sabato 22 ottobre 2011

VENDOLA

Vendola: “Diamo risposte o sarà escalation”

Intervista a Vendola di Curzio Maltese dal sito di SEL


Un attempato ammiratore degli incappucciati l’ha aspettato ieri fuori dal bar Canova, in piazza del Popolo, ai margini della manifestazione della Fiom e l’ha aggredito : “pezzo di merda” , come ti permetti di dire che quelli di sabato erano barbari? Eroi sono, eroi”. E’  soltanto l’ultimo e in fondo meno preoccupante episodio di intolleranza nei confronti di Nichi Vendola da parte di un mondo di rivoluzionari immaginari che considera il leader di Sel, come dice lui stesso, “ormai il vero nemico, piu’  della destra, che in fondo gli va benissimo cosi’ “.
Vendola, chi sono, che cosa rappresentano questi incappucciati in nero che s’infiltrano nelle manifestazioni per distruggere le citta’ ? Figli di un tempo paradossale o un nuovo partito armato?
“Non e’  ancora un partito armato, ma c’e'  il rischio che lo diventi. Possono reclutare nella crescente disperazione delle nuove generazioni e in piu’  godono dell’aiuto di uno Stato incapace. La reazione del governo ha dell’incredibile. Non hanno saputo fare prevenzione e hanno mandato allo sbaraglio le forze dell’ordine. E dopo il disastro, che fanno? Il blocco nero chiede la guerra e lo Stato gliela concede. La proposta di leggi speciali va esattamente in quel senso. Di fatto, costituirebbero un riconoscimento politico, un fiore all’occhiello per il blocco nero. Senza contare che naturalmente non servono a nulla. Serve piuttosto che i servizi imparino almeno a leggere quanto circola sulla rete, dove c’era gia’  tutto da giorni e settimane”.
Ma da chi e’  composto questo aspirante partito armato?
“Il blocco nero coinvolge frammenti di antagonismo e di estrema destra sociale, mescolando vaghi miti ideologici con pratiche da guerriglia metropolitana e di semplice gangsterismo. La palestra ideologica e il luogo concreto di reclutamento sono le curve degli stadi. Quanto al programma politico, diciamo cosi’, e’ piuttosto rozzo: dagli allo sbirro”.

Del terrorismo rosso si disse che c’entrava, in qualche modo, con l’album di famiglia della sinistra e purtroppo era vero. Ma esiste oggi un legame reale fra black bloc e movimenti?

