolitana di SEL “Penso ai 60 lavoratori precari della Provincia a cui non è stato ancora rinnovato il contratto che scadrà il prossimo 31 dicembre e allo stato di incertezza in cui si trovano molti suoi dipendenti. Il problema è che la legge Del Rio e legge di stabilità non stanno insieme”



martedì 16 dicembre 2014

IMPEGNI FESTA E AUGURI

L'OCCASIONE PER SCAMBIARCI GLI AUGURI DI NATALE E PER IL NUOVO ANNO.
COME SEMPRE GLI AUGURI SARANNO ALLIETATI DAI DOLCI CHE PORTERETE.


sabato 29 novembre 2014

BASTA AUSTERITÀ

"Basta austerità". Sbilanciamoci e la contro finanziaria da 27 miliardi

84 proposte alternative elaborate da 46 organizzazioni per uscire dalla crisi e contrastare le disuguaglianze sociali. La contro finanziaria presentata oggi a Roma. Tra le proposte: l’introduzione di una patrimoniale, tagli alla spesa militare e un investimento nel welfare universalistico.

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sabato 22 novembre 2014

COSÌ NON VA!


Questi alcuni dati del rapporto di ottobre dell'Osservatorio Cig della Cgil, frutto di elaborazioni delle rilevazioni sulla cassa condotte dall'Inps.
Poco meno di 940 milioni di ore di cassa integrazione, richieste e autorizzate, registrate nei primi dieci mesi dell'anno, di cui ben oltre la metà fatte di cassa straordinaria.
Circa 540 mila lavoratori da gennaio in cassa a zero ore. Lavoratori che hanno subito un taglio del reddito pari a 3,6 miliardi, ovvero 6.700 euro netti in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore.
Un monte ore di cig, fatto per oltre il 50% di cassa straordinaria a dimostrazione della natura strutturale della crisi, determinato da una richiesta media per mese che supera le 90 milioni di ore, ad un soffio per l'ennesima volta dal miliardo a fine anno.
Continua a crescere il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio a ottobre sono state 6.960 per un +24,37% sullo stesso periodo del 2013 e riguardano 12.899 unità aziendali territoriali (+32,08%).
Nello studio della Cgil si osserva che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende continuano ad essere irrilevanti, pari al 5,40% del totale dei decreti. Segnale palese, e sottovalutato, del processo di deindustrializzazione in atto nel paese”.

INCONTRO CON NANDO DALLA CHIESA

I MESI DELLA LEGALITÀ
IMMAGINI DELLA SERATA. BELLE PRESENZE.


mercoledì 22 ottobre 2014

SBROJA E DESFESCIA


Domenica scorsa, il consueto appuntamento autunnale di Sbroja e Desfescia organizzato da Legambiente è stato come sempre un successo.
Questa ripetuta grande partecipazione di cittadini, la quantità degli scambi, dà la sensazione di un'attesa, di una aspettativa per questo incontro.
Fa piacere costatare quanti hanno portato il loro usato e quanti hanno scelto per il riuso.
L'iniziativa nelle intenzione degli organizzatori vuole anche essere uno stimolo a richiamare l'attenzione sui modelli di consumo.
Gli organizzatori del circolo busserese di Legambiente  "La Poianna" ringraziano tutti le cittadine e i cittadini che hanno partecipato e danno loro appuntamento allo Sbroja e Desfescia di primavera.

sabato 18 ottobre 2014

BANDO AUDITORIUM-PALAZZETTO

Il metodo del confronto e della responsabilità condivise, tra la lista del sindaco Rusnati "Per Bussero il tuo Paese" e il circolo di Bussero del Partito Democratico, ha fatto si che si sia formulata una bozza del bando per l'assegnazione della gestione dell'auditorium e del palazzetto.
La bozza, che dovrà essere istruita dai funzionari comunali preposti, sarà portata all'approvazione seguendo l'iter di partecipazione  istituzionale oltreché al confronto con le associazioni busseresi già coinvolte nelle consultazioni.
I contenuti del bando rispondono ai criteri da sempre annunciati di professionalità ed esperienza nella gestione, di equilibrio e sostenibilità economica, del ruolo di garanzia della pubblica amministrazione affinché si debba tener conto dei portatori di interessi locali e del ruolo propositivo degli utenti.


giovedì 16 ottobre 2014

A ROMA PER CAMBIARE L'ITALIA


Come sapete, Sabato 25 Ottobre si svolgerà a Roma la manifestazione Lavoro, Dignità, Uguaglianza indetta dalla Cgil.

Sinistra Ecologia Libertà ha aderito e sarà presente con un proprio spezzone nel corteo. Per il viaggio stiamo raccogliendo le adesioni. 

Il costo sarà di 25 euro, la partenza alle 23.30 di Venerdì e il ritorno nella serata di Sabato. 

Il luogo o i luoghi di partenza si decideranno quando il quadro delle adesioni sarà maggiormente chiaro.

