lunedì 10 luglio 2017

L’ULTIMA CENA

Chissà se anche Gesù organizzò l’ultima cena di Lunedì?
NESSUN blasfemo accostamento anche perché nessuno dei presenti vuole interpretare la parte degli attori principali della fiction più famosa della storia.
E poi altro che pane e un goccio di vino: Qui si servono pietanze da gurmet e vini docg anche di Lunedì.
Oggi comunque chiude FestAperta n. 7 (con questa precisazione correggo eventuali errori commessi in precedenza) e con il numero SETTE si apre un mondo di accostamenti.
Mignifici SETTE anni di crescita, quelli di FestAperta in controtendenza rispetto al PIL.
Dopo la vittoria elettorale del centro sinistra busserese potremmo dire “set fa net” come in una gara di scopa di inizio ‘900, quando con la mano di SETTE si scompigliava il tavolo da gioco.
Tutti quelli che sono venuti nel giardino del Circolo a trovarci hanno sudato SETTE camicie per il caldo e NOI con loro.
Nessuno specchio rotto e quindi scongiurati SETTE anni di sfiga: qualcuno invece con la rottura dello specchio sperava in qualche giorno di pioggia e quindi di riposo.
SETTE le virtù e SETTE i peccati capitali: li ho letti su Wikipedia e secondo me, con gradazioni diverse, ci sono tutti e 14 negli ospiti e nei volontari di FestAperta.
L’UNESCO aggiungerà alle SETTE meraviglie del mondo anche FestAperta in sostituzione del colosso di Rodi, da tempo non più disponibile.
Dei SETTE tagli di banconote nei quali si presenta l’Euro ne abbiamo raccolti 5, che messi insieme in questi otto giorni di lavoro, fanno una cifra cospicua.
Si potrebbe continuare quasi all’infinito avendo il numero SETTE proprietà astrologiche rilevanti, un uso ripetuto nelle religioni e un ricorrente riferimento nella storia del genere umano.
A NOI basta dire che la crisi del SETTIMO anno l’abbiamo scongiurata restando tutti uniti ancora una volta dimostrando che SOLO così si realizzano, a SINISTRA, cose importanti.
Come una FestAperta!
Buone vacanze a tutti e arrivederci a FestAperta 2018
 
                                                                                           Bricolage

domenica 9 luglio 2017

BRICOLAGE E LA SANTA SEDE

Ieri 8 luglio è stato ospite di FestAperta il parroco di Bussero, don Luigi, che ha voluto utilizzare l’occasione per salutare, a tavola davanti a un piatto di Arancini, il Sindaco Rusnati.
Don Luigi lascerà la nostra comunità il prossimo settembre per trasferirsi a Milano dove godrà della pensione pur continuando a lavorare in una parrocchia.
A don Luigi il nostro Sindaco ha ricordato come Bussero deve essere grata al suo Pastore di anime e quanto il nostro paesello è stata favorevole a Monsignor Del Pini, vicario prima e oggi arcivescovo di Milano al posto di Scola.
Le due presenze a Bussero del primo prelato della diocesi di Milano, hanno portato fortuna a Del Pini che intrattenendosi in una delle occasioni davanti ad un bicchiere di prosecco ha avuto modo di apprezzare i rapporti fra la Santa Sede locale e il Governo (sempre quello locale)
Ad entrambi, don Luigi e Monsignor Del Pini i nostri auguri per ciò che andranno a fare e l’invito in perpetuo a FestAperta.
Naturalmente gli organizzatori hanno già dichiarato l’intenzione di invitare il nuovo parroco a FestAperta 2018.

*
Sotto lo pseudonimo di Bricolage si cela uno dei volontari di FestAperta.
Individuarlo non è semplicissimo perché si mimetizza con le decine di altri addetti in grembiule rosso che servono e sparecchiano ogni sera nel giardino del Circolo.
Eppure, pur tenendo il massimo della riservatezza, qualcuno lo ha individuato.
Una di queste persone ha chiesto al nostro satiro quanti milioni di euro avesse fatto in sette edizioni di FestAperta con la sua pungente ironia sul blog di Sinistra per Bussero e su Facebook.
A Bricolage che non capiva se di domanda seria o di presa per il culo si trattasse, il convenuto spiegava come la nota blogger Chiara Ferragni per scrivere quattro hashtag e mostrarsi nelle pose e con l’abbigliamento più vario, avesse dichiarato un reddito, nel 2016 superiore ai 10.000.000 di dollari.
È stato a quel punto che, richiamata l’attenzione di Bricolage dai due di Carugate addetti all’impianto musicale, “alura quant te vegnet chi a netà el taul?”, il nostro è sbroccato.
“Va a da via el cu ti e el to taul” è stata la risposta ai due ignari volontari che preso atto dell’abbandono di secchio e spugna da parte del mancato blogger locale, si sono arrangiati.
“Ma non finisce qui” è stato l’ultimo commento di Bricolage prima di inforcare la bicicletta.
Nei prossimi giorni sono attese da Sinistra per Bussero le reazioni più varie da parte dei tanti che con un “mi piace” potrebbero appianare le differenze fra una Chiara Ferragni e Bricolage.

