venerdì 31 dicembre 2010

RIBALTONE IN COMUNE


E' DOVERE DEMOCRATICO
DENUNCIARE IL RIBALTONE ELETTORALE
CON IL CAMBIO DELLA MAGGIORANZA

Il Sindaco, il Partito Democratico e Italia dei Valori rompono con la Sinistra e si alleano con la destra di Progetto Bussero.

Il Sindaco, il Partito Democratico e Italia dei Valori pur di non arrivare ad una verifica nel merito del programma elettorale per una ormai e manifesta preclusione contro una parte della maggioranza elettorale di Vivi Bussero, dapprima dichiarano arbitrariamente “Sinistra per Bussero” fuori dalla maggioranza e poi tradiscono il mandato elettorale con il ribaltone alleandosi con la destra.

Vivi Bussero è stata eletta con i voti determinati della Sinistra che gli elettori hanno premiato con ben cinque consiglieri eletti su undici.
Se il Sindaco, il Partito Democratico e Italia dei Valori rispettassero il mandato degli elettori dovrebbero dimettersi, fare l'alleanza con la destra e poi sottoporsi al giudizio elettorale.

I consiglieri di Progetto Bussero che hanno chiesto ai loro elettori di votare contro Vivi Bussero, fino a poco tempo fa hanno denunciato l'immobilismo di questa amministrazione e consigliato il Sindaco a dimettersi, oggi per un “cadreghino” in Giunta voteranno il programma di mandato di Vivi Bussero, tradendo i loro elettori.

Questa vergognosa opera di trasformismo e questo mercato di Assessori e cariche troverà la nostra ferma opposizione.

I problemi reali da noi posti, l'immobilismo amministrativo, il fallimento dei progetti, la rottura delle relazioni con il paese rimangono inalterati, anzi questa scelta li aggraverà.
Citiamo un solo esempio. Cosa farà uno che ha chiesto ai cittadini le firme contro l'auditorium e il palazzetto dello sport e sarà invece il nuovo assessore ai Lavori Pubblici e quindi responsabile delle opere, che nella sua ignoranza si chiede dove sono i soldi senza nemmeno conoscere le procedure per l'affidamento dei lavori pubblici?

Mai avremmo pensato che un sindaco eletto con i voti del centrosinistra potesse “osare” questo, pur di non confrontarsi nel merito dei problemi reali.
Mai avremmo pensato che ci fosse un Partito Democratico e una Italia dei Valori pronti all'inciucio con la destra busserese camuffata in Progetto Bussero.
L'unico collante che li unisce è lo scontro frontale contro la sinistra e l'operato della precedente amministrazione.

Se c'è nel Partito Democratico e nei consiglieri eletti nella lista di Vivi Bussero, qualcuno che ha ancora dignità e non appoggiano questa operazione vergognosa, questo è il momento per dimostrarlo.
Noi siamo e rimaniamo persone serie e responsabili, di sinistra, ma sopratutto responsabili nei confronti di tutti i cittadini e cittadine che ci hanno eletto in consiglio comunale.

domenica 26 dicembre 2010

L'ACQUA PRIVATIZZATA

REGIONE LOMBARDIA CENTRODESTRA FA UN REGALO AI PRIVATI
L'opposizione abbandona l'aula in segno di protesta
di Chiara Cremonesi dal sito di SEL Lombardia
L'arroganza di questo centrodestra non ha limiti. Nonostante l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto milleproroghe, che contiene un rinvio dello scioglimento degli Ato, nonostante il parere contrario di tantissimi cittadini lombardi, nonostante il nostro ostruzionismo, alla fine Pdl e Lega hanno forzato la mano votando comunque la nuova legge sull'acqua. L'hanno dovuto fare da soli perché in segno di protesta, insieme a tutte le forze di opposizione, abbiamo abbandonato l'Aula.
Si tratta di una legge pessima, che sottrae il servizio idrico ai Comuni e avvia la sua privatizzazione, regalando un bene collettivo al mercato delle multinazionali.
Non c'era più alcuna ragione, nè sul piano politico nè su quello del vuoto normativo e delle scadenze burocratiche, di legiferare in tutta fretta su questa delicata materia. Tanto più che nei prossimi mesi la Consulta si pronuncerà sul ricorso della Regione Veneto contro l'abolizione degli Ato. E che andranno indetti i referendum per l'acqua pubblica, che hanno raccolto oltre un milione di firme. Con la concreta possibilità, quindi, che Regione Lombardia sarà presto costretta a rivedere il tutto.
Contro questa legge si sono spesi ancora una volta i Sindaci e i Comitati, protagonisti in questi anni in Lombardia di una lunga mobilitazione contro la privatizzazione del servizio idrico, che finora aveva garantito risultati importanti. E ancora una volta li abbiamo sostenuti durante tutto l'iter del pdl, nel tentativo di fermare la svendita di un diritto fondamentale.
Alla fine è prevalsa la logica del business, imposta con la forza dei numeri. Ma non intendiamo certo arrenderci. La battaglia in difesa dell'acqua e del suo valore pubblico è una battaglia di civiltà.

RINNOVABILI: SI PARTE

Inizia l’iter parlamentare della proposta popolare sulle rinnovabili
Anche noi a Bussero abbiamo contribuito alla raccolta delle firme necessarie, ora inizia una seconda fase, terremo informati i nostri concittadini del risultato delle loro firme. Grazie a tutti Voi.
di Valerio Calzolaio dal sito di SEL
A Giugno siamo partiti in trenta e a dicembre siamo arrivati in 78 mila, poi nel 2011… diventeremo ancor di più!
Circa sei mesi fa trenta donne e uomini del secondo polo depositammo una proposta di legge di iniziativa popolare rivolta allo “sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”. Coordinati dal comitato “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare” c’erano esponenti di varie forze politiche (Sel, PD, FdS, Verdi, Idv), molto ottimo associazionismo progressista (CGIL, Legambiente, ARCI, WWF, Greenpeace, ecc.), personalità del mondo ambientalista, universitario, scientifico. Bisognava raggiungere 50.000 firme certificate entro sei mesi perché si potesse avviare un ufficiale iter parlamentare in questa legislatura. Ce l’abbiamo fatta. Martedì 21 dicembre abbiamo consegnato agli uffici della Camera dei Deputati 78.000 delle oltre 100.000 firme pervenute (alcune senza certificazione corretta, altre in ritardo). A gennaio, compiute le verifiche di rito, la proposta può essere assegnata ad una commissione ed essere valutata dai gruppi parlamentari in carica. Continueremo a lavorarci sopra tutto il 2011 per due ulteriori ragioni politiche che si sono precisate in queste ultime settimane.
Il primo polo governa ancora (purtroppo). Il terzo polo è nato. Quando riusciremo ad identificare passione unitaria e discriminanti programmatiche del secondo polo? Non è proprio ora? Ebbene, una svolta energetica è contenuto essenziale di una progetto di riconversione ecologica dell’economia (greening of the economy): risparmio, efficienza, rinnovabilità. Il contrario di quel che fa il governo Berlusconi che risparmia solo a causa della crisi, non è efficiente, non incentiva le fonti rinnovabili. I promotori della proposta di legge sono esponenti del secondo polo che hanno già cominciato a lavorare insieme, senza recinti e senza gelosie.
Vogliamo farci trovare pronti. In primavera si potrebbero votare i referendum abrogativi (anche per l’acqua pubblica!), comunque prima o poi una maggioranza di cittadini dovrà ancora dire no al nucleare (come già nel 1997). Ecco, abbiamo già cominciato a scrivere i nostri si: il percorso e le priorità di un piano energetico serio, concertato con le regioni, capace di fare a meno dei combustibili fossili inquinanti clima-alteranti e di garantire elettricità da fonti pulite e sicure.
Buon 2011!

domenica 19 dicembre 2010

DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

COME STANNO LE COSE
  
Sinistra per Bussero, dall’atto dell’insediamento dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franco Colombo, ha sempre tenuto un atteggiamento responsabile e collaborativo, offrendo il suo contributo affinché la Giunta potesse attuare il programma di Vivi Bussero.