Per questioni organizzative, vi invitiamo a comunicarci la vostra partecipazione con la massima urgenza.
Per prenotarsi potete scrivere a:
pullman@selmilano.it o via sms al 333 3636687 

martedì 14 ottobre 2014

IMMAGINI DALLA FESTA DI BUSSERO

sabato 11 ottobre 2014

IN CHE MANI SIAMO

Questa è stata la settimana del dogma: bisogna licenziare liberamente per far ripartire lo sviluppo e creare nuova occupazione.
Un ossimoro per menti distoniche.
“Quello a cui abbiamo assistito al Senato è stato un atto di arroganza e di violenza, un atto di autoritarismo inaccettabile. Mettere la museruola alle istituzioni parlamentari e impedire il confronto reale, non volersi misurare sul merito dei provvedimenti, mettere la fiducia, esibisce soltanto lo spavento che un governo arrogante ha nei confronti della propria stessa maggioranza.”
Questo è quanto dichiara Nichi Vendola e aggiunge: “La precarietà è una tragedia: è una tragedia per il giovane lavoratore precario, perché vive con l'ansia e con la paura ed è una tragedia per il sistema economico che non viene invogliato a formare manodopera qualificata e a investire sull'innovazione, ma viene stimolato a competere partendo dal basso costo del lavoro. Sono terrorizzato perché penso che questa ulteriore perdita dei diritti farà male all'economia e alla convivenza nel nostro Paese.”

Ma come siamo arrivati a questo?
Antonio Polito sul Corriere della Sera scrive: “Le Camere messe da parte. Quello di Renzi è un governo extra-parlamentare. Non solo perché il premier non siede in nessuna delle due Camere, ma per motivi più di merito.
Si moltiplicano infatti i luoghi di decisione politica esterna che il Parlamento non può rimettere in discussione: il Patto del Nazareno, un discorso nella Direzione del Pd, un incontro estivo con Draghi. La stessa ratifica parlamentare si fa al contempo obbligata (con la fiducia) e vaga (con la delega), trasferendo sempre più il potere legislativo all'esecutivo: come è avvenuto sulla riforma dell'articolo 18.
Il parlamentare è ormai un'anima morta, legata al leader da un ferreo vincolo di mandato. Non è vero che funziona così ovunque. Sarebbe il caso di pensarci per tempo. Perché democrazia è certamente decisione, ma è anche e soprattutto potere di controllare il potere. Ogni giorno, e non solo una volta ogni cinque anni.”

Il giorno successivo sempre sul Corriere Piero Fassino ex segretario Ds e oggi sostenitore di Renzi arriva a dire: “Se il Parlamento restasse chiuso sei mesi, potrebbe perfino capitare che nessuno se ne accorga. Il Parlamento ha perso la sua centralità perché la decisione politica è cambiata nelle due variabili dello spazio e del tempo.”
È evidente che si sta aprendo una questione democratica, non solo nella funzionalità del Parlamento ma anche nel rapporto cittadino e società e cittadino e luogo di lavoro.



Nel mentre arrivano nuovi segnali allarmanti.
Su la Repubblica leggiamo:
“Fiat saluta Piazza Affari. Gli Agnelli se ne vanno a New York. A Piazza Affari l'azione chiude una storia iniziata 111 anni fa con la quotazione alla Borsa di Torino nel 1903.”
Sergio Marchionne il nuovo sostenitore di Renzi.

“Capitali di nuovo in fuga dall'Italia: oltre confine 67 miliardi in due mesi. La ripresa del deflusso è testimoniata dai saldi del sistema europeo delle banche centrali. Un deflusso del genere dall'Italia non si era visto dal luglio del 2012. La fuoriuscita di denaro riguarda solo l'Italia. In agosto sono usciti capitali per 30,3 miliardi di euro, mentre la corsa verso l'estero in settembre ha addirittura accelerato con un saldo negativo di 37 miliardi. Era dal periodo drammatico fra la primavera 2011 e la primavera del 2012 che non si assisteva a un'emorragia così sostenuta.”
Cosa ci aspetta? Segni che l'Italia sta riperdendo credibilità per gli investitori?

La Ue avverte l'Italia: "Rientrate in regola. Tagliate il deficit 2015 di quasi 2 miliardi”.
“L'Europa preme perché Hollande e Renzi inseriscano nelle rispettive leggi finanziarie quelle correzioni del deficit che permetterebbero alla Commissione di non dichiarare guerra alla seconda e alla terza economia dell'eurozona. Pur restando sotto il tetto del 3% del deficit nominale,il mancato taglio del debito può costare all'Italia una procedura d'infrazione che assomiglierebbe molto ad un commissariamento con una perdita di sovranità in politica economica.”
Tre argomenti diversi tra loro che però evidenziano quali sono i problemi dell'Italia.
Viene da domandarci: ma in che mani siamo?

martedì 30 settembre 2014

CITTÀ METROPOLITANA


Eletto il consiglio della città metropolitana.

Domenica 28 i sindaci e i consiglieri di tutti i comuni della provincia di Milano hanno votato i consiglieri della città metropolitana.
La lista del centrosinistra C+ ha ottenuto 14 consiglieri su 24. Una brillante affermazione è stata conseguita dai due candidati di SEL, rispettivamente 6° Pietro Mezzi e 9° Patrizia Quartieri.
Un ringraziamento va a tutti gli amministratori che hanno dato la preferenza ai candidati.
In Martesana, per Sinistra per Bussero, questa è stata l'ennesima occasione per tessere relazioni, che ora vanno consolidate su obiettivi territoriali a partire dai contenuti dello statuto dell'area metropolitana.

