giovedì 26 novembre 2009

LE INIZIATIVE DI SINISTRA PER BUSSERO

COMUNICATO STAMPA

Sinistra per Bussero ha tenuto la sua riunione quindicinale per fare il punto sulle complesse vicende politiche ed amministrative che la vedono coinvolta.
In primo luogo, ha deciso l'adesione formale alla manifestazione del 5 dicembre 2009 denominata "NO B DAY" promossa dalla rete e che ha ricevuto sinora la partecipazione di gran parte dell'opposizione. In tale giornata si terrà pertanto a Bussero un'iniziativa di piazza della Sinistra per Bussero che si collegherà idealmente alla dimostrazione nazionale. L'assemblea ha fortemente sottolineato l'esigenza di una svolta unitaria della sinistra italiana, con particolare riferimento alla sinistra diffusa, in un'ottica di schieramento alternativo al Governo di Centro destra.
La riunione ha altresì deciso di incontrare l'Associazionismo busserese, attivando un percorso di ascolto che si articolerà a partire dalle prossime settimane, anche alla luce delle difficoltà emerse, al fine di contribuire all'ulteriore valorizzazione delle risorse che l'Associazionismo locale riesce a mettere in campo, risorse che, per Sinistra per Bussero, rimangono centrali e vitali nella vita sociale e politica di Bussero.
Si è anche attivato un Gruppo di lavoro interno sulle problematiche della struttura polifunzionale, con l'intento di meglio contribuire al lavoro della coalizione amministrativa nel suo insieme.
Sono stati valutati assai positivamente il buon andamento e la riflessione in corso del già costituito e nutrito Gruppo di lavoro sul Piano di Governo del Territorio, aperto - senza vincolo di partito - a tutti i cittadini interessati con sensibilità attente al contenimento del suolo ed alle politiche ambientali ed al quale sono invitati ad intervenire professionalità e specialisti, segnalando il proprio nome a Marco Vergani, Massimo Vadori o Curzio Rusnati, che coordinano il lavoro del Gruppo.
L'assemblea, infine, si è data appuntamento per continuare la riflessione sul bilancio di previsione 2010 del Comune e per attivare ulteriori Gruppi di lavoro, a partire da quello sui temi sociali e sanitari.

Bussero, 26.11.2009

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.11.2009

ORDINE DEL GIORNO

  1. Comunicazioni del Presidente
  2. Comunicazione nomina assessore non consigliere
  3. Nomina del Difensore Civico
  4. Assestamento generale al bilancio di previsione 2009. Variazione al bilancio pluriennale 2009/2011
  5. Nomina dei rappresentanti comunali in seno al Consiglio di Gestione del Sistema Bibliotecario Nord Est Milano
  6. Mozione contro la "privatizzazione dell'acqua", presentata dal Gruppo consiliare Vivi Bussero
  7. Mozione sulla "crisi economica e i problemi occupazionali", presentata dal Gruppo consiliare Vivi Bussero
  8. Mozione avente per oggetto: "Sentenza della Corte europea dei Diritti dell'uomo contro la presenza dei crocifissi nella aule scolastiche", presentata dal Gruppo consiliare Progetto Bussero
  9. Mozione avente per oggetto: "Via Monza: realizzazione di un percorso ciclo-pedonale e della pensilina per la fermata dell'autobus", presentata dal Gruppo consiliare Progetto Bussero
  10. Interpellanza avente per oggetto: "Avanzamento lavori via C.A. Dalla Chiesa", presentata dal Gruppo consiliare Progetto Bussero
  11. Interpellanza avente per oggetto "Rimozione giochi per l'infanzia", presentata dal Gruppo consiliare Bussero Domani
  12. Interpellanza avente per oggetto: "Ambulanti abusivi", presentata dal Gruppo consiliare Bussero Domani
  13. Interpellanza avente per oggetto: "Situazione segnaletica verticale e orizzontale", presentata dal Gruppo consiliare Bussero Domani