A diciotto mesi dalle elezioni, essendo diventato oltremodo maturo il tempo per rendere concrete le promesse elettorali abbiamo più volte, invano, chiesto una verifica politica alle altre forze della coalizione (PD e I.D.V.), avendo registrato:
  • un preoccupante immobilismo;
  • una perdita di consenso presso la cittadinanza;
  • la mancanza di collegialità e a volte la non condivisione nella gestione dell'Amministrazione comunale perpetrata dal Sindaco;
  • il dissenso motivato in alcune circostanze.
Verifica: gli argomenti su cui abbiamo chiesto la discussione
  • Programmazione e Piano delle opere pubbliche inesistente.
  • Viabilità: la ciclabile lungo via Monza in ritardo di 12 mesi; l'incrocio via L. da Vinci via Roma incompiuto; il progetto di affidare all'esterno la manutenzione straordinaria delle strade con costi superiori di almeno il 20%.
  • Auditorium e Palazzetto dello sport, con l'andamento dei lavori sostanzialmente fermi per problemi con il costruttore e la società obbligata al finanziamento non risolti dal Sindaco.
  • Interramento dell'elettrodotto e ristrutturazione della stazione della MM connessi a un piano integrato di intervento, già approvato negli indirizzi dalla precedente Amministrazione comunale, e non ancora trasformato in uno strumento attutivo per l’inerzia del Sindaco.
  • Riscatto del diritto di superficie delle are relative alla Legge 167 continuamente rinviato dal Sindaco nonostante a bilancio siano state appostate le necessarie risorse per il progetto.
  • Deterioramento del rapporto con la Parrocchia e la Curia Milanese per l'iniziativa personale del Sindaco tesa a voler edificare sull’area destinata alla nuova chiesa, senza averne mai parlato con i consiglieri e in maggioranza.
  • Piano di Governo del Territorio (PGT), nelle mani del Sindaco e dell'assessore, silenti da oltre 6 mesi, dopo aver assistito a una urgenza iniziale che ha limitato la partecipazione.
  • Sistemazione definitiva del parchetto, già condiviso dagli alunni e dagli insegnanti, adiacente la scuola elementare.
  • Nuovo servizio di polizia municipale e di vigilanza privata con maggiori costi senza apprezzabili vantaggi per la cittadinanza.
  • Palese peggioramento delle relazioni con le associazioni del volontariato.
  • Progetto di comunicazione inesistente dopo 18 mesi della nuova Giunta.
  • Alterazione del rapporto con il personale e appesantimento degli adempimenti amministrativi con maggiori costi e inefficienze.
  • Incarichi discrezionali a professionisti o di servizio senza rispettare il principio della rotazione dei fornitori e prestatori d'opera.
Ritiro Assessore Sinistra per Bussero dalla Giunta

Come è ormai noto, dopo l’approvazione dell’assestamento del bilancio dello scorso 3 dicembre 2010, abbiamo dichiarato in Consiglio comunale il ritiro dalla Giunta delle Assessore di Sinistra per Bussero, confermando comunque la nostra permanenza nella maggioranza.
Questi i motivi:
  • perché la Giunta è esclusivamente e definitivamente diventata l’unico luogo delle decisioni politiche, escludendo, di fatto i consiglieri comunali.
Tali decisioni, invece, debbono essere assunte in seno all’intera maggioranza, in presenza, laddove necessario, delle forze politiche della coalizione;
  • per agevolare una franca e costruttiva discussione fra le forze politiche (P.D. e I.D.V.) di Vivi Bussero, ricreando le condizioni dello “stare insieme” per lavorare serenamente alla realizzazione di quanto comunemente concordato nel programma.
Dichiarazioni del Sindaco, del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori
  • Non hanno aperto il confronto su gli argomenti da noi proposti.
  • Hanno invece diffuso pubblicamente e ripetutamente una versione secondo la quale Sinistra per Bussero sarebbe irresponsabile e contraddittoria, nonché colpevole dell'inefficacia dell'attività amministrativa.
  • Vogliono giustificare l'immobilismo dell'Amministrazione, addossandone la responsabilità a Sinistra per Bussero, mentre è innegabile che il Sindaco ha accentrato su di sé tutte le decisioni con azioni prive di collegialità.
  • Infine affermano di “considerare Sinistra per Bussero fuori dalla maggioranza”, incuranti dello stato di malessere palpabile nel paese e nella stessa struttura comunale.
Decisioni
  • Prendiamo atto che non c’è alcuna volontà politica del P.D., dell’I.D.V. e del Sindaco di avviare il più volte richiesto confronto sui citati punti.
  • Registriamo un atteggiamento del Sindaco, irrispettoso nei confronti di Sinistra per Bussero, poco incline ad intrecciare rapporti e relazioni costruttive, nonché a tener conto della propria coscienza del limite, punto di forza di ogni persona.
  • Valuteremo, di volta in volta in Consiglio comunale, l’atteggiamento e le decisioni da assumere sulle delibere che saranno sottoposte all’approvazione, contrastando ogni scelta non condivisa o non rispondente al mandato elettorale.
  • Attiveremo tutti gli strumenti consentiti per proporre in Consiglio Comunale le priorità che riguardano il bene dei cittadini.
  • Apriremo, nel contempo, nel paese una puntuale ed adeguata iniziativa politica sulle cose da fare, di pubblico interesse per la cittadinanza, contenute nel programma di Vivi Bussero e finora rimaste pura e semplice enunciazione.

martedì 7 dicembre 2010

USCITI DALLA GIUNTA


LETTERA AL SINDACO

Bussero, 6.12.2010

Al Sig. Sindaco
Franco Colombo
Comune di BUSSERO

- Partito Democratico
- I.D.V. – Italia dei Valori

LORO SEDI

Oggetto: Ritiro dalla Giunta Assessore di Sinistra per Bussero

Nel corso della nutrita ed attivamente partecipata assemblea del 26.11.2010, Sinistra per Bussero ha assunto la decisione - votato l’assestamento di bilancio nella seduta del Consiglio comunale del 3.12.2010 - di restituire al Sig. Sindaco le deleghe attribuite alle compagne Ornella Ponzellini e Rossella Crespi. Le due compagne erano state a suo tempo designate da Sinistra per Bussero - quale forza politica della coalizione Vivi Bussero - ed hanno rivestito, rispettivamente, la carica di Assessora alle Politiche Sociali/Servizi alla Persona ed ai Lavori pubblici, in occasione del varo della Giunta a seguito delle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009.

Essendo, purtroppo, nel frattempo deceduta la compianta compagna Rossella Crespi, il ritiro dalla Giunta riguarda ovviamente la compagna Ornella Ponzellini, mentre il compagno Michele Sala restituisce la delega sulle “Politiche occupazionali e sul lavoro” conferitagli dal Sindaco in occasione della creazione del “Tavolo permanente di coordinamento sullo sviluppo delle politiche attive del lavoro”. Le rispettive e relative lettere Vi vengono inoltrate direttamente dagli interessati. Pur venendo meno gli incarichi testé richiamati, va da sé il permanere di tutti i nostri eletti nella maggioranza.