10° FESTA DELLA CASA

 

10° - FESTA DELLA CASA

Domenica 28 settembre si è tenuta la decima edizione della Festa della Casa della Solidarietà e dell’Impegno Civile “Giuseppe Barlassina”. Una Festa tranquilla, tra persone abituate a costruire e vivere la realtà del nostro paese.
Una Festa di persone, uomini e donne, giovani e meno giovani che non cambiano verso, come oggi va di moda, ma che caparbiamente producono azioni, fatti, iniziative tese a produrre cambiamenti positivi per chi è più svantaggiato, per chi sta sotto, sapendo che così facendo migliora la comunità per tutte e tutti.
Da Spazio Solidale Onlus, impegnata sui temi dell’intercultura e della solidarietà internazionale, a Legambiente, ai giovani di Controsenso più attivi che mai, ai gruppi teatrali Gruppo Teatro Bussero e Caravane de Vie, al Gruppo Danze Sandegoga, al Gas di Bussero, per finire con Sinistra per Bussero, l’attività della Casa non conosce sosta e la Festa è simbolicamente il momento del bilancio annuale e del rilancio del lavoro.
Insomma niente di nuovo sotto il cielo in Via Croce 20, ma attenti perché il 2014/2015 riserverà sorprese e la Casa è sempre Aperta per nuove avventure e nuovi Incontri

domenica 28 settembre 2014

UNA SOCIETÀ GIUSTA PROTEGGE I LAVORATORI DAI LICENZIAMENTI ARBITRARI

Intervista a BERNARDETTTE SÈGOL - Segretario generale della Confederazione Europea dei Sindacati

In Italia si sta lavorando a una grossa riforma del lavoro e si ipotizza la cancellazione dell'articolo che prevede il reintergro di un lavoratore licenziato senza giusta causa, cosa ne pensa di questa riforma? 
"Sono al corrente della questione e sostengo al cento per cento i sindacati italiani che dicono che i licenziamenti devono essere giustificati e che la protezione dei lavoratori è una questione essenziale, non vivremmo in una società giusta se non proteggiamo i lavoratori dai licenziamenti arbitrari".
Il governo italiano è convinto che sia la flessibilità la chiave per rilanciare la crescita e l'impiego in Europa.
"Chiedo al governo italiano di guardare cosa ha comportato negli altri paesi Ue la flessibilità sul lavoro, il risultato è stato un aumento catastrofico della precarietà, una leggera diminuzione della disoccupazione e di sicuro non l'aumento della competitività. Credere che la flessibilità possa aumentare l'impiego di qualità è un errore, come dicono anche molti economisti".

Il premier italiano, Matteo Renzi, crede che i sindacati proteggono solo una parte dei lavoratori, ma non i precari e i giovani. Lei cosa ne pensa?
"È assolutamente falso, i sindacati in Italia come in Europa hanno come priorità il lavoro, il lavoro dei giovani e la lotta alla precarietà. I sindacati sostengono chi non ha lavoro, i giovani.
È un giudizio ingiusto. Voglio ricordare che i Paesi più competitivi sono proprio quelli dove la fiducia, le negoziazioni e il dialogo sociale sono più forti".

da FQ tv - di Alessio Pisanò

martedì 23 settembre 2014

CAMBIAMENTO: INNOVAZIONE O RESTAURAZIONE?

Diamo un senso ai termini.
Ancora una volta i diritti dei lavoratori sono sotto attacco da chi ha governato e governa l'Europa e che è responsabile della crisi finanziaria, economica e produttiva più duratura mai registrata nel continente e di una disoccupazione di massa sopratutto giovanile.
Le “terapie” propinate dai fautori del neo liberismo economico e del neo liberalismo come idea per ridisegnare in radice l’idea di mondo e dello stare al mondo, sono il rigore e l'austerità senza sviluppo che hanno prodotto l'attuale recessione.
Per uscirne ancora si insiste nel voler colpire le regole sul rapporto di lavoro per recuperare competitività, tagliare tutto il tagliabile, non guadare in faccia nessuno nelle politiche pubbliche.
Neo liberismo e neo liberalismo stanno insieme e insieme colpiscono sul piano politico, con la conquista del potere da parte delle forze neo liberiste, su quello economico, con il trionfo della finanziarizzazione globale del capitalismo, su quello sociale, con la frammentazione e l’individualizzazione dei rapporti sociali, la rottura di ogni vincolo di solidarietà e soprattutto la crescita di una gigantesca forbice di ricchezza tra chi possiede tutto e chi poco o niente.
Renzi è il presidente di turno, come i precedenti, che deve mettere a posto i conti in Italia.
Sta imboccando una strada che si allontana dal costituzionalismo democratico che mise strettamente insieme le idee della democrazia politica con quelle della democrazia sociale, i diritti sociali con quelli del lavoro, la dignità della persona nella sua individualità con quella del cittadino e poi pure con difficoltà anche della cittadina, nei suoi rapporti sociali, compresi quelli col luogo di lavoro.
Non ci si può illudere che se si imbocca la strada del taglio dei diritti si possano ottenere mediamente più diritti per tutti.
Nonostante la smisurata precarizzazione del rapporto di lavoro stiamo toccando i livelli massimi di disoccupazione.
Le diseguaglianze attuali sono frutto di scelte ideologiche, politiche e economiche di chi ora chiede meno diritti ed è utopistico che assecondandoli oggi si possano ottenere maggiori garanzie diffuse.
All'Italia viene chiesto di togliere di mezzo alcuni meccanismi di tutela del lavoro, l’articolo 18 in primis, e anche quelli che presiedono alla formazione e alla percorrenza di salari e stipendi. E c’è da tagliare robustamente comparti essenziali dello stato sociale.
Questo cambiamento non è innovazione ma semplicemente restaurazione antecedente le conquiste democratiche.
L’articolo 18 non è sotto tiro per quel che ancora vale oggi, ma perché è il simbolo di qualcosa, che alle élites europee, ammalate di neo liberismo, proprio non va giù, lo si agita da parte del premier italiano come un capro espiatorio finalmente da sacrificare.
Bisognerebbe che qualcuno cambi lo schema, ridisegni un nuovo blocco sociale e dicesse parliamo dell'articolo 18, ma se ne serva per costruire un nuovo spazio politico di proposta e iniziativa che rimetta al centro, in stretta connessione, la questione dei diritti sociali e quella della ripresa economica: reddito, lavoro e sua qualità, occupazione.
Partano subito misure concrete per chi non ha il lavoro, per i giovani soprattutto, per chi lo perde e non sa dove sbattere la testa; si immagini e costruisca una nuova modalità di tutela e aiuto della vita materiale di donne e uomini, una nuova tavola dei diritti, una nuova idea della dignità del lavoro; si rilancino gli investimenti, i consumi interni e si combatta la deflazione, perché solo così si potranno creare le condizioni per rilanciare l’occupazione e riprendere la via della crescita.