mercoledì 18 novembre 2009

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

SECONDO INCONTRO DEL TAVOLO DI CONFRONTO SUL PGT

Il 17 novembre 2009 si è tenuto il secondo incontro del tavolo di confronto sul tema del Piano di Governo del Territorio. Nella prima riunione Marco Vergani aveva illustrato lo stato dell'arte e i contenuti del vigente Piano Regolatore Generale di Bussero.
La prima parte della seconda riunione è stata dedicata all'esame di una scheda redatta dal Politecnico di Milano sui contenuti e sulle finalità dei Piani di Governo del Territorio così come regolati dalla Legge regionale n. 12 del 2005.
I presenti hanno poi cominciato ad affrontare nel merito gli scenari per la redazione del PGT di Bussero e sono partiti dai temi ambientali: Aree Verdi - Aree Agriciole - Parco del Molgora - Acqua - Aria - Vasca di laminazione - Naviglio Martesana ed altro.
La discussione è stata libera e vivace. Tutti hanno potuto chiedere spiegazioni ed avanzare proposte che sono state raccolte in una prima scheda.
Il terzo incontro, partendo sempre dai dati ambientali solo in parte elaborati, si sposterà su queli della viabilità (veicolare, ciclabile, pedonale, ecc.) e si terrà sempre in via Croce, 20 alle ore 21 del giorno 1 dicembre 2009.
(a cura di Marco Vergani)


domenica 15 novembre 2009

Non tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge

Un'amnistia enorme purché sia assolto.

Non si può che sottoscrivere l'appello di Roberto Saviano.Una legge, quella del "processo breve" che fissa un'evidente diseguaglianza fra gli incensurati e quelli che non lo sono. E si traduce in un'amnstia enorme  senza neppure spiegarla all'opinione pubblica.
Gli efffetti della norma saranno devastanti: cadranno in prescrizione oltre 600.000 processi importanti, come quello alla Parmalat, alla Cirio, su "calciopoli",  lasciando senza giustizia le parti offese e graziando fior di mascalzoni.
A finire sul tritacarne di questa legge ci sarà anche il processo Thyssen a Torino. E, come giustamente ricorda Claudio Fava,  "per i sette operai arsi vivi nel rogo della fabbrica, per le loro famiglie, non sarà solo un vizio di giustizia negata: sarà un furto di memoria.

...C'è un altro paese che s'aggira sulle ceneri della Thyssen, e che di quei sette morti, del loro incongruo sacrificio, del miserabile risparmio che li portò a farsi uccidere dalle fiamme (costava troppo, in fabbrica, un nuovo impianto antincendio...) tutto sommato se ne frega. Un paese che considera la memoria di quelle morti solo un dettaglio, una moneta da riscuotere di fronte all'urgenza di promettere sogni felici al cavalier Berlusconi. E pur di far andare prescritti i due processi che lo offendono, Mills e Mediaset, prescriviamo pure quei morti, quelle responsabilità, quella memoria.
....Non si parla, qui, di una memoria privata, ma di un furto consumato ai danni di tutti noi. E di un esercizio di disprezzo che ci riguarda tutti. Ci sono gesti che, una volta compiuti, finiscono per vivere di dignità propria. Il gesto di quei sette, che li unì alla fine della loro vita, non è un dettaglio processuale: è la faccia con cui una nazione si presenta al giudizio della storia. Tocca a noi decidere se sia davvero quella, la nostra faccia, e non il cerone consunto di Berlusconi".

(a cura di Michele Sala)

sabato 14 novembre 2009

"Presidente, ritiri quella norma del privilegio"

L'appello dello scrittore Roberto Saviano a Berlusconi

"Signor Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del ditirro. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei. 

Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi.Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.
Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranza di giustizia".
ROBERTO SAVIANO

domenica 8 novembre 2009

L'ACQUA E' UN BENE COMUNE

DICIAMO NO ALLA SUA PRIVATIZZAZIONE

Il Senato, il 4 novembre 2009, ha approvato l'art. 15 del DL 135/09, che, se convertito in legge, sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l'acqua potabile di rubinetto per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali del settore idrico.
E' davvero un pericolo da scongiurare, sia per il principio inviolabile che pone l'acqua come un diritto universale e non come una merce, sia per le ripercussioni disastrose che una privatizzazione potrebbe generare sui cittadini a causa dell'aumento delle tariffe.
Imporre alle amministrazioni locali l'obbligo di affidare a soggetti privati la gestione del servizio cedendo contestualmente almeno il 40% del capitale oggi pubblico (pari a circa il 70% nelle multiutilities) è in netta contraddizione con gli stessi obblighi comunitari.
E' una scelta miope e pericolosa. Servirà, forse, ai comuni per fare cassa nell'immediato, facendo però ricadere sul futuro tutte le inefficienze odierne con ulteriori elementi di incertezza.
E' l'ennesimo paradosso in cui, mentre l'acqua ed altri servizi fondamentali finiscono nelle mani private all'insegna del mercato, si aiuta e si sostiene massicciamente, e con risorse pubbliche, il sistema bancario e finanziario, sotto la bandiera del ruolo e dell'intervento pubblico.
A tutela dei cittadini e dell'intera collettività, al fine di salvaguardare l'universalità e l'accessibilità ad una risorsa, unica e fondamentale alla vita ed alla sua qualità, va sostenuta ogni iniziativa possibile di contrasto e mobilitazione.
Entro il prossimo 24 novembre 2009 il decreto (DL 135/09) che privatizza l'acqua  potrebbe diventare legge.
Firma l'appello on line: CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA" consultando il sito: www.acquabenecomune.org
(a cura di Michele Sala)

venerdì 6 novembre 2009

Un tavolo di confronto sul PGT (Piano di Governo del Territorio)

Martedì 3 novembre 2009 in via Croce, su iniziativa di Sinistra per Bussero, si è aperto un tavolo di confronto sul tema del Piano di Governo del Territorio. Il tavolo, coordinato da Marco Vergani, Massimo Vadori e Curzio Rusnati, ha visto la partecipazione di circa 20 persone delle più varie estrazioni: giovani e meno giovani, studenti e professionisti, semplici cittadini, tutti accumunati dal desiderio di capire i contenuti del nuovo strumento urbanistico e cimentarsi nel proporre idee ed ipotesi di lavoro.
Dopo una panoramica sullo stato dell'arte in materia urbanistica a Bussero, a partire dallo stato di attuazione del Piano Regolatore Generale destinato ad essere sostituito dal Piano di Governo del Territorio, la discussione si è spostata sui temi concreti (centro storico, viabilità, piste ciclabili, ecc.) e qualcuno dei presenti ha voluto cominciare a mettere in comune qualche ipotesi di lavoro.
Il prossimo incontro, che partirà dall'esame delle norme che regolano i Piani di Governo del Territorio, passerà, quindi, ad affrontare alcuni temi di merito. E' previsto sempre in via Croce, 20 alle ore 21 di martedì 17 novembre 2009.
(Marco Vergani)

giovedì 5 novembre 2009

IL LAVORO NON E' MERCE, E' LA LEVA PER CAMBIARE IL MONDO

Dall'appello sottoscritto da diversi studiosi per la costituzione di un "Tavolo per il Lavoro"