Vi sollecitiamo, con l’occasione, di agendare con la scrivente forza politica e le altre evidenziate in indirizzo un programma di incontri per svolgere la più volte richiesta verifica politica, al fine di addivenire ai necessari chiarimenti per la prosecuzione o meno del nostro apporto alla coalizione di Vivi Bussero.

Restiamo in tale attesa e porgiamo distinti saluti.

Sinistra per Bussero

POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO


LA RISPOSTA DEI COMUNI E DELLE PARTI SOCIALI ALLA CRISI ECONOMICA

Approvate all’unanimità dei presenti le Linee comuni di intervento del “Tavolo permanente di coordinamento sullo sviluppo delle politiche attive del lavoro”.
L’iniziativa è partita dal Comune di Bussero e, dopo un anno di intense trattative, è approdata alla definizione di un Protocollo con l’obiettivo di predisporre strumenti adatti a dare una prospettiva di lavoro a chi l’ha perso per via del perdurare della crisi economico occupazionale, con i riflessi che ne derivano sul nostro territorio. L’intesa, infatti, verte sul nostro bacino, ossia sul Distretto di zona 4, di cui Bussero fa parte assieme ad altri otto Comuni.
Assai propositivo è stato il contributo del Comune capofila Cernusco sul Naviglio - del Distretto di zona 4. Il numero (22) e lo spessore politico delle Parti sociali coinvolte (nove Comuni del Distretto, Ente capofila, Cgil Cisl, Uil, Afol Est Milano, Assolombarda, Coldiretti, Confcommercio, Confesercenti, Confederazione Italiana Agricoltori, CNA, Caritas, Acli) testimoniano l’attenzione, l’impegno e la capacità di mediazione dimostrate nel corso dell’elaborazione del Protocollo.

NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 DICEMBRE 2010


IN MEMORIA DI ROSSELLA CRESPI
Dopo la commemorazione svolta nel Consiglio Comunale del 30 novembre, nel corso del quale è stato depositato un mazzo di rose sul posto da Lei occupato, sono state ricordate, con intensa commozione e partecipazione dei consiglieri presenti – Sinistra per Bussero e Bussero Domani – le doti umane, l’impegno civile, la sensibilità, la generosità, la disponibilità, l’onesta morale ed intellettuale della cara compagna Rossella, nella seduta del 3 dicembre il Sindaco e tutti i consiglieri hanno osservato un minuto di silenzio...continua..

ASSESTAMENTO DI BILANCIO
La seduta del Consiglio comunale ha visto una nutrita presenza di pubblico, per via della particolarità dell’adunanza avvenuta in seconda convocazione, essendo andata deserta la prima del 30 novembre per mancanza del numero legale per l’assenza – ingiustificata – del Sindaco, del Partito Democratico e di Progetto Bussero. C’era attesa e curiosità per l’atteggiamento del Sindaco dopo l’annuncio delle sue dimissioni e il ritiro delle stesse...continua..

LA RISPOSTA DEI COMUNI E DELLE PARTI SOCIALI ALLA CRISI ECONOMICA
Approvate all’unanimità dei presenti le Linee comuni di intervento del “Tavolo permanente di coordinamento sullo sviluppo delle politiche attive del lavoro”..continua...

SINISTRA PER BUSSERO ESCE DALLA GIUNTA E RIMANE IN MAGGIORANZA
Al termine del Consiglio comunale è stata preannunciata da Sinistra per Bussero la restituzione delle deleghe..continua...

Leggi il testo completo clicca quì


venerdì 3 dicembre 2010

O.D.G. DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 DICEMBRE 2010

L'ordine del giorno del 3.12.2010 ore 21 (2^ convocazione)

  1.. Alienazione capannone di proprietà comunale Strada S. Pietro. Deroga art. 8 comma 9 Regolamento per l'alienazione degli immobili di proprietà comunale approvato con delibera C.C. del 30.11.2004
  2.. Indirizzi per la regolamentazione degli orari delle principali attività economiche
  3.. Approvazione Linee comuni di intervento del tavolo permanente di coordinamento sullo sviluppo delle politiche attive del lavoro
  4.. Comunicazione prelievi dal fondi di riserva

 L'ordine del giorno del 3.12. 2010 ore 21,45 (2^ convocazione)

  1.. Comunicazioni del Presidente
  2.. Assestamento generale al Bilancio di Previsione 2010.  Variazione al bilancio pluriennale.
  3.. Comunicazione prelievo dal fondo di riserva
  4.. Interpellanza avente per oggetto: "Area parcheggio di via Piave", presentata dal gruppo conigliare Bussero Domani
  5.. Interpellanza avente per oggetto: "Parcheggio cimitero", presentata dal gruppo consigliare Bussero Domani.

mercoledì 24 novembre 2010

NUCLEARE IN LOMBARDIA

Nucleare: da Pdl e Lega, sì alle centrali in Lombardia
di Chiara Cremonesi  dal sito di SEL 23 novembre 2010

Con il voto contrario alla mozione di Pd, Sel e Pensionati, il centrodestra ha chiarito una volta per tutte la propria posizione.
Una cosa, da oggi, è chiara a tutti i lombardi. Pdl e Lega, senza ulteriore possibilità di smentita, sono favorevoli al nucleare e alla realizzazione di una centrale sul territorio regionale.
Con il voto contrario alla mozione presentata da Pd, Sel e Pensionati che chiedeva di dichiarare la Lombardia inidonea a ospitare un impianto atomico hanno una volta per tutte chiarito la propria posizione, dopo le tante e differenti versioni esibite in questi mesi sempre ed esclusivamente a mezzo stampa.
Solo oggi e proprio grazie a questo documento, un tema così importante e delicato per il futuro del Paese e della nostra regione è approdato in Aula, la sede dove da subito sarebbe stato opportuno discuterne.
Ci tocca purtroppo rilevare che il Presidente Formigoni non ha ritenuto necessario essere presente. Un'assenza pesante, ma pressoché scontata per chi ci ha ormai abituati a preferire conferenze stampa e interviste al confronto democratico dentro l'assemblea rappresentativa dei cittadini lombardi.

sabato 20 novembre 2010

LE DIMISSIONI DEL SINDACO


QUALE FUTURO PER L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

ASSEMBLEA DEGLI ELETTORI
di SINISTRA PER BUSSERO e del CENTROSINISTRA

VENERDI' 26 NOVEMBRE-ORE 21
SALA GRANAIO – VILLA RADAELLI via Moro


LE RAGIONI DELLA SINISTRA
Siamo coloro che, con caparbietà, hanno voluto e lavorato per un centrosinistra unito e vincente alle elezioni Amministrative del 2009.
Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato con il Sindaco, che fin dall'inizio ha manifestato di non preferire l'accordo con la sinistra e che ha mantenuto in questi mesi una preconcetta preclusione verso Sinistra per Bussero e i precedenti amministratori.
Confidavamo che, con il tempo e le responsabilità dell'amministrare, si sviluppasse il necessario affidamento e venissero meno le difficoltà nel dialogo.
In questi 17 mesi di governo della Giunta Colombo ci siamo sempre adoperati per tenere unita la coalizione e siamo stati silenti anche quando su alcuni atti non eravamo d'accordo.
Purtroppo in questi mesi il Sindaco ha attuato una incomprensibile gestione individualistica della pubblica amministrazione sollevando più di una perplessità nella cittadinanza.
Interpretando il senso comune diffuso nei cittadini di Bussero, abbiamo più volte espresso la nostra preoccupazione per l'immobilismo dell'Amministrazione.
Pur con le attenuanti delle difficoltà amministrative, registriamo ritardi e una lentezza esasperante nell'attuazione del programma sul quale abbiamo chiesto il voto ai cittadini. 
Da tempo abbiamo chiesto una verifica sullo stato dell'Amministrazione, preannunciando che senza collegialità non avremmo votato atti non condivisi. 
Il punto sul quale il Sindaco ha dato le dimissioni è uno di questi. Ha respinto le richieste di ritiro e ridiscussione del punto all'O.d.G. (modalità di pagamento della vendita di un magazzino) prima e durante il Consiglio comunale, cercando la prova di forza contro una parte della sua maggioranza e proseguendo con le dimissioni, atto certamente non responsabile verso il Paese.
Noi donne e uomini della sinistra non ce ne rallegriamo. Siamo, però, per la chiarezza, chiediamo rispetto senza pregiudizi e che sia ristabilita la verità.
Collegialità, trasparenza e partecipazione sono l'essenza del buon amministratore.
Siamo abituati a lavorare per il bene comune e per ricostruire quel che si può del centrosinistra, al di là dei personalismi e di come si concluderà questa crisi. 