                                                                                             Bricolage

LEGHISTI CERCASI DISPERATAMENTE

Fa troppo caldo per mantenere la promessa di scrivere due pezzi al giorno.
Voglio, nonostante la malaveuia, cercare di dare una interpretazione al manifesto della Lega Nord a firma “IL PILASTRELLO”, affisso questa settimana
Lo scritto mi da l’occasione per dire che, fortunatamente per Bussero, quanto ho ascoltato nel confronto elettorale organizzato dalla Gazzetta fra Curzio e Milena, risulta essere lontano anni luce dal buio padano/busserese.
Che Milena Olini non la pensi come Salvini e i suoi sostenitori busseresi sui protocolli pro-invasione è un complimento, non so se si è capito!
Che Milena abbia un approccio dolce e curioso alla vita politica locale è un segno importante non arruffianamento.
Poi Milena farà le sue scelte come consigliere di opposizione sulla gestione dell’Auditorium e su altro ancora.

La seconda parte del manifesto urla al falso rinnovamento del centro-sinistra.
Ma fatemi fare due domandine ai leghisti nostrani:
Vi siete accorti di non avere nessun vostro rappresentante in Consiglio Comunale?
Non vorrei essere provocatorio ma qualcuno dei vostri alleati vi ha fatto le scarpe!
Non è per caso che il problema del rinnovamento lo avete a casa vostra?
L’impressione che invece ho leggendo il manifesto è che non volete parlare di voi stessi, anzi fate finta di niente.
Vedete, NOI, A SINISTRA, ci sentiamo più propensi al riuso, ad una conversione ecologista dei consiglieri comunali: facciamo come con il maiale, nobile animale padano; non si butta via mai niente.
E allora eccola qui la formula:
alternare competenze e nuovi entusiasmi
garantire la continuità attraverso gli innesti
Voi lo sapete fare? Ma se el si nanca se l’è l’innesto!
Vi svelo un piccolo segreto: per meritare il voto della gente in mezzo alla gente bisogna stare.
Poi per vedere come si fa venite a FestAperta.
Guardatevi attorno, guardate le persone sedute, guardate le decine e decine di volontari vecchi e giovani che lavorano, forse ma dico forse, imparerete qualcosa.
Mica lo dico per prendervi in giro; se venite vedrete, fra 50 anni la competizione elettorale sarà più avvincente.
E poi…….Lasciate stare i ragazzi!
Venite a FestAperta e guardateli i ragazzi.
Altro che solo i 2 seduti in Consiglio Comunale: quella è l’avanguardia di un esercito nel quale ognuno è diverso, ognuno con le proprie idee, ognuno in fondo perso nei suoi guai ma che stanno lì, lì nel mezzo, insieme ad altri.
Non vi meritate le parole di Aurora all’apertura del primo Consiglio Comunale dell’ Amministrazione Rusnati 2.
Parole di chi crede ancora che sul bene comune si faccia fronte comune, maggioranza e opposizione.
Parole di chi crede davvero di avere diritto di essere aiutata, di avere il diritto di sbagliare, di avere diritto alla critica sincera e onesta sulle cose che farà
                                                                               
                                                                                           Bricolage

venerdì 7 luglio 2017

DAGLI ESTERI

Il tema FestAperta è stato l’argomento conclusivo del vertice di Tallin.
In una nota, alla conclusione dei lavori, tutti i partecipanti si sono detti d’accordo nel partecipare alla cena del 6 luglio nel giardino del Circolo Famigliare.
In particolare, chiamato in causa in qualità di volontario, il nostro Sindaco Curzio ha dato la disponibilità alla prenotazione del tavolo n14 e 15 per un totale di 16 posti a chi si renderà disponibile a finanziare la realizzazione dell’ormai noto canale navigabile in sostituzione del viale Europa (che coincidenza eh!) sul quale far convergere le navi di Medici senza Frontiere che operano nel Mediterraneo.
Dall’incontro è trapelata la notizia, che scompiglia le decisioni fin qui assunte, di una disponibilità da parte di Ungheria e Polonia a finanziare l’opera e a farsi carico di 100.000 migranti se viene loro garantito il menù a base di tagliatelle alle ortiche.

