domenica 30 dicembre 2012

RISULTATI PRIMARIE CANDIDATI

Con il voto di sabato 29 dicembre si è conclusa la maratona per scegliere i candidati del centrosinistra.
Anche Sinistra per Bussero ha concorso attivamente all'organizzazione di questi eventi di partecipazione democratica che hanno avvicinato centinaia di concittadine e concittadini.
Sono stati momenti di politica pulita e trasparente che hanno dimostrato che cambiare si può a partire dal modo di fare e di essere.
Mentre in Italia centinaia di migliaia di cittadini sceglievano i candidati da inserire nelle liste, da un lato, altri - partiti di lungo corso con i "nuovi tecnici saliti in politica"-, si riunivano in stanze segrete per definire accordi sulle liste, dall'altro il vecchio PDL sta contrattando un difficile recupero di rapporto con la Lega.
Vogliamo qui ringraziare pubblicamente tutti i cittadini che con la loro partecipazione hanno reso queste votazioni un evento politico di successo ben augurante per la sfida vera che ci aspetta con la campagna elettorale e con il voto alle politiche del 24 e 25 febbraio.
Nelle votazioni di sabato 29, Sinistra per Bussero si è impegnata per permettere la scelta dei candidati di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ, diamo qui di seguito i risultati della circoscrizione di Milano e provincia per la Camera e per il Senato, pubblicando i primi classificati con i voti nelle liste di Sinistra Ecologia libertà.

PARTECIPANTI AL VOTO MILANO E PROVINCIA 3017

LISTA PER LA CAMERA LOMBARDIA 1
Farina Daniele 1429, La Terza Valentina 1240, Quartieri Patrizia 1143, Somoza Alfredo 953.
LISTA PER IL SENATO LOMBARDIA
Magni Tino 1424, Giorgio Giuseppina 1146, Imberti Roberto 1090, Ferrari Agradi Carla 956.

sabato 15 dicembre 2012

RISULTATO PRIMARIE LOMBARDIA










A BUSSERO HANNO VOTATO IN 331

HANNO CONSEGUITO VOTI

UMBERTO AMBROSOLI 150
ANDREA DI STEFANO    125
ALESSANDRA KUSTERMANN 56

RINGRAZIAMO TUTTI I CITTADINI CHE CON LA LORO PARTECIPAZIONE HANNO DIMOSTRATO ANCORA UNA VOLTA L'ALTO SENSO CIVICO DEI BUSSERESI.
ORA SIAMO PRONTI PER CAMBIARE IN LOMBARDIA, PONENDO FINE AL VENTENNIO DI GOVERNO FORMIGONIANO CON LA LEGA, SAPENDO CHE VINCENDO IN LOMBARDIA DAREMO UN CONTRIBUTO DETERMINANTE ANCHE PER LA VITTORIA DEL CENTROSINISTRA ALLE ELEZIONI POLITICHE NAZIONALI.

venerdì 7 dicembre 2012

OMAGGI A VITE ANDATE


 Valerio Marchesi
A un anno dalla morte di Lucio Magri, che in questi giorni è stato ricordato a Recanati dai vecchi compagni e amici di tante battaglie e di Pino Ferraris qualche mese dopo Vi propongo di condividere un ricordo che m’ero sentito allora di scrivere, innanzitutto per me, pensando alla loro vita spezzata e alla densità politica e culturale che hanno saputo, nella vita, portare.