giovedì 11 novembre 2010

O.D.G. DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 11 NOVEMBRE 2010


  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Alienazione capannone di proprietà comunale Strada S. Pietro. Deroga art. 8 comma 9 Regolamento per l'alienazione degli immobili di proprietà comunale approvato con delibera C.C. n. 60 del 30.11.2004
  3. Indirizzi per la regolamentazione degli orari delle principali attività economiche
  4. Approvazione Linee comuni di intervento del tavolo permanente di coordinamento sullo sviluppo delle politiche attive del lavoro
  5. Comunicazione prelievi dal fondo di riserva (G.C. n. 88 del 18.10.2010 e G.C. n. 92 del 25.10.2010).

domenica 31 ottobre 2010

QUALE FUTURO PER LA SCUOLA PUBBLICA?

LA SCUOLA PUBBLICA E' IL NOSTRO FUTURO
La Scuola Pubblica è il luogo per eccellenza che ha segnato la storia delle società moderne, il luogo in cui tutti i cittadini hanno potuto accrescere i loro saperi, in cui il censo e lo stato sociale di ognuno di noi ha dovuto confrontarsi con l'insieme della società, in cui le nostre diversità hanno influito nel costruire un insieme di società condivisa.
Per questo è importante per noi, ancor più lo è la scuola di Bussero che ha raggiunto punti alti di qualità formativa per i nostri alunni, ma crediamo lo sia per qualsiasi società moderna che così voglia chiamarsi.
Abbiamo pensato perciò di fare una riflessione collettiva, pubblica, aperta sullo “stato della Scuola Pubblica”, come momento di ripensamento di quello che siamo oggi o che stiamo diventando.
La facciamo a partire da una visione nazionale chiamando il segretario generale della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza – CGIL e dalla situazione delle nostre scuole, per la quale abbiamo gentilmente chiesto la disponibilità della Dirigente scolastica di Bussero.
La facciamo oggi, in presenza di una profonda crisi, perché sappiamo che solo un ulteriore passo avanti nei saperi e nelle conoscenze può aiutarci a ridefinire il prossimo futuro dei nostri figli e nostro.
Per questi semplici motivi Ti chiediamo di partecipare all'incontro.

QUALE FUTURO PER LA SCUOLA PUBBLICA?
Intervengono
ATTILIO PAPARAZZO
Segretario Generale della FLC-CGIL Milano
ALBALISA AZZARITI
Dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Bussero
SALA GRANAIO – VILLA RADAELLI – Via Moro-Bussero
VENERDI' 5 NOVEMBRE 2010 h21
Sono invitati il Consiglio d'Istituto di Bussero, il Comitato dei Genitori,
i genitori, le cittadine e i cittadini

1° CONGRESSO DI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

RELAZIONE CONCLUSIVA DI NICHI VENDOLA

















Ecco a voi il video della relazione conclusiva di Nichi al primo congresso nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, svoltosi a Firenze dal 22 al 24 ottobre.




dal sito di SEL

giovedì 21 ottobre 2010

L'ACQUA NON E' IN VENDITA

SIAMO PRONTI A DARE BATTAGLIA
 Chiara Cremonesi dal Consiglio Regionale - 19 ottobre 2010

E' davvero sbalorditivo che Formigoni voglia ignorare il pronunciamento di 144 consigli comunali in rappresentanza di larga parte dei cittadini lombardi e il milione e 400 mila firme raccolte nei mesi scorsi contro la privatizzazione dell'acqua.

Ci tocca apprendere da un quotidiano - e ciò è sintomatico del livello di rispetto di questa Giunta nei confronti del Consiglio - che il progetto di legge calendarizzato ieri nella riunione dei capigruppo e relativo alla riforma degli Ato contiene un passaggio sulla messa a gara del servizio idrico.

E così la legge lombarda che, grazie al fronte comune dei sindaci, dei comitati e dei gruppi consiliari di opposizione, aveva alla fine garantito la gestione in house degli acquedotti verrebbe a cadere. Con il rischio che l'acqua della Lombardia finisca e si concentri nelle mani di poche imprese private interessate esclusivamente a realizzare profitti.

L'acqua è un bene comune indisponibile, diritto primario alla vita che nessuno può regalare al mercato. Auspichiamo che Formigoni, in considerazione del fatto che i cittadini già si sono espressi chiaramente sul tema, receda dal suo progetto. Ma se il pdl arriverà in Commissione e in Aula, saremo di nuovo pronti a dare battaglia, insieme ai comitati e agli enti locali, per difendere il servizio idrico da chi lo vuole svendere ai privati.

SOSPESO IL CORSO DI ARMI NELLE SCUOLE

Chiara Cremonesi dal Consiglio Regionale - 19 ottobre 2010
Apprendiamo con soddisfazione che il corso di armi, tiro e cultura militare promosso per le scuole superiori della nostra regione dall'Ufficio scolastico regionale e dal Comando militare dell'esercito della Lombardia, con il benestare dei Ministeri della Difesa e dell'Istruzione, è stato sospeso, come annuncia il sito dell'Unuci. La nostra opposizione in Consiglio e la mobilitazione degli studenti hanno ottenuto un risultato importante. Resta ora da capire quale ruolo abbia avuto in tutto ciò la Regione, visto che il suo logo campeggiava sull'opuscolo di presentazione e visto che né il presidente Formigoni né l'assessore La Russa si sono degnati di rispondere alle nostre sollecitazioni in merito.

Sulla questione del patrocinio abbiamo presentato proprio oggi un'interrogazione e confidiamo ora che sulla questione sia fatta la dovuta chiarezza.

lunedì 18 ottobre 2010

LA SCUOLA CHE NON VOGLIAMO

CORSO DI ARMI NELLE SCUOLE:
REGIONE CONFERMA PATROCINIO
di Chiara Cremonesi

La Regione conferma il patrocinio sull'ormai famoso corso di armi e tiro, frutto di un'intesa tra l'Ufficio scolastico regionale e il Comando militare dell'esercito della Lombardia, con il benestare dei Ministeri della Difesa e dell'Istruzione e rivolto alle scuole superiori della Lombardia.

Oggi in Aula è stata discussa la mozione che avevamo presentato sulla vicenda, convinti che il protocollo "Allenati per la vita" sia incompatibile con il principio di una scuola chiamata a promuovere la cultura della pace.

Avremmo voluto ascoltare dal Presidente Formigoni o dall'assessore alla sicurezza La Russa perché la Regione sostenga l' iniziativa, ma né l'uno né l'altro si sono degnati di rispondere.