Il Presidente francese Emmanuel Macron presenterà questa sera alle 22,00 durante l’intervallo del concerto della band Rockodrilli, il suo piano per passare dalla motorizzazione in versione diesel e benzina a carburanti non inquinanti.
Legambiente ha deciso di manifestare con un presidio sotto al palco - concerti di FestAperta per ricordare al primo ministro francese che l’idea era venuta prima a loro.
Dalla festa di San Firmin quest’anno mancherà, a correre per le strade di Pamplona, un toro.
È stato visto, sezionato nella cucina di FestAperta, comporre la succulenta grigliata di carne servita ogni sera in alternativa al Fritto Misto.
L’animalista Brambilla, non sappiamo se parente del più noto cow boy che si aggirava nei seggi durante la competizione elettorale, si è detta scandalizzata dalla scelta e di incatenerà al cancello del Circolo in segno di protesta con due pinguini e Dudù.
Alle pasticcere di FestAperta, è stata proposta una gara di preparazione della torta più buona per la sera del 7 luglio, sabato, poiché Gina Lollobrigida ha fatto sapere di voler festeggiare i suoi 90anni a FestAperta.
L’ufficio stampa della Festa ha fatto sapere che la cucina sarà in grado di sfamare tutto il codazzo degli accompagnatori, con la sola esclusione dei paparazzi intenzionati a svelare i segreti di Lina e delle sue ragazze, le chef del grande evento culinario estivo di stanza a Bussero e ormai noto in tutto il mondo.

                                                                                                    Bricolage

LE COPPIE

Dan Yakroyd e Jhon Belushi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Bud Spencer e Terence Hill.
Massimo Boldi e Cristian De Sica, Jack Lemmon e Walter Matthau, il Gatto e la Volpe e via dicendo.
La specializzazione ciò che li distingue.
Coppie comiche, coppie d’azione, coppie drammatiche, insomma di ognuno dei duetti la gente sapeva cosa si aspettava

Alle coppie più famose di tutti i tempi se ne è aggiunta una nuova: VALERIO E ANTONIO
Ma che coppia è VALERIO E ANTONIO?
In cosa si differenziano?
Qual è la specializzazione di ognuno?
Sono domande che hanno condizionato il dibattito di tutta la campagna elettorale a Bussero.
Uno è più propenso alla gestione degli archivi elettorali, l’altro coltiva rapporti e intreccia relazioni.
Uno è alto l’altro meno.
Uno arriva dall’oratorio l’altro è di provenienza laica.
Al primo piacciono i primi a base di pasta il secondo, i secondi di pesce.
Delle liste che hanno concorso alle elezioni, quella civica-civica-civica è stata la più scatenata contro la coppia di fatto della politica busserese.
Una certezza emergeva dai fans di PROBUS: se vuoi essere eletto devi andare dai quei due!
E già! Il potere di convincimento e di plagio che insieme sono in grado di esercitare sulle menti deboli degli elettori che da 43 anni sbagliano a votare, è di una tale intensità da tramortire.
Pensate che ci sono stati perfino cittadini che sono andati alle urne con l’effige di Antonio o Valerio e una didascalia sotto l’immagine del bigliettino o riportata sul cellulare che diceva “non sbagliare, pensa a me”.
A volte mi chiedo se sia più cattiveria o pirlaggine.
Spererei nella seconda ma sono più propenso a credere alla prima.
                                                                                
                                                                                         Bricolage

giovedì 6 luglio 2017

L’EQUIVOCO

Dopo il successo di ieri sera (4 luglio) eccoci pronti per l’impegnativo mercoledì 5 luglio.
Arrivato sul posto noto qualcosa di anormale in cucina; non saprei dire cosa ad un primo sguardo.
Poi metto a fuoco; oh cazzo tutte le donne della cucina in abito della festa e un filo di trucco.
Qui c’è sotto qualcosa che non so!