martedì 16 settembre 2014

PRIORITÀ AL LAVORO O DALLA RECESSIONE NON SI ESCE

Ci risiamo. Puntualmente ogni volta che vengono diramate le previsioni sullo stato dell'economia non ci sono buone notizie per l'Italia.
Le ultime arrivano dall'OCSE che prevedono per l'Europa una crescita media per quest'anno dello 0,8% e del 1,1% nel 2015.
L'Italia, rileva l'OCSE, è il solo paese del G7 che cala nel Prodotto Interno Lordo con un -0,4% nell'anno in corso.
I mezzi di informazione rilevano sempre più insistentemente che da un lato il Presidente del Consiglio Renzi continua ad annunciare riforme, con un piglio decisionista che crea consenso alla sua persona ma non si vede ancora un consenso alla sua politica.
Sulla politica il mantra sono le “riforme strutturali”. Su questo la pressione non dà tregua.
Questa pressione viene dall'Europa “della linea del rigore neo-liberista e dell’inflessibilità dei vincoli,” saldamente in mano ai conservatori delle alleanze nordiche della Germania, che vanificano anche le presenze nella commissione europea dei partiti socialisti.
In Italia la spinta a quelle che vengono chiamate riforme, ma in realtà sono restaurazione di condizioni del passato, vanno nella solita unica direzione: “ La liquefazione di quel che resta del sistema di welfare e dissolvimento dei diritti del lavoro: la vera questione in ballo è solo questa”.
La richiesta dell’impegno sulle “riforme strutturali”, cioè quelle vere si traduce nell'intervento di una radicale riduzione della spesa pubblica, per debellare il debito e un’altrettanta radicale riforma del mercato del lavoro.I segnali che arrivano puntano a mettere in evidenza anche i limiti delle (contro)riforme fatte e ventilate sul mercato del lavoro. Tali riforme, si nota, hanno avuto come focus la flessibilità – in entrata e in uscita – ma hanno trascurato di affrontare la rigidità dei meccanismi di determinazione dei salari.
Dopo la precarizzazione del rapporto di lavoro, oggi si chiede la precarietà anche delle buste paga.
“Allora forse è meglio affermare che cambiare verso significa smettere di accettare senza condizioni i vincoli europei, vuol dire attuare una politica fiscale nel segno dell’equità, tagliando i veri sprechi, a cominciare dal re dello spreco: il progetto di acquisto degli F35. Semplificare si la burocrazia ma fare investimenti selettivi in settori trainanti su un modello di sviluppo compatibile con la natura”.

lunedì 8 settembre 2014

PRIMO IL LAVORO

Puntualmente il Circolo con il patrocinio dell'Amministrazione comunale ha organizzato una serata per il sostegno del presidio dei lavoratori della Jabil in difesa del posto di lavoro.
Una bella serata gestita dai lavoratori con il contributo di volontari e dei gestori del bar e ristorante del Circolo.
L'evento è stato caratterizzato da un'eccellente jams session musicale con la partecipazione tra gli altri di Max Prandi, Max de Bernardi, Giancarlo Cova, Amanda e la Banda, Trutz Groth.
Il ricavato della serata è stato devoluto a sostegno dei lavoratori.
Un altro piccolo passo a sostegno dei lavoratori nella nostra zona, riconosciuto e partecipato da tanti cittadini di Bussero, che come sempre hanno dato prova della loro solidarietà.
Oggi più che mai l'imperativo è : Primo il Lavoro.



mercoledì 6 agosto 2014

ITALIA IN RECESSIONE


L’Istat ha diffuso il dato sul Pil nel secondo trimestre. L’Italia è di nuovo in recessione.

Nicola Fratoianni coordinatore nazionale di SEL ha così commentato: "Come abbiamo ripetuto più volte a fronte della fretta sulle riforme costituzionali, assistiamo alla assenza di qualsiasi idea su come uscire dalla crisi.

Sarebbe necessario mettere radicalmente in discussione i trattati europei e la politica di austerità che continuano ad aggravare gli effetti della crisi.

Servirebbe una politica industriale capace di contrastare la svendita dei principali asset strategici. Servirebbe un piano straordinario per il lavoro ecologicamente sostenibile.

Invece nulla di nulla. Tranne una straripante retorica della velocità . Con tutta questa velocità- conclude Fratoianni- il Paese rischia di deragliare".

Il viceministro all'economia Enrico Morando ha ammesso le difficoltà in cui versa l'economia italiana e soprattutto di come al Tesoro non si aspettassero un dato cosi negativo.

"L'economia va male, molto peggio di come avevamo previsto. La manovra 2014 non ci sarà, ma naturalmente sarà molto impegnativa la sessione di bilancio 2015-2018 perché entreremo nel 2015, ormai lo sappiamo, con un ritmo di crescita inferiore rispetto a quello che avevamo previsto".