“Stavolta non dobbiamo avere ambiguita’. Il blocco nero e’  l’esatto capovolgimento politico della principale idea da cui sono partiti i movimenti in questi anni, cioe’  la tutela dei beni comuni. Loro negano proprio il bene comune. La citta’ , la piazza, nel significato di bellezza urbana e di luogo della politica, per il blocco nero non sono beni comuni, terreni da attraversare con amore e rispetto: sono prede. Distruggono la citta’ per distruggere la polis, quindi la bella politica, che i movimenti vogliono invece far rinascere. D’altra parte la frattura in piazza e’  stata nettissima, fra gli indignati e i barbari, come continuo a chiamarli”.
Una frattura politica, ma anche emotiva, fra chi comunque crede ancora in un progetto di cambiamento e chi e’  in preda a una furia nichilista, disperata.
“Se esiste un elemento che illustra l’egemonia culturale di questi anni è il concetto di “eterno presente” elaborato dal filosofo Pietro Barcellona. Il passato e’  stato abrogato, dal futuro ci si aspetta soltanto la perpetuazione del presente all’infinito. In questa terra di nessuno della memoria si muovono gli incappucciati”.
Come il terrorismo e’  stato in fondo il miglior alleato del potere, prolungando la vita di un ceto politico finito, cosi’  questi sedicenti antagonisti possono dare una mano alla sopravvivenza di questo?
“Ma sono antagonisti a che cosa? Gli incappucciati sono l’altra faccia della violenza del Potere con la maiuscola. Ne condividono il machismo, lo spirito eversivo, perfino il gusto per la mascherata. Erigono barriere, escludono dalla lotta i deboli, hanno in testa una loro zona rossa dove si separa l’estetica della guerra dall’etica della politica”
Al potere italiano i sovversivi sono sempre piaciuti, perche’ ?
“L’humus e’ lo stesso. Quello che Gramsci chiamava il sovversivismo delle classi dirigenti italiane. Il presidente del consiglio che favoleggia con un personaggio come Lavitola una specie di rivoluzione di piazza, tumulti violenti contro sedi di giornali e palazzi di giustizia, s’inserisce appunto nel filone di questa storia”.
L’odio degli incappucciati nei confronti delle forze dell’ordine puo’ essere visto come un pendant dal basso delle campagne di un potere criminaloide contro i magistrati?
“Nel nome del comune disprezzo per la legalita’ , che è la base del gioco democratico. Ora non voglio citare la famosa poesia di Pasolini sugli scontri di valle Giulia, ma insomma ricordare che i poliziotti sono lavoratori, vengono dalle classi popolari e sono ridotti a furia di tagli in condizioni di lavoro penose. Il crollo di consenso della destra nelle caserme e’  palpabile e con la frustrazione, il dolore di quel mondo una sinistra che voglia davvero cambiare le cose deve confrontarsi, dare risposte. Ed e’  quello che avviene gia’  spontaneamente in piazza, anche e anzi soprattutto nella piazza del 15 ottobre. L’applauso dei manifestanti pacifici alle forze dell’ordine che caricavano il blocco nero, la carezza del poliziotto a una manifestante colpita, sono gesti nuovi e importanti”.
Senza voler trovare alibi alla sociopatia, non trova che comunque fra i giovani la categoria dei non rappresentati sia pericolosamente cresciuta negli anni, col rischio di alimentare esplosioni di rabbia sociale?
“E si allarghera’  sempre di più fino a quando la politica e i media non capiranno che la questione del lavoro precario, della vita da precari, e’  il problema numero uno. Prima del debito pubblico, della crisi, dei precetti del Fondo Monetario o delle banche centrali. La precarizzazione di intere generazioni puo’  portare a una rottura antropologica. Questo fenomeno o trova una rappresentazione mediatica e una rappresentanza politica oppure rischia di fare la fortuna dei blocchi neri, quelli di strada e quelli di palazzo. Del resto, se lo comprendono Draghi e i vescovi, confido che possa farlo anche il centrosinistra italiano”.
Non esiste davvero alcun legame fra le imprese del blocco nero e l’alba del terrorismo?
“Troppa storia e’  passata, con cambiamenti epocali. Un solo pericolo e’  comune. Il fascino della vecchia idea che i fini possano giustificare i mezzi. Ora, se la storia del Novecento ci ha insegnato qualcosa e’  che per un mondo piu’  gentile si puo’ ottenere soltanto praticando la gentilezza. Un mezzo barbaro prefigura un esito di barbarie. Lo dico mentre passano queste immagini della rivolta in Libia, che mi preoccupano. Perche’  ho paura di chi festeggia il vilipendio di un cadavere, perfino se’ è il cadavere di un dittatore assassino come Gheddafi”.
Curzio Maltese

mercoledì 12 ottobre 2011

IL SINDACO SI È DIMESSO


IL SINDACO SI È DIMESSO
LA MAGGIORANZA VIVI BUSSERO E PROGETTO BUSSERO SI È ROTTA
IL CONSIGLIO COMUNALE È SCIOLTO E SI RITORNA A VOTARE

Il Sindaco, nel Consiglio comunale di martedì 11 ottobre, costatando di non avere più la maggioranza per il mancato sostegno di Progetto Bussero, ha rassegnato le dimissioni.

Queste dimissioni dimostrano l'incapacità del Sindaco di tenere insieme le sue maggioranze: un anno fa ha rotto con Sinistra per Bussero ed ora fallisce anche l'alleanza con Progetto Bussero. Si evidenzia anche il distacco di un Sindaco dalla cittadinanza busserese con la quale non è mai entrato in relazione.

Questo è il fallimento di una maggioranza innaturale e priva di prospettiva che si basava su un accordo ingannevole e irrealizzabile, funzionale solo ad estromettere Sinistra per Bussero.