"Nel nostro Paese vi sono evidenti segnali di un risveglio dell'opposizione sociale alle politiche del governo delle destre.... I movimenti non si sono spenti. Molti di essi hanno trovato vivacità: ... dalla manifestazione per la libertà di stampa a quelle contro il razzismo, l'omofobia e il precariato nella scuola.... Anche il movimento sindacale non è inerte, malgrado la profonda divisione che lo attraversa.
Eppure dobbiamo riconoscere che il tema del lavoro non appare essere il centro motore di questa rinascente opposizione, .. né si può certo dire che il dibattito congressuale del più grande Sindacato italiano, la Cgil, stia muovendo i suoi primi passi con la dovuta attenzione da parte dei mass-media e del dibattito politico.... Tutto questo non deriva da una perdita del ruolo del lavoro nella società contemporanea, quanto dalla perdita della percezione da parte del mondo politico e di gran parte della sinistra.
...Il lavoro è cambiato... E' enormemente aumentata la zona grigia che sta tra il lavoro e la disoccupazione, cioè l'area del precariato che pone problemi e bisogni inediti... Il conflitto fra capitale e lavoro si è esteso su scala globale, assumendo molteplici ed innovative forme, non il contrario. Lo dimostra anche l'attuale crisi economico-finanziaria mondiale, ingigantita dalla dimensione enorme che ha assunto la finanza nel moderno capitalismo, ma le sue cause più autentiche affondano nell'economia reale, nel regime dei bassi salari, della privatizzazione del rapporto di lavoro.....Se non cambiano le attuali politiche economiche dominanti, quando la crisi passerà, lascerà dietro di sé uno spaventoso aumento della disoccupazione e una nuova ondata di poveri.
Si può uscire dalla crisi evitando un nuovo massacro sociale.... solo cambiando il modello di sviluppo, orientandolo verso la produzione  di beni fruibili collettivamente e difendendo l'ambiente. Ma questo non si può fare senza valorizzare in tutti i sensi il lavoro umano......
Noi, che apparteniamo a forze politiche e ad aree culturali che si collocano, per ideali e programmi, nel campo della sinistra, sentiamo il dovere e il bisogno di tornare a ragionare sul lavoro.... Per questo, vogliamo unire i nostri sforzi e delle organizzazioni di cui facciamo parte in un lavoro costante di ricerca e di azione sul tema del lavoro e dei lavori, su quello dell'innalzamento delle retribuzioni, sulla riforma fiscale in favore del lavoro dipendente, sulla ricomposizione del mondo del lavoro contro la precarietà, sull'introduzione di un sistema uiniversalistico di sostegno al reddito per chi il lavoro non ce l'ha, sul diritto dei lavoratori a votare sugli accordi......Vogliamo farlo in un'ottica almeno europea e non solo nazionale.
PER QUATE RAGIONI VOGLIAMO DARE VITA A UN "TAVOLO PER IL LAVORO" PER PROMUOVERE RICERCHE, DIBATTITI, INIZIATYIVE, MOBILITAZIONI, APERTO A TUTTI COLO CHE CONDIVIDONO QUESTA ESIGENZA".
(Fra i firmatari: Luciano Gallino, Titti di Salvo, Alfiero Grandi, Pasqualina Napoletano, Gianpaolo Patta, Martio Tronti e tanti altri)

domenica 1 novembre 2009

Diario di un viaggio in Bosnia

Il 16 giugno 2009 Sabina Langer, nipote di Alexander Langer e consigliere della Fondazione Alexander Langer è stata ospite di Legambiente Lombardia per presentare un viaggio di conoscenza in programma per fine luglio in Bosnia Erzegovina per incontrare protagonisti e testimoni della difficile rinascita a Srebrenica e nei Balcani.
La Fondazione promuove la difesa dei diritti dei singoli e dei gruppi minoritari contro ogni discriminazione di natura economica, religiosa, razziale e sessuale (..). Tutti temi molto cari a Alex Langer per i quali si è battuto strenuamente nel corso della sua vita.
[Alex Langer (1946-1995) è stato un precursore su temi cruciali: convivenza interetnica e consumi critici, bioetica e debito dei paesi poveri, futuro sostenibile e conversione ecologica].
Ho partecipato a quel viaggio e ho incontrato persone meravigliose. Le Donne di Srebrenica, la mitica figura del Generale Jovan Divjak e molti altri. Ho scoperto una realtà in continuo fermento, ma, a distanza di 15 anni, giustizia non è ancora stata fatta, la ripresa economica è ancora molto difficoltosa ed è soprattutto difficile ricostituire quella multiculturalità che, prima della guerra, ha permesso la convivenza pacifica fra popoli di diversa etnia e religione. Multuculturalità che è stata distrutta in una sorta di "difesa della razza".

Ho raccolto le mie impressioni e i miei pensieri in un diario di viaggio che allego.
Paola Cannata

Per leggere il diario premi qui