E' intervenuto soltanto un consigliere della Lega che ci ha candidamente spiegato come questo corso aiuti l'esercizio della legalità. Cioè, l'addestramento di ragazzi minorenni alla cultura militare, all'uso delle armi e alla sopravvivenza in ambienti ostili - perché questa è la sostanza delle lezioni, come da opuscolo di presentazione - sarebbe un insegnamento di legalità.

Noi pensiamo invece che si debba passare attraverso l'educazione civica, l'educazione alla solidarietà e l'educazione al rispetto dei diritti e dei doveri. Cosa che ci sembra scontata, ma che di questi tempi, in tutta evidenza, purtroppo non è.

Regione Lombardia, con questa scelta, si assume una responsabilità pesante di fronte al dovere delle istituzioni di contribuire alla costruzione di un futuro di pace e di convivenza civile.

venerdì 15 ottobre 2010

MANIFESTAZIONE PER DIRITTI, DEMOCRAZIA, LEGALITA', CONTRATTO

IL LAVORO
E' UN BENE COMUNE
Pomigliano va ben oltre Pomigliano: quello che hanno tentato di far passare nello stabilimento campano è ciò che stanno cercando di imporre nel paese.

Ci vogliono tutte e tutti precari, ricattabili.
Vogliono lavoratori senza diritti.
Vogliono cittadini senza voce.
Vogliono comandare, non governare.
Vogliono distruggere tutto ciò che è pubblico, a partire dalla scuola.

Sostengono che "la sicurezza sul lavoro è un lusso che non ci possiamo permettere", lo stesso pensano della democrazia.

Oggi è il momento di scegliere, di schierarsi.
"Il lavoro è un bene comune: diritti, democrazia, legalità, contratto": sono le parole chiave della manifestazione promossa dalla Fiom-CGIL per il 16 ottobre a Roma.
Sono anche le nostre parole e ci sentiamo uniti a chi quotidianamente si batte contro l'ingiustizia nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei quartieri.

SI AI DIRITTI
NO AI RICATTI

lunedì 11 ottobre 2010

TOBIN TAX


Se l’Europa riscopre il vecchio Tobin

 di Alfiero Grandi

La Tobin tax entrò negli obiettivi del programma del 2° Governo Prodi. Purtroppo la sua attuazione non fu realizzata nei 2 anni di vita del Governo. Tra proponenti e sostenitori se ne sono occupati in tanti. Oggi la disatrosa crisi finanziaria internazionale ha costretto a discutere di forme di regolazione dei mercati finanziari e di Tobin tax si è cominciato a parlare anche nelle sedi internazionali. Ne hanno parlato in tanti: dal banchiere che presiedeva il corrispettivo inglese della Consob italiana fino, più recentemente, a Sarkozy nel discorso all’ONU.

Visti i complessi problemi posti dalla crisi finanziaria e dalle sue disastrose conseguenze la Tobin tax è uno degli strumenti di intervento sui mercati finanziari.

La crisi finanziaria internazionale ha messo a nudo le contraddizioni e le storture del sistema finanziario internazionale, che sono ben maggiori dei mutui subprime.

In campo finanziario la globalizzazione è reale. I capitali si muovono da tempo in grande libertà e decidono le fortune o la caduta dei sistemi economici nazionali e lo fanno in assenza, o quasi, di regole.

Anzi, prevale tuttora una concorrenza tra aree del mondo attraverso il trattamento più favorevole da riservare ai movimenti dei capitali.

L’attività finanziaria è cresciuta oltre i livelli immaginabili. C’è chi ha calcolato che ben oltre il 90 % delle attività finanziarie non hanno alcun rapporto con le attività reali della produzione, dei servizi, delle attività materiali o immateriali.

I capitali che si muovono nel mondo sono enormi, molte volte il PIL mondiale annuo.

Questa ipertrofia finanziaria ha favorito lo spiazzamento delle attività produttive e reali, ha relegato il lavoro nel punto più basso della scala dei valori sociali.

Se l’attività finanziaria è cresciuta, parafrasando Sraffa, producendo denaro attraverso denaro, gli effetti nefasti sono stati molto concreti e reali.

La beffa è doppia: prima la crisi finanziaria ha trascinato l’economia nella recessione, poi il risanamento dei conti pubblici viene scaricato sugli stessi che ne hanno già pagato le conseguenze in termini di disoccupazione, caduta dei redditi, ecc.

Nei giorni cruciali della crisi finanziaria c’è stata una fase in cui le urla contro i nuovi untori del mondo finanziario si levavano altissime. Passata la fase più acuta e incerta, gli ambienti finanziari hanno capito rapidamente che si poteva parlare alle vecchie abitudini.

Questo è anche un problema di democrazia: alcuni centri finanziari nelle attuali carenze di regole possono decidere della vita e della morte di un’economia nazionale (vedi Grecia) mentre la discussione dovrebbe iniziare proprio dall’opportunità o meno di consentire che alcuni prodotti finanziari continuino ad esistere, a quali regole debbono sottostare altri prodotti, e a quali condizioni possono essere consentiti altre attività ancora. Soros ha detto: “un mercato globale ha bisogno di regole globali”. Purtroppo la libera circolazione dei capitali è avvenuta prima di definire le regole. Occorre che vengano stabilite precise regole e chiari divieti.

Le Autorità debbono avere il potere di controllare tutti i prodotti finanziari, vietando senza ambiguità quelli rischiosi che vivono perché offrono il miraggio di facili guadagni.

La crisi finanziaria internazionale non ha ancora esaurito i suoi effetti. Le previsioni dciono che prima del 2015 l’occupazione non tornerà ai livelli precrisi, l’economia dei paesi cosiddetti forti segna il passo, l’occupazione è ferma e quindi le conseguenze della crisi finanziaria internazionale si stanno prolungando nel tempo.

Quindi l’idea, foss’anche l’utopia, di un nuovo ordine regolatore mondiale dei mercati finanziari (una nuova Bretton Wood) da raggiungere anche per gradi è di grande attualità. E’ uno snodo decisivo, senza affrontare il quale il governo dei processi economici è quasi impossibile.

Il mercato non è in grado di regolarsi da solo. Può solo essere regolato dalle scelte politiche. La teoria della mano invisibile che regola non tiene. La mano che regola deve essere visibile e guidata dalle scelte politiche.

La Tobin tax in questo senso va vista solo come un primo passo che avrebbe il merito di rendere conoscibile un mercato finanziario largamente opaco, naturalmente occorre porsi il problema di un sistema di regole più complesso e cogente della Tobin.

La Tobin tax è un granello ma può essere molto utile, a condizione che ciascuno faccia la sua parte.


mercoledì 6 ottobre 2010

NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2010

RICOGNIZIONE SUI PROGRAMMI E VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO

Il Consiglio Comunale, entro il 30 settembre di ogni anno, è chiamato a deliberare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, al fine di verificare e monitorare l’andamento della gestione nel corso dell’esercizio.
Tale ricognizione è uno degli elementi diretti a giudicare la capacità del nostro Comune di raggiungere i propri obiettivi.
Da sottolineare che le Relazioni dei Responsabili di Settore sullo stato di attuazione dei programmi evidenziano un andamento che, a nostro giudizio, merita un attento controllo politico al fine di rispettare gli obiettivi più qualificanti del Piano Esecutivo di Gestione (PEG).
Fermo restando il rispetto del pareggio finanziario e del patto di stabilità, sono state altresì apportate alcune variazioni al bilancio di previsione 2009 ed al bilancio pluriennale 2009-2011, apportando alcune marginali ripuliture, onde evitare che vadano nei residui.
Da notare che l’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2009, - pari ad € 691.545,01 - rimane ancora disponibile per l’intera somma.
Alla seduta non si è presentata l’opposizione.