Intanto mischiati ai profumi di capperi e alici si sentono risatine sussurrate di chi sembra stia aspettando qualcuno.
Sento fare i nomi di Robert Redford, Leonardo di Caprio, Kevin Kostner, gli ecologisti hollywoodiani che arrivano con il circolo di Lega Ambiente a FestAperta?
“ma valà! Vi hanno preso in giro” dico io
“no, no caro, la tua è solo gelosia! Il Vale ci ha detto di metterci in ordine perché arriva qualcuno che tratta qualche miliardo di euro”
Aspettiamo, e aspettiamo ancora.
Si sa gli attori si fanno aspettare, creano il patos.
“ragazze ecco che arrivano…” dice il Massimo, un altro che deve sapere altre cose che io non so.
Si materializzano, più o meno a coppie, distinte persone a noi tutti sconosciute o difficilmente qualificabili.
Di sicuro però non sono Robert Redford, Leonardo di Caprio o Kevin Kostner.
“allora, quello con la camicia bianca è il direttore del PIM, quello più robusto in polo azzurra è il Presidente del CEM…… quello che entra ora con la sua compagna è il direttore del COGESER.” L’Antonio li conosce tutti.
“va beh, bello” dicono dalla cucina “ma quando arrivano Robert Redford, Leonardo di Caprio o Kevin Kostner?”
Curzio e Massimo sono eccitati “ecco gli ultimi due, finalmente il delegato dell’AFOL, quello con la barba da ypster, è il Presidente del CAP”
“no scusate, ma di chi state parlando?” chiede la portavoce delle cuciniere
“ma dei rappresentanti degli Enti e delle imprese pubbliche locali o regionali” risponde il Sindaco
“ma allora non vengono Robert Redford, Leonardo di Caprio o Kevin Kostner? Come fanno questi qui a fare miliardi di euro? E se fanno miliardi di euro perché sono qui?”
Domande, domande e ancora domande.
Appare un po’ di delusione nei volontari-volontarie stemperata dall’ultima fetta di Millefoglie e di cheesecake.
Per un attimo guardo il Sindaco e il Vice, Antonio e Valerio; si vede che stanno provando un brivido di piacere e l’orgoglio di chi consapevole della propria dimensione (siamo un fazzoletto di terra e qualche migliaio di abitanti), sa di essere rispettato e considerato anche fuori dai confini del nostro Comune.
“Robert Redford, Leonardo di Caprio e Kevin Kostner sono comunque benvenuti se verranno a FestAperta l’importante è, come hanno fatto Presidenti e Direttori, che consumino e paghino.” È l’ultimo commento che sento provenire dalla cassa prima di cominciare a sparecchiare.
                                                                                         Bricolage

RICONTIAMO!

il Giornaletto.it

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO una nota dell’ufficio relazioni pubbliche e marketing della Lista Svolta circa l’esito elettorale pesantemente condizionato da 5 fatti che, astrologicamente combinati, hanno determinato la vittoria di Curzio Rusnati e della sua Lista IdeAzione.
L’esito elettorale non fa giustizia della volontà dei cittadini di Bussero perché:
1) I cento pellegrini di Fatima avrebbero votato sicuramente Svolta se si fosse votato il 12 e non l’11 giugno. Ci è noto che abbiano chiesto l’intercessione della Madonna sul risultato elettorale anche se, pare, Maria abbia detto “ma se quelli di Svolta hanno avuto da ridire perfino della mia cappella sul cantun?”
2) Gli agricoltori per passione, che dopo una giornata di lavoro appassionato nei loro orti si sono appassionatamente addormentati al fresco delle fronde, pare avrebbero votato tutti Svolta. Ne sono stati contati, sparsi per la campagna busserese, n. 324
3) Gli obbligati al fine settimana che avrebbero voluto Svoltare ma che sono stati trattenuti dal traffico o da affetti personali sono stati così censiti:
144 al mare
62 in montagna
14 al lago
1 in Svizzera
4) 215 cittadini plagiati da Valerio e Antonio che avrebbero votato Svolta, hanno votato IdeAzione.
5) 5 dei 12 candidati di Svolta hanno votato contro se stessi perché sostengono di aver riflettuto nel dormiveglia preelettorale, ed essere arrivati alla conclusione che governare non è proprio come stare un giorno sul cancello dei seggi in un caldo pomeriggio di giugno.
Se tutti avessero fatto il loro dovere a Svolta non sarebbero mancati i 765 voti che ci hanno diviso dalla lista IdeAzione.
Sarebbe mancato un voto per vincere, uno solo, per Svoltare, per ridare a Bussero il ruolo internazionale che merita e strapparlo a 43 anni di dittatura.
                                                                                             Bricolage