I fatti di oggi dimostrano anche il fallimento di un modo di fare politica dei partiti imperniato su relazioni esclusive delle segreterie locali.
L'attuale gruppo dirigente del Partito Democratico di Bussero ha imposto questi rapporti ed ha rotto, prima con Sinistra per Bussero, poi con i Democratici ed ora con Progetto Bussero.
La stessa cosa era successa tra PDL-Lega Nord e Progetto Bussero.
Sono fallimenti che dimostrano l’impraticabilità di questa strada per il futuro.

Sinistra per Bussero si fa promotrice di un laboratorio per la Rinascita di Bussero.

Occorre aprirsi e dare ai cittadini il diritto di scelta su programmi e candidati senza rinchiudersi nell'ambito ristretto delle rappresentanze politiche.
Ci rivolgiamo alle donne e agli uomini, alle ragazze e ai ragazzi e a tutte le forze vive del paese che vogliono investire le proprie energie e impegnarsi per un futuro migliore della comunità in cui vivono.

Bussero, 12 ottobre 2011

INFORMA n.21

NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE DELL’11 OTTOBRE 2011


CRONACA DI UNA FINE ANNUNCIATA:
IL SINDACO VA A CASA


Il fatto
Per la prima volta, a Bussero, sarà un Commissario prefettizio a reggere l’Amministrazione del Comune fino alle prossime elezioni. Il Consiglio comunale si è sciolto e, a primavera, si ritornerà a votare.
Il Sindaco Franco Colombo, infatti, si è dimesso. Non aveva altre scelte dopo il venire meno dei voti di Progetto Bussero che proprio nove mesi addietro (11 gennaio 2011) aveva dato vita ad una nuova maggioranza “a sostegno e rilancio azione amministrativa”. E’ la prova provata del nostro giudizio su tale scelta da noi giudicata, fin dall'inizio, innaturale e priva di prospettiva perchè si basava su di un accordo ingannevole e irrealizzabile, funzionale solo ad estromettere Sinistra per Bussero.

La cronaca
Il Consiglio comunale è iniziato ieri sera con una richiesta di sospensione da parte del Sindaco, il quale comunicava ai capigruppo di Sinistra per Bussero, PDL – Lega Nord Padania e Progetto Bussero la presa d’atto della mancanza della maggioranza e, di conseguenza, le suedimissioni irrevocabili”, affermando, poi, nella seduta consiliare di “aver commesso, forse, qualche errore”. Chiedeva anche un voto puramente tecnico sull’adempimento di legge relativo alla verifica degli equilibri di bilancio.
I soli capigruppo, per senso di responsabilità istituzionale, hanno assicurato tale voto, sottolineando, comunque, che trattavasi di un voto puramente tecnico.
Sinistra per Bussero ha chiaramente sottolineato come, dal punto di vista politico, aveva espresso (al pari di PDL – Lega Nord Padania) un voto nettamente contrario al bilancio di previsione 2011, motivandolo con analisi e valutazioni politiche che i nostri lettori hanno avuto modo di conoscere con le nostre pubblicazioni ampiamente diffuse, nonché distribuite alle famiglie busseresi.
Tale responsabilità istituzionale consentirà al Comune di utilizzare buona parte dell’avanzo di amministrazione per l’estinzione anticipata dei mutui, conseguendo un risparmio della spesa corrente, e di potere assicurare alcuni servizi alla cittadinanza.
Onde, poi, evitare ripensamenti di sorta da parte del Sindaco, i nove consiglieri delle opposizioni si sono dimessi dal Consiglio comunale.

Le valutazioni politiche
Si conclude, così, il peggior governo che l’Amministrazione comunale abbia mai avuto negli ultimi 35 anni con un Sindaco che, anziché valorizzare e cercare rapporti e relazioni con tutti gli attori politici della nostra comunità – associazioni (culturali, sociali, sportive, imprenditoriali, professionali, ecc.), volontariato, cittadinanza, partiti, ecc. – se ne è abbondantemente distaccato.

Si è anche assistito al fallimento di un modo di fare politica dei partiti imperniato su relazioni esclusivamente ristrette alle segreterie locali. L'attuale gruppo dirigente del Partito Democratico di Bussero ha imposto questi rapporti ed ha rotto, prima con Sinistra per Bussero, poi con i Democratici ed ora con Progetto Bussero. La stessa cosa era successa tra PDL-Lega Nord e Progetto Bussero.