Per la lettura integrale premi qui

venerdì 24 settembre 2010

UN PROGETTO PER VIVERE MEGLIO


SINISTRA per BUSSERO, oltre a seguire lo sviluppo della situazione politica nazionale e il lavoro dell'amministrazione comunale, riprende l'attività autunnale con il progetto”NUOVENERGIE”. Il nome del progetto è ancora non definitivo, sarà il gruppo di lavoro che farà la scelta. Rimane la costante dell'obbiettivo duale: nuove energie nel senso fisico del termine come fonti di energia e nuove energie come apporto di saperi e di intelligenze delle persone che vogliono partecipare a questo ambizioso progetto.
Vogliamo andare oltre al paese verde inteso come conservazione di parchi e di prati, che comunque vanno mantenuti e salvaguardati, implementandolo con un nuovo modello di sviluppo.
Le finalità di questo progetto sono:
  • diffondere la consapevolezza che ogni famiglia, ogni impresa, la pubblica amministrazione possono produrre e consumare energia pulita da fonti rinnovabili anche con vantaggi economici 
  • orientare alla edificazione edilizia a basso consumo energetico
  • promuovere un modello di mobilità compatibile con l'ambiente
Il progetto svilupperà nel medio periodo le seguenti azioni:
  • coinvolgimento di tutte le persone, dei giovani, dei professionisti per l'elaborazione teorica, progettuale 
Facciamo appello a chi volesse partecipare può scrivere a sinistraperbussero@gmail.com
  • iniziative per la diffusione delle conoscenze sulla energia pulita da fonti rinnovabili
  • iniziative di presentazione di esperienze pratiche già operative e i relativi risvolti economici
  • iniziative nei confronti della pubblica amministrazione per un modello di sviluppo orientato al contenimento del consumo energetico, all'uso di energia pulita da fonti rinnovabili e a una mobilità compatibile con l'ambiente
La prima iniziativa riguarda la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima” che promuove gli usi intelligenti dell'energia, le fonti rinnovabili e scongiura il ritorno del nucleare in Italia, proposta da un Comitato Nazionale formato da Legambiente insieme alle principali associazioni ambientaliste, forze sindacali e personalità del mondo della scienza e della cultura.
Con la proposta di legge di iniziativa popolare il Comitato vuole contribuire a colmare il deficit del Governo che non sta facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire gli obiettivi europei di ridurre, entro il 2020, le emissioni climalteranti del 20% e realizzare, entro la stessa scadenza, un aumento sempre del 20% sia dell’efficienza energetica sia dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.



PER L'EFFICIENZA ENERGETICA E LE FONTI RINNOVABILI


Firma la legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima” che promuove gli usi intelligenti dell'energia, le fonti rinnovabili e scongiura il ritorno del nucleare in Italia.
Legambiente insieme alle principali associazioni ambientaliste, forze sindacali e personalità del mondo della scienza e della cultura ha costituito un Comitato Nazionale ed elaborato un progetto di legge per invertire la rotta che sta portando l'Italia fuori dall'Europa.
Il Governo non sta facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire gli obiettivi europei di riduzione dei gas a effetto serra che vincolano gli stati membri a ridurre, entro il 2020, le emissioni climalteranti del 20% e realizzare, entro la stessa scadenza, un aumento sempre del 20% sia dell’efficienza energetica sia dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
Le mancate risposte del Governo italiano nascondono una diversa strategia: affidare all’avventura nucleare la riduzione delle emissioni climlteranti e la diversificazione dal petrolio, cioè a una fonte non rinnovabile, che non ha risolto i problemi delle scorie radioattive e della sicurezza, che diminuirebbe le emissioni solo per una quota modesta della produzione di elettricità, e solo dopo il completamento delle centrali, ben oltre il 2020, data entro la quale gli altri paesi Europei avranno già ridotto le loro emissioni del 20% ed oltre.
Inoltre, l’attuale impianto normativo italiano non consente all’Italia di realizzare gli obiettivi assegnati dal pacchetto clima dell'Unione Europea, né sono state presentate proposte di recepimento della direttiva europea sulle fonti rinnovabili.
Con la proposta di legge di iniziativa popolare il Comitato vuole contribuire a colmare questo deficit e offrire un quadro normativo adeguato e in grado di recepire la direttiva.
La normativa proposta consentirebbe all’Italia di conquistare una reale autonomia energetica perché da un lato promuove un uso razionale dell’energia riducendone il fabbisogno e dall’altro permette di produrre quella necessaria con le uniche fonti di cui l’Italia resterà sempre veramente ricca, ovvero il sole, il vento, le biomasse, la forza dell’acqua fluente e il calore che scorre sotto terra. Inoltre una globale e graduale transizione dall’attuale dipendenza dalle fonti fossili verso l’uso razionale ed efficiente delle fonti energetiche rinnovabili permetterà di sostituire le importazioni di petrolio con lavoro ed occupazione, che nel 2020, nella sola Italia, potrebbe contare oltre 300 mila nuovi posti.
Le firme si raccolgono:
Giovedì 30 settembre mattino presso il Mercato
Sabato 2 ottobre presso la Coop
Domenica 3 ottobre mattino P.za Giovanni XXIII

Per visionare il progetto di legge premi qui

FIRMA PER RINNOVARE IL TUO PRESENTE



Sviluppo dell'efficienza energetica 
e delle fonti rinnovabili
per la salvaguardia del clima

SOSTIENI LA LEGGE
DI INIZIATIVA POPOLARE CHE
PROMUOVE USI INTELLIGENTI
DELL'ENERGIA E LE FONTI RINNOVABILI

DECIDI TU quale energia serve a te e al popolo italiano mettendo la firma sulla legge di iniziativa popolare

LA TUA FIRMA per fermare i cambiamenti climatici e l'inquinamento

LA TUA FIRMA per dare autonomia energetica all'Italia che non ha ne uranio ne petrolio ma sole e vento

LA TUA FIRMA per fare dell'Italia un paese protagonista dell'industria del sole e di tutte le rinnovabili, dove si potrà anche trovare lavoro

LA TUA FIRMA per dire ancora una volta “no grazie” a chi ti vuole angosciare con l'incubo del nucleare

LA TUA FIRMA per dire a Governo e imprese energetiche che l'epoca delle energie che finiscono è terminata e noi vogliamo aprire l'era delle energie che si rinnovano come il sole e il vento, che non inquinano e non sballano il clima

FIRMA PER RINNOVARE IL TUO PRESENTE E DARTI UN FUTURO POSITIVO, PULITO E RICCO DI OPPORTUNITA'

Le firme si raccolgono presso i nostri banchetti, vieni con un documento d'identità:

GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE AL MATTINO PRESSO IL MERCATO

SABATO 2 OTTOBRE PRESSO LA COOP

DOMENICA 3 OTTOBRE AL MATTINO P.ZA GIOVANNI XXIII

lunedì 13 settembre 2010

Ocse contro Istat. Governo con Istat contro Ocse.