mercoledì 5 luglio 2017

IL CAMPO

Mi è venuto in mente il CAMPO dopo aver visto sventolare le venti bandiere del progressismo di sinistra a FestAperta.
Io ho sempre chiamato campo, la terra, el pràa, quello dove giocavo da bambino o quello ormai pieno di gramigne di oggi.
Ho pensato al campo di bocce o, più tristemente per passione nerazzurra, al campo di calcio.
Mai mi sarei avventurato a chiamare CAMPO PROGRESSISTA l’insieme di coloro i quali guardano ai valori di pace, ecologismo, giustizia sociale.
Perché chiamarlo campo e non orto?
L’ORTO PROGRESSISTA eh?
Eh no! Mi fa notare uno pratico di coltivazione politica: l’orto è selettivo, ogni preousa ha la sua qualità di verdure o di ortaggi come dire che ogni gruppo, partito, fondazione, ha contorni precisi, delimitati.
Un CAMPO è diverso da un orto.
Ci cresce un po’ di tutto; l’erba buona e l’erba cattiva, i fiori dei mosconi e i gigli selvatici, si fermano i corvi ma anche i cardellini e via discorrendo.
Come non bastasse, mi fa notare quello pratico di agricoltura politica che seduti al tavolo 24 ci sono quelli di Lega ambiente, che di Campo dovrebbero essere ben a conoscenza, divisi in ecologisti di destra e di sinistra.
Poi ci sono quelli che vengono a trovarci e che stanno nel CAMPO PROGRESSISTA di Pessano o di Gorgonzola.
Si chiedono come mai il prato del loro vicino (Bussero) sia sempre più verde del loro.
È qui che l’agricoltore del CAMPO PROGRESSISTA, made in Bussero, spiega le modalità di coltivazione, la passione per il raccolto, la giusta dose di concime e quanta acqua irrigua usare.
Sono in molti i curiosi che nelle prossime sere ci chiederanno come si fa a tenere per 43 anni un comune ben governato. A loro spiegheremo che è necessario ogni volta a rimettere in moto le mani di donne e uomini che il CAMPO PROGRESSISTA lo frequentano, lo alimentano, lo amano e nel quale si divertono.

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IN CENTO PASSI

Non inganni il titolo non parlerò di mafia nè del coraggio di Peppino Impastato. Nei nostri cento passi (o poco più) troviamo i luoghi che hanno dato i natali o che hanno visto residenti i sindaci di centro-sinistra che hanno governato Bussero dal 1975 ad oggi.
Un po’ di culto della personalità ci vuole, via!
Siamo comunque a Bussero, mica in Corea del Nord.
Tutto in 4 piccole vie: via Croce, via XXV aprile, via Gottifredo da Bussero e via Piave.
Un concentrato di intelligenza, saggezza popolare, pazienza, ideali; persone fra le persone, vite nate o vissute nei cortili contadini, nei luoghi della fatica e della speranza di un mondo migliore e più giusto.
La curt del Fagnan, stallazzo ottocentesco, la curt del Bucun, la curt del Boues, il maniscalco, e la curt de la Siberia, dove la neve resisteva a primavera; queste le localizzazione precise dei nostri Sindaci (indicate da Google Maps)
Aldino GALLI, Enrico GALBIATI, Antonio GALBIATI e Curzio RUSNATI, senza dimenticare Giancarlo PISTONE, che ci ha lasciato tanti anni fa, e la sua farmacia nata sulle macerie della curt Valeta, primo sindaco di sinistra dopo la stagione democristiana.
Queste le persone che hanno saputo dare, a questi 47 anni di governo locale, ognuna nel momento che è stata chiamata alla carica di Sindaco, un impronta della quale ancora oggi essere fieri.