La proposta di Sinistra per Bussero
Ricomincia da oggi la ricostruzione di un tessuto sociale fortemente lacerato. Sinistra per Bussero darà il proprio contributo per ripristinare, con pazienza e sapienza, il terreno fertile per assicurare alla cittadinanza un’Amministrazione degna delle sue tradizioni, i cui ingredienti fondamentali sono sempre stati: trasparenza, chiarezza, partecipazione, condivisione, democrazia.
Sinistra per Bussero si fa promotrice di un laboratorio per la Rinascita del nostro paese, senza rinchiudersi nell'ambito ristretto delle rappresentanze politiche, ma dando ai cittadini il diritto di scelta dei candidati e dei programmi. Si rivolge, pertanto, alle donne e agli uomini, alle ragazze ed ai ragazzi che vogliono investire le proprie energie e impegnarsi per un futuro migliore della comunità in cui vivono.

lunedì 10 ottobre 2011

INFORMA n.20

NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE DEL 5 OTTOBRE 2011

VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE SUI PROGRAMI
Esiste ancora la maggioranza Vivi Bussero – Progetto Bussero?
Una maggioranza confusa, in crisi e divisa quella che si è presentata nel Consiglio comunale del 5 ottobre.
Sull’importante punto dell’ordine del giorno, la verifica degli equilibri di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, la maggioranza è stata battuta perché oltre alle opposizioni Sinistra per Bussero e Lega Nord Padania, anche l’assessore Lorenzo Scipione di Progetto Bussero ha votato contro, ricordando come “gli impegni a suo tempo concordati con Vivi Bussero non vengono rispettati. Di conseguenza, anche gli obiettivi non hanno trovato alcun riscontro e profonda è stata la delusione della cittadinanza”.
Il punto non è stato, quindi, approvato.
E’ evidente la frattura creatasi all’interno della nuova maggioranza messa in piedi solo dieci mesi addietro con l’ammucchiata Vivi Bussero - Progetto Bussero, dopo avere estromesso Sinistra per Bussero perché incalzante sul rispetto e la verifica degli accordi di programma.
Un anno sprecato. Il Sindaco avrà ancora la maggioranza? Dipenderà dalle scelte di Progetto Bussero.
A differenza dello scorso mese di gennaio 2011, quando il Sindaco Franco Colombo si era dimesso per molto meno - in contrapposizione a Sinistra per Bussero - ieri, 5 ottobre, nonostante il pesante voto contrario sul punto sopra richiamato, ha proseguito nei lavori del Consiglio.
Le opposizioni avevano, invece, chiesto, alla luce della votazione, la sospensione temporanea del Consiglio per verificare se la maggioranza esistesse ancora. Il Presidente del Consiglio, con atteggiamenti antidemocratici, non ha permesso la discussione sulla richiesta di sospensione: di conseguenza, le opposizioni Sinistra per Bussero e PDL – Lega Nord Padania sono uscite dall’aula per protesta.
Da stigmatizzare, inoltre, il comportamento alterato del Presidente del Consiglio, Enrico Galbiati, che, anziché fungere da elemento di equilibrio, non trova di meglio che richiamare il nostro capogruppo per avere svolto il suo argomentato intervento sul bilancio sforando di pochi minuti il tempo regolamentare ed apostrofarlo per avere qualificato la presentazione – da parte del Sindaco – della revoca della Convenzione con il Comune di Rho per lo svolgimento in forma associata del Segretario comunale “scialba ed asettica” e la maggioranza “confusa ed ammaccata”.
Il merito del tema
Sulla verifica degli equilibri di bilancio, Sinistra per Bussero ha voluto evidenziare:
a) sul versante delle entrate, la mancata riscossione degli oneri di urbanizzazione per circa € 260.000 e la sovra stima di altre entrate rispetto alla previsione.
b) sul lato delle spese correnti, una significativa sforbiciata nel settore sociale (fra l’altro, a tutt’oggi privo dell’assessore). E precisamente:
Asilo nido, servizi per l’infanzia e per i minori
meno 15.000 € ai servizi integrativi (puericultrice) ; meno 12.000 € ai servizi tutela minori; meno 1.000 € ai servizi ausiliari (pulizia).
Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona
meno 10.000 per la mancata sostituzione di una nuova assistente sociale – area minori;
meno 4.500 € sull’Assistenza domiciliare; meno 8.000 € sulla mediazione lavoro; meno 6.000 € sui Centri diurni disabili; meno 3.000 € sul sostegno psichico.
Contributi alle Associazioni sportive: meno € 4.000
Le spese in conto capitale hanno, invece subito una decurtazione delle manutenzioni:
36.300€ sui servizi generali; 10.000 € sulla scuola materna; 5.000€ sulla scuola elementare; 8.500 € sulla scuola media; 7.500 € sulla biblioteca; 6.850 € sui parcheggi; 48.000 € sull’illuminazione pubblica ; 15.000 € sui parchi/verde pubblico.
Per converso, si spendono 45.900 € per l’acquisto di un’auto super dotata per i vigili.
Viene poi utilizzato l’avanzo di amministrazione: nella spesa corrente per il pagamento di € 44.000 quale quota interessi e di € 430.000 per la quota in conto capitale per l’estinzione anticipata dei mutui. E’ stato rimarcato che nessuno dei documenti allegati fa riferimento a questo aspetto.
Il mancato rispetto, da parte di questa maggioranza, dei termini relativi agli adempimenti previsti dalla legge in materia di approvazione del bilancio consuntivo 2010, non le ha consentito di risparmiare i preventivati 28.000 € di spesa corrente, che, in periodi di vacche magre, avrebbero potuto favorire qualche intervento.