di Alfiero Grandi

Sono arrivati nuovi dati sull’economia italiana e il Governo cerca di dimostrare l’indimostrabile e cioè che l’economia italiana va bene.
Un episodio simile c’era già stato poche settimane fa sull’andamento del turismo. La Ministra Brambilla a descrivere l’aumento delle presenze e le rappresentanze del settore a lamentare il calo delle presenze e dei clienti.
Ora i Ministri si sbracciano a dire che l’Istat ha ragione, quando l’evidenza dice che la situazione economica dell’Italia è pesante.
La ragione è evidente, se il Governo dovesse ammettere che le cose non vanno bene dovrebbe rivedere la sua politica economica sostanzialmente fondata sul non fare nulla, spendendo il meno possibile. Tremonti si è convertito rapidamente, passando da Colbert al monetarismo e al rigorismo dei conti pubblici voluto dalla BCE.
La prova sta nei fondamentali. La cassa integrazione è ancora altissima, almeno 600.000 lavoratori coinvolti, con il risultato di una perdita di reddito annua di 4 miliardi di euro. Gli occupati non aumentano, anzi un giovane su 3 è disoccupato. I disoccupati ufficiali restano a livelli molto alti, circa 8,5 %, trascurando chi si scoraggia perché non trova lavoro e i cassintegrati senza speranza. Anche questo comporta una riduzione del reddito da lavoro e quindi meno domanda e meno consumi.
La precarietà aumenta, se è vero che il lavoro a chiamata è cresciuto di 100.000 unità.
Meno occupazione e più cattiva occupazione comportano che la domanda interna non è destinata a riprendere, mentre i prezzi interni sono in movimento e c’è il rischio – che il Governo ignora completamente – che alla quasi staganazione si accompagni l’impoverimento dei meno abbienti. In altre parole una sostanziale stagflazione.
Qualche risultato sulle esportazioni c’è, ma con le incognite di una concorrenza accresciuta e di un sistema produttivo che resta debole nella competizione, tanto è vero che il dato reso noto anche dall’Istat è di una produzione industriale in flessione a luglio.
L’Ocse ragiona più sul futuro del nostro paese e valuta debole la capacità dell’Italia di crescere come stanno facendo, sia pure con difficoltà, altri paesi europei. Anziché negare l’evidenza il Governo dovrebbe preoccuparsi di come sostenere la ripresa, l’occupazione, difendere i redditi più bassi, incoraggiare la domanda interna.
Ma il Governo, come si sa, ha ben altre preoccupazioni. La prima è di sopravvivere e questo lascia il sistema produttivo senza guida e l’economia abbandonata a sé stessa.
I lavoratori rischiano di pagare il prezzo di questa paralisi perché molte imprese cercano di risolvere tutti i loro problemi scaricando le contraddizioni sui lavoratori. Del resto i salalri italiani sono il fanalino di coda dell’Ocse.
In un quadro di certezze e di sforzo positivo del Governo le imprese potrebbero accettare un sistema di relazioni condivisibile con i lavoratori, lasciate a sé stesse sono tentate di risolvere tutto con la linea dura. Anche se questa linea dura alla lunga si ritorcerà sulle stesse imprese che avranno alle spalle un’Italia che assomiglierà più ai paesi in via di sviluppo che a una delle più importanti economie mondiali.
La questione Fiat è emblematica e rischia di fare scuola.
La scelta degli accordi separati, la linea dura sul contratto nazionale, un sistema di relazioni sindacali fondato sulla subalternità del lavoro alle scelte dell’impresa, compresa la compressione di diritti indisponibili, è la conferma che il sistema di relazioni sindacali in Italia potrebbe subire un’involuzione molto grave. Un Governo degno di questo nome dovrebbe cercare di riportare il clima delle relazioni sindacali a livelli accettabili, purtroppo questo è creato da un manipolo di Ministri estremisti e incendiari che aggravano le tensioni, non conoscono l’arte della mediazione, colgono le occasioni dell’inasprimento delle relazioni sindacali per giocare al più uno e prendersi qualche tardiva vendetta personale.
Questo atteggiamento settario ed estremista di esponenti del Governo fa il paio con il nulla nella loro politica economica, tanto è vero che ormai da oltre 4 mesi siamo senza il Ministro per lo sviluppo.
In questo quadro poco allegro ci sono 2 avvenimenti di rilievo.
Il primo è la latente crisi del Governo. Ogni giorno sembra l’ultimo ma non è così. Trascinare questa situazione avrebbe il risultato di fare marcire una situazione che avrebbe bisogno di interventi di rilievo e di un clima costruttivo nelle relazioni sindacali. Scaiola se n’è andato per le ragioni note, tuttavia l’aspetto più grave del suo operato è avere chiuso la rottamazione all’improvviso, quasi come una ripicca, e di non averla sostituita con altri provvedimenti. Nel nulla alla Fiat ha prevalso una linea estremista, in assenza di interventi del Governo per correggere.
Il secondo è la pochezza di un gruppo dirigente di Confindustria che per ragioni di contribuzione arriva alla disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici su pressione della Fiat. I tempi dell’accordo del 93 che prevedeva un intervento di garanzia delle Confederazioni e di Confindustria per evitare l’imbarbarimento delle relazioni sindacali sono veramente lontani. Tanti aspetti di quell’accordo sono improponibili, ma lo spirito di relazioni sindacali costruttive no, quello andrebbe recuperato. Se invece il recente estremismo della Fiat fa scuola anche in Confindustria si sta aprendo una fase difficile e contrastata.
In questa fase i lavoratori metalmeccanici non possono essere lasciati soli. Si possono discutere singole scelte. Si possono anche rivolgere critiche. Ma resta un problema di fondo ed è che la linea degli accordi separati è sbagliata e controproducente, anzitutto per chi la propugna. In fondo sono i concetti espressi anche da Romiti che notoriamente non è amico della fiom, ma sa per esperienza che un clima di guerra aperta nelle relazioni sindacali in una fase difficile come questa non conviene neppure alle imprese che la promuovono.

SI RICOMINCIA

Care compagne, cari compagni, amiche e amici della Sinistra per Bussero siamo alla ripresa dell’attività politica e sociale, dopo le meritate ferie, che spero siano state ristoratrici di animo e di corpo (chè di questi tempi c’è gran bisogno)per tutte/i Voi. Ripartiamo come ormai consuetudine con la Festa della Casa della Solidarietà e dell’Impegno Civile “Giuseppe Barlassina” che è la nostra Casa, nonché base operativa. Ripartiamo con la coscienza delle difficoltà che a livello locale e nazionale ci aspettano, ma anche coscienti del ruolo protagonista che in esse possiamo/vogliamo giocare e della voglia di “nuovi incontri” che arricchiscano il nostro fare e le nostre idee.
Guardate il programma della Festa e vedete di NON MANCARE gli appuntamenti. Oltre a quelli elencati, come sempre ormai, ci sarà il PRANZO della Domenica 19/9 che come sapete è completamente autogestito, nel senso che ognuno si porta qualcosa per tutti e tutti qualcosa per ognuno di noi. Per il pranzo vi prego di avvisare della Vostra presenza e dei vostri piatti la Mary, Ada, Germana, cosi che ci possiamo organizzare al meglio.
Bentornati e arrivederci a presto.
Valerio Marchesi

> Programma della Festa <

martedì 7 settembre 2010

UN GRANDE SINDACO DI UN PICCOLO PAESE

"Ieri notte è stato ucciso Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, nostro inossidabile amico, in prima linea nelle battaglie per il parco del Cilento, contro l'abusivismo, per la raccolta differenziata, per la cura del territorio, tanto da essere stabilmente tra i comuni a cinque vele.
Insomma un caro amico e un amministratore da sempre in prima linea per difendere l'ambiente e la legalità. Il suo costante e attento lavoro, infatti, ha reso nel tempo la piccola realtà di Pollica un gioiello di buona amministrazione e un caso esemplare riconosciuto e apprezzato da cittadini e turisti.
Vogliamo dimostrare alla cittadinanza di Pollica, ai mandanti dell'omicidio, ai pubblici amministratori che Angelo Vassallo non ha seminato invano. Per questo organizziamo la partecipazione ai funerali con momenti di riflessione e bandiere a lutto."