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martedì 4 luglio 2017

BRICOLAGE

Cari lettori
Quest’anno i numeri delle news che accompagneranno le giornate di FestAperta, dal 3 al 10 luglio raddoppiano.
Una grande operazione di Marketing editoriale che porterà nelle vostre case uno speciale ELECTION REWIND 2017 (elesiun apena pasà!).
Sarà l’occasione per ricordare, a chi l’avesse dimenticato o rimosso, che Curzio Rusnati è ancora Sindaco di Bussero.
Sarà l’occasione per farci quattro risate tutti insieme anche quelli come diceva il vecchio spot, una volta chiamata reclame,
“se hai vinto brinda con STOCK 84 e se hai perso consolati con stock 84”

I pezzi che seguiranno non saranno obbligatoriamente in ordine cronologico ma seguiranno un po’ a caso la mia memoria che proprio fresca magari non è più.
Intanto beccatevi questo!
Bricolage

L ‘ALBA DI FESTAPERTA


Quest’anno la festa apre il 3 luglio.
Ci sarebbe piaciuto cominciasse il 4 perché avrebbe dato la possibilità a chi scrive di fare accostamenti con la famosa data, il famoso film ma….. se ghem de fa!
Non si può mica buttare via un giorno di incasso ci dicono dalla regia.
E allora sotto!!
Nel solito cortile, nella cornice ormai conosciuta e apprezzata del Circolo riapre alla sua 5° edizione FestAperta.
I commenti sotto le fronde del giardino sono di grande preoccupazione perché pare il Vale abbia invitato alla prima serata non solo il lungo elenco di elettori di IdeAzione che nasconde gelosamente nelle bocche di lupo di casa propria, ma sia venuto in possesso anche dei nominativi e rispettivi cellulari dei 240.000 presenti al concerto di Vasco.
In effetti preoccupati lo siamo davvero anche se ci sentiamo pronti ad accogliere almeno il 50% di quel potenziale mercato…….Ma……….
Basteranno le melanzane per “la pasta alla norma”?
E il fritto misto?
Ma si, dai, in ogni caso domani sarà il 4 luglio, il giorno della libertà in un Paese che forse oggi ha davvero bisogno di ritrovare lo spirito di quel luglio del 1776…..
Se poi i democratici di quel grande paese hanno bisogno di una mano, basta dirlo!
NUNC SEM SEMPER CHI!!

Bricolage

LE ELEZIONI


È l’ 11 giugno, anche a Bussero si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale.
Tre liste, tre candidati, 36 nostri cittadini che trovano, molti per la prima volta, i loro volti su manifesti affissi negli spazi elettorali.
Giovani e meno giovani, conosciuti o meno; tutti figli di questo paesello della Martesana.
Tensioni diverse sui loro visi: c’è chi in disparte pensa “oddio! E se poi dovrò stare in Comune per 5 anni….”; c’è quello che arringa, incazzato, l’elettore che ha avuto la sfortuna di fermarsi, spiegando che è lui la persona giusta; c’è chi sorride e saluta tutti quelli che hanno una scheda elettorale in mano e tutti quelli che hanno una scheda elettorale in mano si chiedono perché sorride e saluta, visto che nessuno lo ha mai conosciuto prima.
Tre Liste che si distinguono magari non tanto nei programmi, c’è quello più dettagliato e quello più naif, ma dai simboli e dai colori utilizzati.
Azzurro cupo, forse blu mare, quello della Svolta che reclama “cambiare, svoltare, girare… “ e che mi ricorda un pò “Gioca jouer” (pappa, parapappa parapapa)
Multicolor da studio grafico e simil patriottico il simbolo di IdeAzione (con il bianco delle nevi delle nostre montagne, ma senza il verde delle nostre pianure, come diceva una poesia della mia infanzia).
Didascalico, anzi direi, una parola crociata facilitata, mica un Bartezzaghi, il simbolo di PROBUS che mi ha fatto pensare ad una supposta da banco in sostituzione del più conosciuto PLASIL.
I candidati sindaci sono lì nel piazzale della scuola e nell’atrio interno.
Dovrebbero essere 3 ma in realtà della terza tutti ci chiediamo se ha dato solo la foto formato tessera alla propria lista perché nessuno l’ha ancora vista.
Infine i rappresentanti di lista schierati con simboli su magliette e camicie, sorridono, salutano, bisbigliano, si raccomandano, stringono mani, danno pacche sulle spalle.
Questo è il bello di una DEMOCRAZIA, essere lì ogni 5 anni a prova di elettore, non essere sicuri di vincere e nemmeno fino all’ultimo di perdere.
Mi chiedo se Angelo Barzago e quelli come lui, assassinati dai nazi-fascisti più di 70 anni fa, potranno guardare da dove sono oggi e dire:
“si, essere morti per la LIBERTA’ nonostante tutto, ne è valsa la pena”.

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