Da rimarcare ancora che, al 30.9.2011, con riferimento alle spese in conto capitale, su 506.000 € di opere preventivate, ne risultano impegnati solo 33.272,56 €, ossia un misero 6,57%, nonostante nulla ci fosse di innovativo in questo campo.
Sinistra per Bussero ha, altresì, sottolineato come nessun riferimento sia stato fatto al Piano triennale (2011-2013) e all’elenco annuale (2011) delle opere pubbliche approvato dalla maggioranza il 9 maggio in Consiglio comunale, unitamente al bilancio di previsione, e letteralmente disfatto dalla Giunta il 13 maggio. Segno evidente di una Giunta scarsamente coesa, che non rispetta le prerogative del Consiglio comunale e che si fa beffa dei consiglieri, compresi quelli di maggioranza che hanno votato a favore.
Il nuovo piano, fra l’altro, senza alcuna copertura prevista in bilancio (passa da € 1.991.000 ad € 6.891.000 per il corrente anno), elenca una serie di opere per il 2011 – come la realizzazione di strutture sportive esterne al centro polifunzionale (€ 5.105.000), di nuove piste ciclabili (€ 800.000), abbattimento barriere architettoniche alla metropolitana (€ 200.000) – e, per il 2012, un campus universitario (€ 2.000.000), non previsto dal vigente PRG e in assenza del nuovo Piano di Governo del Territorio. Il tutto senza alcun coinvolgimento del Consiglio comunale e senza che ce ne sia traccia proprio in occasione della pur ritardata Ricognizione sullo stato di attuazione del programma e verifica degli equilibri finanziari del bilancio 2011, comunque non approvata dal Consiglio per i motivi sopra riportati.
REVOCA DELLA CONVENZIONE CON RHO PER IL SEGRETARIO COMUNALE
Di fronte al tentativo del Presidente del Consiglio di far votare direttamente la delibera senza alcuna presentazione, mostrando scarsa attenzione verso il pubblico presente, le opposizioni hanno sollecitato l’illustrazione. Il Sindaco ha, così, svolto una spiegazione durata meno di un minuto e da noi definita scialba, asettica e superficiale. Segno, comunque, di una maggioranza confusa ed ammaccata, visto che l’oggetto del contendere conteneva fin dal suo nascere elementi di frizione politica tra Vivi Bussero e Progetto Bussero.
Un minimo di autocritica avrebbe almeno concesso alla maggioranza l’attenuante di chi ammette di avere commesso degli errori. E, invece, come se nulla fosse successo.
Nessun riferimento:
  • al Consiglio comunale del 18.2.2011 quando lo stesso era stato immotivatamente dichiarato chiuso dal Sindaco mentre le opposizioni esprimevano le loro argomentazioni politiche di contrarietà alla proposta di delibera “Convenzionamento tra il Comune di Rho ed il Comune di Bussero per il servizio in forma associata della segreteria comunale”, con l’assunzione nella funzione del Dott. Adriano Barlassina, già candidato sindaco a Bussero nelle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 nella lista “Progetto Bussero”;
  • al Consiglio Comunale del 28.2.2011 quando la stessa delibera è stata approvata con il voto contrario di Sinistra per Bussero e di PDL – Lega Nord Padania;
  • ignorato completamente il Consiglio comunale del 9.5.2011 quando la maggioranza Vivi Bussero e Progetto Bussero votarono contro la mozione del nostro Gruppo consiliare di “autotutela del Consiglio Comunale” con la quale si chiedeva l’annullamento della delibera relativa al convenzionamento in forma associata con il Comune di Rho per il Segretario comunale, ritenendola inapplicabile avendo il Sindaco avvalorato un atto contrario alla delibera votata il 28.2.2011 dalla maggioranza.
L’atto contrario consisteva nel fatto che, anziché dar corso alla delibera, si continuava a chiedere all’Albo dei Segretari comunali e provinciali la reggenza a scavalco di un segretario.
La motivazione scritta sul testo della delibera di revoca – “a seguito delle elezioni amministrative svoltesi nel Comune di Rho il 15 e 16 maggio 2011” – è davvero risibile, sia perché l’ipotesi di convenzionamento con il Comune di Rho era stata preventivamente “valutata e ritenuta accoglibile”, sia perché la precarietà della Convenzione è da ascrivere alle motivazioni standard di scioglimento consensuale mediante atti deliberativi consiliari o per recesso unilaterale del Sindaco neo eletto.
Lo scorso 9 maggio sarebbe stato meglio se il capo gruppo di Vivi Bussero, Carlo Zerbini, anziché definire la nostra mozione “destituita di ogni fondamento” e che “presto addiverremo alla firma della Convenzione, essendo ormai una mera formalità”, avesse compiuto un atto di umiltà e saggezza politica, riconoscendo l’errore e votando a favore della nostra mozione.
E’, purtroppo, prevalsa la tendenza corporativa all’autodifesa e, con essa, la mancanza di rispetto verso questa assise e, di riflesso, verso la cittadinanza.
Sinistra per Bussero ha votato a favore della delibera di revoca, avendola già chiesta fin dal 9 maggio 2011.
Nella stessa seduta è stata approvata, con l’astensione delle opposizioni, una bozza di convenzione per lo svolgimento del servizio di segretario comunale in forma associata con il Comune di Gessate.
Il nostro augurio è che presto possa arrivare una persona preparata, trattandosi di un profilo professionale di alto livello che assume un’importanza fondamentale per l’operatività dell’Ente.