Morando ovviamente non si sbilancia, tuttavia i primi calcoli possono condurci in una forchetta che oscilla fra i 6-8 miliardi, se le cose non migliorano nei due semestri che restano da qui fino a fine anno. Questi si dovranno aggiungere ai 20-23 miliardi previsti per la manovra di correzione del bilancio del 2015, anno in cui scatta anche l'obbligo del pareggio di bilancio.

domenica 3 agosto 2014

RENZI DOVE VAI

                Da "la Repubblica" 3 agosto 2014
                di Eugenio Scalfari
Matteo Renzi vuole mettere il Senato nelle mani dei Consigli regionali. Sarebbe molto meglio abolirlo che affidarne il simulacro alla classe politica più mediocre e più corrotta che vi sia nel nostro Paese.
Personalmente vorrei che il Senato rinunciasse al potere di dare o negare la fiducia al governo ma conservasse tutti gli altri poteri inerenti al Legislativo e i suoi membri, ridotti di numero come possibilmente dovrebbe farsi anche per la Camera dei deputati, continuassero a essere eletti dal popolo sovrano.
Ma se questi obiettivi sono impediti dall'alleanza Renzi-Berlusconi, allora aboliamolo e basta.
Renzi dovrebbe essere contento perché il suo vero obiettivo è il Monocamerale. Avete qualcosa contro il Monocamerale? Io no. C'è quasi in tutta Europa, a cominciare dalla Gran Bretagna che è la patria della democrazia.
Il Monocamerale però rafforza notevolmente il potere Esecutivo, quindi ci vogliono contrappesi numerosi altrimenti il pericolo d'un governo autoritario si profila inevitabilmente.
La battaglia al Senato gli sta riservando qualche sgradevole sorpresa, ma il progetto non cambia salvo qualche adattamento di facciata.
La proposta più recente riguarda l'introduzione delle preferenze nella legge elettorale. È una concessione importante alla libertà di scelta degli elettori? Affatto.
I "raccomandati" saranno sicuri dell'elezione come capilista, gli altri risveglieranno le lobby di tutta Italia, mafie comprese. Il nostro non è un Paese da preferenze. Il solo vero sistema accettabile è il collegio uninominale, con ballottaggio dei primi due, ma nessuno ci pensa più in questo strano Paese.
La classe dirigente pensa ai propri interessi, la gente è indifferente, della riforma del Senato e della legge elettorale non gliene importa niente come del resto non importa niente neppure all'Europa. È un gioco tutto italiano, e il circuito mediatico lo moltiplica. Ci si accapiglia sul nulla, ma dietro a quel nulla ci sono progetti di potere coltivati con grande abilità.

***
L'economia non va affatto bene. Questa settimana l'hanno dichiarato esplicitamente il ministro Pier Carlo Padoan e anche Renzi, le cifre fornite dall'Istat sull'occupazione e sull'andamento del debito e del Pil lo confermano; quelle della Svimez danno un quadro di disperazione per l'andamento del Mezzogiorno. Infine il commissario alla spending review Carlo Cottarelli l'ha messo nero su bianco: il governo vuole spendere in lavori pubblici cifre che non ha e che pensa di ricavare dai tagli sulle spese. In teoria quei tagli - che per ora sono solo teorici - dovrebbero servire a diminuire la pressione fiscale e non a finanziare altre spese.
In una conferenza stampa di giovedì scorso il presidente del Consiglio ha garantito che gli ottanta euro di bonus, pagato a partire dal maggio scorso ai lavoratori con redditi da otto a venticinquemila euro all'anno, saranno pagati anche nel 2015, mentre non saranno estesi ai poveri, esenti dall'imposta personale sul reddito (Irpef).
Questa esclusione conferma le difficoltà finanziarie che sono il vero problema del governo, ma i giornali non hanno colto a sufficienza un altro dato estremamente significativo: il bonus di ottanta euro doveva servire a rilanciare i consumi e quindi ravvivare la domanda. Invece non è accaduto nulla, i consumi sono fermi e in certi settori sono addirittura in diminuzione.
L'operazione ottanta euro è dunque fallita (come avevamo previsto quando fu annunciata) e rivela ora la vera ragione per la quale fu fatta: suscitare simpatia elettorale a favore del Partito democratico renziano.
Da quel punto di vista il risultato c'è stato alle elezioni europee del 25 maggio; le sbandierate finalità economiche sono invece miseramente fallite; molto meglio sarebbe stato destinare i 10 miliardi (tanto è costata l'operazione) ad una diminuzione dell'Irap in favore delle imprese: avrebbe accresciuto gli investimenti e forse avrebbe contribuito ad una ripresa della produzione industriale con conseguenze positive sull'occupazione. Anche questo era stato suggerito, ma naturalmente non fu ascoltato.

sabato 26 luglio 2014

VIOLENZA ALLA DEMOCRAZIA

Abbiamo rappresentato al Presidente Napolitano quale fosse l'ostacolo insormontabile contro cui si infrange il dialogo: l'ostruzionismo incarnato dal ministro Boschi che bolla di “ricatto” il legittimo dissenso.
Da parte nostra c'è un giudizio complessivamente negativo su un impianto, di riforma costituzionale e legge elettorale, il cui senso finale è meno poteri per i cittadini più poteri per i potenti.
Noi siamo aperti alla soluzione più radicale, o abolizione del Senato o il mantenimento della sua natura elettiva.
Sommare la riforma del Senato, come la vuole Renzi, alla riforma elettorale comporta rischi: una consistente minoranza che si impadronisce dei poteri dello Stato, dominando la Camera con il super maggioritario e il Senato che diventa una sorta di camera addomesticata.
(Vendola dall'intervista alla Stampa)

giovedì 17 luglio 2014

8 GIORNI CON VOI




LUNEDI’14 LUGLIO one day
C’è poco da dire:
pioggia, acqua, tuoni saette. E pensare che la “nostra” Protezione Civile aveva garantito:
tempo incerto e scrosci fino alle ore 18.
In ogni caso tutti presenti i volontari di FESTA APERTA con il loro grembiule con logo.
Via i capellini da cucinieri e indossata il berretto frigio da sanculotti, con la coccarda tricolore francese, non ci resta che prendere la Bastiglia (14 luglio 1789 era un martedì)….225 anni dopo.