Scritto da Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente.

lunedì 26 luglio 2010

NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL 23 LUGLIO 2010

Consiglio comunale estivo, tira aria pre feriale. Pochi presenti tra il pubblico, qualche vuoto anche tra i banchi del Consiglio per chi è già in vacanza.
Si comincia, dopo la lettura dei verbali, con l'accordo operativo con la Provincia di Milano per l'estensione della rete provinciale a larga banda in fibra ottica per telecomunicazioni.
Il Sindaco illustra la positività dell'intervento per le opportunità che si aprirebbero con la rete in fibra ottica e su nostra richiesta fatta in maggioranza, presenta, senza concordalo, un emendamento integrativo che garantisce il Comune a fronte di futuri interventi di manutenzione programmata sulla rete.
Il consigliere Sala, conferma la positività dell'intervento e rileva che seppur l'emendamento coglie in parte la necessità di garantire il Comune, con buon senso propone un'integrazione anche sui rischi di rotture della rete per accadimenti accidentali, inoltre chiede che sia messo a verbale la sua domanda al Direttore generale relativa al fatto se la sottoscrizione dell'accordo possa ingenerare un danno erariale per l'Amministrazione comunale mancando adeguate contropartite. Evidenzia anche l'eccessiva durata di 50 anni della convenzione. A nessuna di queste ulteriori richieste è stata data risposta ma per responsabilità nei confronti dell'unità della maggioranza i nostri consiglieri hanno votato il punto all'ordine del giorno. Il punto è stato approvato all'unanimità da tutti i consiglieri.

Sui successivi due punti: approvazione del regolamento per il funzionamento della Commissione comunale dei pubblici esercizi e indirizzi per la regolamentazione degli orari delle principali attività economiche, la maggioranza non ha fatto una bella figura.
Il Sindaco su richiesta delle opposizioni è stato costretto a ritirare il punto sul regolamentazione degli orari delle principali attività economiche perché, da quanto affermato dalle opposizioni, non si è seguito un corretto iter procedurale. Il ritiro del punto all'o.d.g. avvalora la tesi delle opposizioni. Non sappiamo se ciò e dovuto a pressapochismo oppure si è voluto forzare le procedure e perché. La domanda che ci poniamo: come è possibile che avvenga questo, dato che oltre alla eventuale responsabilità del Sindaco e della Giunta, in Amministrazione ci sono i responsabili e il Direttore generale che dovrebbero controllare il corretto iter procedurale delle deliberazioni.

I punti sui criteri generali per la concessione dell'impianto sportivo del campo di calcio di viale Europa e dell'area verde per la pratica sportiva del tiro con l'arco, presentati dall'assessore Zullo, dopo una discussione con una delle opposizione che sembrava senza fine, con emendamenti dapprima respinti e poi accolti anche dopo la votazione, chiusa da un risoluto intervento del consigliere Sala, sono stati approvati con il voto favorevole della sola maggioranza, con le opposizioni che votano una per l'astensione e una contro.

Infine l'assessora Ponzellini illustra la mozione presentata da Vivi Bussero sulla riduzione dei trasferimenti del Fondo Nazionale Politiche Sociali da parte della Regione Lombardia, dopo approfondito dibattito si passa al voto: la maggioranza è favorevole e le opposizioni si astengono.

Tutto sommato un consiglio comunale con punti favorevoli per la maggioranza, solo che andrebbe gestito meglio e non commessi errori che ci espongono nei confronti delle opposizioni.
Il senso di responsabilità, che come parte della maggioranza abbiamo fatto prevalere anche in questa occasione, non deve essere travisato da nessuno. Noi ci sentiamo impegnati perché questo è quanto abbiamo dichiarato e chiesto agli elettori, ma non tutto dipende da noi. Alcune impuntature del Sindaco nei nostri confronti non sono comprensibili. Una maggiore collegialità è necessaria. Maggiore chiarezza, preparazione e determinazione nei confronti delle opposizioni.

agi

Per leggere tutte le notizie dal Consiglio preparate dal consigliere Sala clicca qui

sabato 24 luglio 2010

COSA SUCCEDE ALLA FIAT

Post di Nichi Vendola

Ma che sta succedendo alla Fiat? Davvero si pensa che rievocare grottescamente un vallettismo d’antan possa rilanciare l’industria automobilistica nel nostro Paese? Davvero si pensa che con ‘politiche coloniali’ - trasferendo le produzioni in Paesi con condizioni più favorevoli per l’azienda, ma senza innovare, senza piani industriali complessivi, ‘dando la colpa’ di quello che accade a sindacati non accomodanti – si faccia fare un passo in avanti al gruppo automobilistico torinese?
Sono preoccupato per quello che sta accadendo.
Sono preoccupato per le migliaia di famiglie che passeranno un’estate di inferno anche a Torino.
Sono preoccupato per il rilancio del sistema impresa italiano.
Qualche settimana fa si parlava di Pomigliano come di un caso isolato, e proprio per la sua specificità si era tentato di convincere i lavoratori che era necessario sottostare alle condizioni umilianti decise dall'azienda. I lavoratori giustamente non li hanno creduti. Poi è venuto il caso di Melfi con le ritorsioni ai delegati sindacali. Ora il caso di Mirafiori.
Evidentemente non siamo più di fronte ad una casualità, ma a scelte precise che mettono in discussione la credibilità del piano industriale della Fiat e del suo management.
E tutto accade questo mentre siamo di fronte alla vera emergenza nazionale dell’Italia: la perdita ogni giorno di migliaia di posti di lavoro, il quotidiano passaggio di migliaia di famiglie da una vita dignitosa alla povertà.
Sono invidioso dei miei colleghi stranieri che di fronte alle crisi dei gruppi industriali nei propri Paesi vedono il loro governo parte attiva nel risolvere le vertenze. Questo non accade in Italia. Oltre al degrado morale che sta accompagnando la fase conclusiva della stagione berlusconiana, impressiona il disprezzo e il disinteresse con cui da Palazzo Chigi si seguono le vicende dell’economia italiana: il ministro fantasma dello sviluppo economico potrebbe oggi avere un ruolo chiave nell’imporre alla Fiat di aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Ma questo governo da due mesi questo ministro non lo ha. Il confronto invece tra azienda e parti sociali deve avvenire con urgenza.
Deve essere chiaro, alla Fiat innanzitutto, che le scelte autoritarie porteranno esclusivamente al disastro che deve essere assolutamente evitato. Non si può pensare che, chiuso il secolo del ‘900, invece di entrare nel terzo millennio, si voglia ritornare al all’800: il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e di una retribuzione dignitosa sono conquiste che non possono essere cancellate, neanche attraversando il mare Adriatico.

lunedì 19 luglio 2010

CONSIGLIO COMUNALE DEL 23 LUGLIO 2010 ORE 21

ORDINE DEL GIORNO

  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Approvazione accordo operativo con la Provincia di Milano per l'estensione della rete provinciale a larga banda in fibra ottica per telecomunicazioni
  3. Approvazione del regolamento per il funzionamento della Commissione comunale dei pubblici esercizi 
  4. Indirizzi per la regolamentazione degli orari delle principali attività economiche
  5. Ratifica deliberazione G.C. n. 66 del 28/06/2010 avente per oggetto: "Variazione al bilancio di previsione 2010" 
  6. Criteri generali per la concessione dell'impianto sportivo del campo di calcio di viale Europa 8 bis
  7. Criteri generali per la concessione dell'area verde per la pratica sportiva del tiro con l'arco
  8. Mozione avente per oggetto: "Riduzione dei trasferimenti del Fondo Nazionale Politiche Sociali da parte della Regione Lombardia", presentata dai consiglieri di ViviBussero Ponzellini, Zerbini e Sala