giovedì 6 ottobre 2011

SINDACO BATTUTO


SINDACO BATTUTO
MAGGIORANZA DIVISA

Consiglio Comunale di Bussero del 5.10.2011

DICHIARAZIONE DI SINISTRA PER BUSSERO

Una maggioranza confusa, in crisi e divisa quella che si è presentata nel Consiglio comunale del 5 ottobre.
Sull’importante punto dell’ordine del giorno, la verifica degli equilibri di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, la maggioranza è stata battuta perché oltre alle opposizioni Sinistra per Bussero e PDL-Lega Nord Padania, anche l’assessore Lorenzo Scipione di Progetto Bussero ha votato contro, ricordando come “gli impegni a suo tempo concordati con Vivi Bussero non vengono rispettati. Di conseguenza, anche gli obiettivi non hanno trovato alcun riscontro e profonda è stata la delusione della cittadinanza”.
Il punto non è stato, quindi, approvato.

E’ evidente la frattura creatasi all’interno della nuova maggioranza messa in piedi solo dieci mesi addietro con l’ammucchiata Vivi Bussero - Progetto Bussero, dopo avere estromesso Sinistra per Bussero perché incalzante sul rispetto e la verifica degli accordi di programma.
Un anno sprecato. Il Sindaco avrà ancora la maggioranza? Dipenderà dalle scelte di Progetto Bussero.