ma va bene così! …….FESTA BAGNATA, FESTA FORTUNATA



MARTEDÌ 15 LUGLIO zweite tag

IL PRIMA
Nel primo pomeriggio già attiva la truppa dei volontari di FESTA APERTA.
Pasta fatta al momento, sughi in cottura, pulizie generali del post maltempo.
Con la rapidità e l’efficienza di una squadra organizzata ogni tassello va al suo posto.
Intanto si aspetta il suggestivo tramonto fra i platani del Circolo e i nostri veri protagonisti, gli uomini e le donne che con noi, fra musica e piatti “buoni”, ci accompagneranno in questa nuova avventura.
Stasera è la vera “prima” 2014.
Basta parlà …….. fem andà i man!

IL DOPO
Bello! Facce nuove e facce già viste.
Vecchi amici e curiosi passanti ingolositi dagli aromi
Musica da Mississippi, ritmi blues.
Stasera è stata la vera “prima” e come i grandi dell’ opera alla Scala, speriamo di non aver deluso le aspettative.



MERCOLEDÌ 16 LUGLIO troisième jour

Questa sera sono venuti a trovarci e ci hanno detto:
PIPPO CIVATI
“bella ‘sta festa! Il prossimo convegno su “sinistra e dintorni” lo facciamo qui. Mi sento a casa ma non so se è questa la mia casa. Se resto a casa non fateci caso”

MATTEO SALVINI
“alura? Ho visto degli estracomunitari che magiavano il risotto coi funghi e la salamela. Non dovreste sdoganare il prodotto locale a favore dei baluba che stanno meglio di noi…. Ahh! stanno a Bussero e lavorano? Alura sun finì in Germania”

NIKI VENDOLA
“compagni, è dalla periferia che si parte per rivoluzionare un sistema bolso e asfittico che si regge unicamente …. È per questo che il nostro movimento rimane aperto alle contraddizione di una società depressa i cui valori poggiano sulla arroganza e ….. (dopo 2 ore) posso avere un goccio d’acqua?”

MATTEO RENZI
Il Presidente del consiglio ha inviato tale Dario Nardella che si è presentato a FESTA APERTA come Suo portavoce e sindaco di Firenze. Salvatore, al bar, lo ha guardato e gli ha chiesto “ Nardella chi?”

Sono passati inoltre per bere una birretta vicino alla mezzanotte:
ALFANO, rimasto a consumare in piedi; MARIO MONTI, portava a pisciare il cane; la SANTANCHE’, aveva voglia di una boccata d’aria; un gruppo di ragazze sui quaranta che arrivavano da un addio al nubilato e ci hanno detto di essere Ministre del Governo Renzi.

“Noi accogliamo tutti” abbiamo detto loro “basta che paghiate le consumazioni!”




GIOVEDÌ 17 LUGLIO i tetàrti méra

Il quarto giorno si presentò alla FESTA un viandante:
“kalispera” disse ad una delle giovani virgulte impegnate nel trasporto di una imponente impepata di cozze ad un tavolo di commensali.
“good morning” risponde la giovinetta con aria gioviale “vuoi cenare?”
“Son venuto apposta da Atene e mi sono voluto fermare a FESTA APERTA prima di andare a Bruxelles”
“ah! Bruxelles a fare cosa?” chiede la ragazza
“a ricontrattare i parametri” risponde
“i parametri? ….aspetta un momento….”
“Antonio, Vale…sentite voi?”
Alla festa ognuno ha il suo compito e a loro tocca rispondere alla richiesta.

Nel frattempo il greco si guarda intorno e una piega spunta sul suo viso quando lo sguardo incrocia le bandiere che addobbano la festa.

“Ispettore dell’ASL?” chiede il Valerio, “Batterista del gruppo che suona stasera?” chiede l’Antonio
“Sono Tsipras di Syriza il partito greco, ho visto la bandiera con il mio nome!” dice il forestiero sorridendo
“Ma dai!!” dice il Curzio arrivato nel frattempo “ti facevo più alto. Cosa vuoi mangiare?”
L'itacese Virginia sopraggiunta nel frattempo lo abbraccia, improvvisa due passi di sirtaki, e gli offre un bicchierino di anice spacciandolo per ouzo.
All'una di notte, inebriato, Alexis si alza e abbracciando tutti saluta con il tradizionale:
“greco – italiano: una raza una faza”.
Ha pagato la cena in dracme e il Fausto non si è neppure accorto.