A differenza dello scorso mese di gennaio 2011, quando il Sindaco Franco Colombo si era dimesso per molto meno - in contrapposizione a Sinistra per Bussero - ieri, 5 ottobre, nonostante il pesante voto contrario sul punto sopra richiamato, ha proseguito nei lavori del Consiglio.
Le opposizioni avevano, invece, chiesto, alla luce della votazione, la sospensione temporanea del Consiglio per verificare se la maggioranza esistesse ancora. Il Presidente del Consiglio, con atteggiamenti antidemocratici, non ha permesso la discussione sulla richiesta di sospensione: di conseguenza, le opposizioni Sinistra per Bussero e PDL – Lega Nord Padania sono uscite dall’aula per protesta.

Da stigmatizzare, inoltre, il comportamento alterato del Presidente del Consiglio, Enrico Galbiati, che, anziché fungere da elemento di equilibrio, non trova di meglio che richiamare il nostro capogruppo per avere svolto il suo argomentato intervento sul bilancio sforando di pochi minuti il tempo regolamentare ed apostrofarlo per avere qualificato la presentazione – da parte del Sindaco – della revoca della Convenzione con il Comune di Rho per lo svolgimento in forma associata del Segretario comunale “scialba ed asettica” e la maggioranza “confusa ed ammaccata”.

Bussero, 6 ottobre 2011

SINISTRA PER BUSSERO
Antonio Galbiati – Valerio Marchesi



domenica 2 ottobre 2011

CONSIGLIO COMUNALE MERCOLEDI' 5 OTTOBRE 2011 ORE 20

ORDINE DEL GIORNO
del Consiglio Comunale di mercoledì 5 ottobre 2011 ore 20

  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Revoca deliberazione n. 14 del 28.2.2011, avente ad oggetto: "Convenzionamento tra il Comune di Rho ed il Comune di Bussero per il servizio in forma associata della segreteria comunale"
  3. Convenzionamento tra i Comuni di Bussero e Gessate per il servizio in forma associata della segreteria comunale
  4. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri finanziari del bilancio 2011. Variazione del bilancio 2011 e pluriennale 2011/2013
  5. Istituzione del servizio a domanda individuale di post-scuola presso le scuole infanzia e primaria dell'Istituto Comprensivo Statale Monte Grappa di Bussero. Criteri di determinazione delle tariffe del servizio.
  6. Comunicazione prelievo dal fondo di riserva (G.C. n. 52 dell'11.7.2011)
  7. Interpellanza avente per oggetto: "Costituzione Commissione per la modifica Statuto comunale", presentata dal Gruppo consiliare Sinistra per Bussero
  8. Interpellanza avente per oggetto: "Dopo scuola. Scuole: dell'infanzia e primaria", presentata dal Gruppo consiliare Sinistra per Bussero
  9. Interpellanza avente per oggetto: "Servizi sociali - assistenza ai minori", presentata dal Gruppo consiliare Sinistra per Bussero
  10. Interpellanza avente per oggetto: "Situazione svincolo tra via Milano (sp 120) e via Barzago", presentata dal Gruppo consiliare Popolo della Libertà - Lega Nord Padania
  11. Interpellanza avente per oggetto: "Regolamento celebrazione matrimoni civili", presentata dal Gruppo consiliare Popolo della Libertà - lega Nord Padania
  12. Interpellanza avente per oggetto: "Regolamento riprese televisive", presentata dal Gruppo consiliare Popolo della Libertà - Lega Nord Padania
  13. Interpellanza avente per oggetto: " Area elettrodotti a sud del territorio comunale", presentata dal Gruppo consiliare Popolo della Libertà - Lega Nord Padania
  14. Interpellanza avente per oggetto: "Presentazione PGT e tempi di approvazione", presentata dal Gruppo consiliare Popolo della Libertà - Lega Nord Padania
  15. Interpellanza avente per oggetto: "Convocazione Commissione Dibattito Busserese", presentata dal Gruppo consiliare Popolo della Libertà - Lega Nord Padania