VENERDÌ 18 LUGLIO 第五 (quinto giorno)
E’ stata una serata bestiale!
E quando la cucina chiude e le operazioni di pulizia delle attrezzature e del giardino sono quasi al termine si fa a gara (a chi è rimasta un po’ di energia) a spararle grosse.
E’ allora che si entra nel mondo di Minchiolandia!
Quella che raccontiamo ora è una idea uscita proprio da uno di questi momenti, il cui brevetto può essere ceduto previo versamento dei diritti sul conto corrente di FESTA APERTA.
Il progetto è già stato consegnato ad una società cinese (vedi dal titolo) per una sua concreta applicazione.
NOME IN CODICE: “OPERATIONAL EXCELENCE”
OBBIETTIVO: ottimizzazione dei processi e riduzione di forza lavoro
LINEE GUIDA DEL PROGETTO:
  • Fornitura di tablet su ogni tavolo per raccolta ordinazioni tramite codice a barre e collegamento wi-fi con la cucina
  • Guidovia dalla cucina ai tavoli per la consegna automatica delle vivande agli ospiti
  • Cucina con cappe aspiranti molecolari per il recupero dai vapori di acqua distillata e la produzione di kit da viaggio all’estero contenente essenze al gusto “FRITTO MISTO” o “AMATRICIANA”
  • Completa automazione delle operazione di lavaggio stoviglie e flusso delle stesse sterilizzate, con la robotizzazione del processo, direttamente ai tavoli (ne peudi pù de lavà sti piat!)
  • Cassa automatica alla quale è possibile pagare con moneta elettronica e con tutte le valute del pianeta (si sta approfondendo con un gruppo di volontari neo laureati in servizio alla Festa la possibilità di prendere contante anche da altri pianeti)
Del resto Noi ci possiamo permettere di cedere il nostro know how, poiché l’OBBIETTIVO, al contrario di quello indicato, è quello di aumentare il numero di donne e uomini che ogni sera, in carne ed ossa, prima di sparare cazzate, stanchi e sorridenti, sostengono con il loro calore, la loro simpatia, il loro spirito di servizio questa iniziativa estiva che ha nome FESTA APERTA.




SABATO 19 LUGLIO il sesto giorno

Frasi famose correlate a FESTA APERTA

Commenti e incitazioni dal lavaggio piatti della Festa:
ore 19,30 con un misto di delusione “Sembra una serata calma, come dire, al momento: NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE” (Remarque)
ore 21,00 incitazione dei lavapiatti all’arrivo dell’ennesimo gruppo numeroso di visitatori che avevano prenotato 16 posti
AL MIO SEGNALE SCATENATE L’INFERNO” (dal film Il Gladiatore)

Un nostro venditore di biglietti della lotteria, ad un gruppo di ospiti che chiedevano insistentemente da che parte stava nel conflitto israelo-palestinese:
“quando ero un bambino nei film western stavo sempre con i cow boy. Erano buoni, gli indiani li scotennavano, morivano come martiri infilzati da frecce e lance. Poi sono cresciuto e ho visto SOLDATO BLU’ e UN UOMO CHIAMATO CAVALLO (film 1970) allora ho cambiato idea.”

Il sesto giorno il Signore Dio creò l’uomo……….. (cap.1 versetto 26 Genesi)
Poi l’uomo non comprò i bigliettini per fare la lotteria di sabato sera e questa non fu buona cosa.

La raccomandazione di una signora e compagna anziana alla vista di don Luigi alla Festa:
“bagai sti atent e recurdeves! PRET, MUNICH E RE …DI BEN O TASE’” (adagio popolare)

L’ordine dato ad un volontario, dal Coordinatore di FESTA APERTA, prima di andare a fare pipi:
ADESSO TOCCA A TE. PRENDI IL TIMONE” (passaggio di consegna fra Eisehower e Kennedy)



DOMENICA 20 LUGLIO …e il settimo giorno si riposò

Magari!!……..Invece ancora una giornata di intenso lavoro cominciata al mattino per preparare il pranzo.
IL METEO
Una domenica dal tempo incerto e di conseguente frenetica consultazione su METEO.IT .COM .NET, il sito dell’Aeronautica e quello della protezione Civile. Qualcuno ha persino consultato la casetta segnatempo di legno con l’omino e la donnina con l’ombrello, ve la ricordate?

I NOSTRI OSPITI DI GRUPPO
Giunti alla fine di questa nostra Kermesse ci piace poter ricordare, a quanti leggeranno il nostro blog, che nelle serate hanno trovato spazio e accoglienza gruppi di interesse e non solo singoli cittadini.
Gruppi variegati che per la prima volta hanno usato lo spazio di FESTA APERTA per ritrovarsi a chiacchierare, a mangiare e forse anche a ragionare.
Eccoli qui
  • Una classe elementare in vacanza e una festa di laurea, ai tavoli di FESTA APERTA, sono state una piacevole novità.
  • La cena dei Borgomastri della Martesana ha mischiato spaghetti in beccafico con la città metropolitana, PGT con torta millefoglie. L’idea insomma che si può fare politica su tavoli e panche di legno, senza enfasi e senza rimborsi pubblici.
  • Gli agricoltori bio-dinamici, una bella compagnia di ragazze e ragazzi che guardano alla terra come opportunità e come alternativa
  • I Cooperatori lombardi per una sera senza l’ansia delle vendite
  • L’appuntamento consueto con don Luigi e don Mario serviti da chi una volta ebbe la vocazione

OMAGGIO AI GRUPPI MUSICALI
8 giorni, 8 concerti LIVE era il sottotitolo di FESTA APERTA 2014.
Gli artisti saliti sul palco, i nostri amici musicisti possiamo dire, ci hanno regalato serate di cui andare fieri per contenuto artistico e per qualità.
Punte di eccellenza con tour nel blues e nel rock al suono di chitarre acustiche ed elettriche e di voci capaci di alternare i ritmi musicali di volta in volta proposti.
(Oh! Sembra di leggere la recensione di una pubblicazione specializzata!)
Tutto questo è stato possibile grazie ai rapporti che i nostri due “playmaker”, dedicati alla gestione delle serate musicali hanno saputo garantire a FESTA APERTA e alla disponibilità del service offertaci dal gruppo ACQUA PESANTE (non sembrano neanche di Carugate!).
A domani per l’ultima puntata.
E qualunque cosa voglia fare il meteo Noi saremo ancora “li, li nel mezzo, finchè ce n’è….” (Liga)



LUNEDÌ 21 LUGLIO l'ottavo ( Curzio)

È stata bellissima questa edizione di Festaperta, perché mai come quest'anno la festa è stata aperta.
  • Aperta ai pellegrini in partenza sulla via Francigena per Roma.
  • Aperta ai molti sindaci e amministratori della Martesana che ci sono venuti a trovare.
  • Aperta ai volontari della protezione civile e dei gruppi culturali e sociali che sono stati nostri ospiti.
  • Aperta al grande numero di giovane e giovani che che l'hanno frequentata e costruita.
  • Aperta al popolo perché così l'abbiamo sempre voluta.
Questa festa è così perché è fatta di persone che sono loro stesse aperte, con cui chiunque può liberamente connettersi; è fatta di persone che non hanno bandiere da piantare ma molte e diverse bandiere da sventolare, impegnati a spostare ogni giorno i confini.

Governiamo, facciamo politica, costruiamo cultura come ci avete visto a lavorare alla festa.
Con lo stesso identico impegno, con la stessa passione, con la medesima cura, ma soprattutto tenendo al centro le persone che sono la vera energia rinnovabile di questo paese.
Il nostro metro di misura è la fatica del fare, per questo abbiamo grande rispetto della fatica di tutti, della fatica di costruire ogni giorno insieme.
Abbiamo fatto sorrisi, vogliamo dare speranza.

GRAZIE PER AVER CONDIVISO FESTAPERTA

venerdì 4 luglio 2014

FESTAPERTA

E Festaperta sia,
la 4a edizione
per riprenderci da una anno intenso, vissuto tra politica e sociale, nel pieno di una crisi che continua, per riprendere il filo che questa festa l’ha fatta bella.

E ancora come sempre per “incontrare” nuove persone,farsene attraversare per alimentare la nostra” passione politica”.

Festa che torna con il suo carico di lavoro volontario, con le sue cibarie, ogni volta ripensate dalle nostre “fonti istitutive” in cucina, in pasticceria, alle griglie, ai fritti; donne e uomini, giovani e diversamente giovani gioiosamente pronti a scrivere una nuova avventura gastronomica.

Poi c’è la musica, quest’anno tutte le sere, varia, soft, scelta accuratamente, con punte di eccellenza, girovagando tra i generi, ma sempre con gusto e bravura.

Insomma è la FESTAPERTA che conoscete, lo SPAZIO nel quale Voi e Noi possiamo continuare a conoscerci, tra impegno e divertimento, nella leggerezza che questo momento esige, ma che è anche il segno distintivo del nostro modo di “fare politica” seriamente.

Ci saranno le donne e gli uomini della Sinistra per Bussero.

Veniteci a trovare, VI ASPETTIAMO
perché non c’è Festa senza di Voi

lunedì 30 giugno 2014

NON MORIAM DI SPERANZA

Europa può essere luogo della speranza, dice Renzi.
Gli italiani che hanno votato, 4 su 10, hanno riposto nel Presidente del Consiglio le loro aspettative.
Nei giorni scorsi si è tenuto il vertice europeo, da domani all'Italia tocca la presidenza del consiglio europeo.
Noi a Bussero non siamo un partito, ma abbiamo sempre assunto un orientamento politico sugli avvenimenti. Ci auguriamo che alla fine del semestre di presidenza italiana staremo un pò meglio di come stiamo oggi.
I parametri di valutazione per noi saranno: lavoro, occupazione, diritti; giustizia sociale, redistribuzione del reddito, riduzione dei livelli di diseguaglianza; moralità pubblica, condizione democratiche delle istituzioni della Repubblica.
Se migliorassero queste condizioni, significherebbe che la fiducia riposta in Renzi è stata ben posta; e anche se ora non sta nel nostro orizzonte, ne saremmo felici per le sorti del Paese.
Stando ai fatti di questi giorni, però qualche perplessità la vogliamo esternare. Dopo la grande profusione di ottimismo a seguito del vertice europeo, le notizie basate sui dati acquisiti, progressivamente raffreddano gli entusiasmi e mettono in evidenza che la partita per la flessibilità economica non è per nulla guadagnata, ma possibile nei limiti già previsti dai trattati in vigore solo se si faranno riforme economiche strutturali.
Il che significa riduzione del debito pubblico e del deficit debito-pil.
Il pareggio di bilancio non è stato rinviato al 2016 ma rimane al 2015, si prevede una legge di stabilità di almeno 12 miliardi o superiore.
Gli 80 € dati a una parte di cittadini non ha ancora prodotto segnali sulla ripresa dei consumi.
Permangono segnali di aumento della disoccupazione giovanile e perdita di lavoro per gli ultracinquantenni.
Le imprese che chiudono sono il doppio di quelle nuove.
Se è pur vero che la speranza è l'ultima a morire, per non morir di speranza vorremmo che si esca dalle enunciazioni di principio e si compiano atti concreti. La fiducia nell'uomo solo scardina la democrazia, evitiamo la responsabilità del vuoto prodromo a mettere a repentaglio la sovranità del popolo.

lunedì 16 giugno 2014

ITACA

Dedicata a quanti sono con noi

di Costantino Kavafis

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni o i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e
un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurati che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie,
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Sopratutto non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio,con tutta la tua esperienza addosso
già avrai capito ciò che Itaca vuole significare.