Ci sono persone, la cui scomparsa lascia nel tuo profondo una tristezza ed un vuoto difficilmente colmabile. Capita, m’è capitato, con i parenti stretti, i genitori, i nonni, ma, si dice sia normale, sono coloro che t’hanno cresciuto, messo al mondo, come dire.. sono parte di te stesso.
Quando penso a mia madre, silente, sempre presente con lo sguardo, semplice e nel contempo piena di buon senso e capacità di orientarti, è come rivisitare e ridare senso a una parte di me.
Capita anche con le persone varie, che ti hanno accompagnato, segnato nel percorso della tua vita, quella scolastica, sociale, politica; le persone che hanno orientato le tue scelte, che ti hanno aperto squarci di visione sul mondo, sugli uomini, sulla storia umana.
M’è capitato in questi mesi con due intellettuali scomparsi, intellettuali di sinistra, Lucio Magri e più recentemente Pino Ferraris.
Li ho incontrati molto giovane nella mia formazione politica, umana, nelle scelte sociali e di vita che via via incominciavo a compiere.
Lucio Magri, dirigente del PCI, poi espulso, fondatore del “Manifesto”, intellettuale e uomo complesso, di origine cattolica, diventato comunista, nonostante e contro l’esperienza finale dell’Unione Soviatica Uomo dalle ampie visioni, mai scontato, complesso nelle letture della società e della politica, ma mai “al di fuori del contesto”. Minoranza critica, ma mai “minoritario”, sempre capace di leggere i tempi, fossero essi tristi o promettenti, come lo sono stati gli anni tra il 68 e l’oggi. Uomo visionario e critico spietato degli errori del “comunismo”, senza mai rinunciare a “volare”, come nel suo ultimo libro “Il sarto di Ulm”, nel quale un sarto, appunto, nel Medio Evo sfida il vescovo sostenendo che l’uomo potesse volare e così sfracellandosi sulle rocce sotto le mura della città. Epperò l’uomo “volerà”…….poi……
Pino Ferraris, invece, ci venne a trovare a Bussero, credo quindici anni fa, per parlarci delle società di mutuo soccorso della fine ottocento, inizio novecento. La Storia primordiale del Movimento Operaio. Pino, già segretario Psiup a Torino (sembra parlare di un altro mondo, ma era il 1971), poi del Pdup per il Comunismo, poi in Cgil, poi professore universitario a Camerino, ricercatore e critico dei modelli di produzione industriale, a partire dal tessile di Biella, sua terra natia. Pino, un uomo piccolo, semplice, aperto alla rivisitazione della storia, come levatrice di futuro.
Da quando lo reincontrai a Bussero, non riesco a rimuovere dentro di me questo tarlo della “mutualità”, del “mutuo soccorso” come elemento a partire dal quale ridisegnare rapporti sociali, stato sociale, rapporti di produzione, la vita delle persone, una società sostenibile, basata sull’autorganizzazione delle “masse popolari” (termine desueto oggi che siamo diventati tutti “consumatori”, si dice).
Mi succede così, a costo di essere qualche volta ridicolo, che parlo a destra e a manca della necessità di ricollocare la nostra vita sociale all’interno di questo orizzonte, la mutualità, appunto, a partire dalla nascita sino alla morte.
Un nuovo, vecchio modo di gestire il nostro vivere comune, non più scandito dal solo denaro e dalla merce,ma dalla capacità di “stare insieme” aiutandosi (in mutualità, appunto). Follia?????........
Osservate la crisi dello stato sociale ovunque, la crisi fiscale che ci sta sotto e poi, forse, vedremo che tornare alla fine dell’ottocento, alle società di “mutuo soccorso”, è pensare e guardare al futuro.
Ma, forse, siamo ancora al “volare” del sarto di Ulm.
Le persone, Lucio Magri, morto per suicidio assistito in Svizzera, Pino Ferraris, morto di vecchiaia mi hanno condotto a ripercorrere parte delle mie scelte di vita, a interrogarmi sul senso di ciò che si è fatto, dandomi in questo modo la possibilità di “ringraziarli” per quanto di bello hanno saputo comunicarmi.
Che la terra sia loro lieve e il ricordo infinito.

mercoledì 5 dicembre 2012

VERSO LE PRIMARIE PER LA LOMBARDIA







Il 15 Dicembre in Lombardia si vota per scegliere il candidato del centrosinistra.
Presentiamo uno dei candidati.

Andrea DI STEFANO
Andrea Di Stefano ha 48 anni, è giornalista, si occupa da sempre di economia e finanza etica. Direttore di Valori, rivista mensile, cartacea e on line, promossa da Banca Etica che si occupa di economia sociale, finanza etica e sostenibilità. Collabora con Rainews 24, LaRepubblica, Il Fatto Quotidiano on-line e l'Agenzia dei Giornali Locali del Gruppo Espresso. Su Popolare Network conduce, con Gianmarco Bachi, il programma "Il giorno delle locuste", settimanale di approfondimento di economia e finanza, vincitore del premio Marconi 2012 per la comunicazione.

Inoltre dal 2007 è membro della Commissione Centrale di Beneficenza della Fondazione Cariplo, che opera come corpo intermedio della società per il sostegno al terzo settore, alla sostenibilità ambientale e economica, alla ricerca e innovazione.
Insieme a Carlo Monguzzi e Emilio Molinari ha costituito il primo osservatorio contro le ecomafie.

martedì 4 dicembre 2012

CAMBIAMO IL PAESE

Da Repubblica: intervista a Nichi Vendola
«Sono abbastanza felice », dice Nichi Vendola. Non ha vinto lui, ieri sera, ma – il leader di Sel ne è convinto – «ha prevalso la sinistra». Un’Italia che chiede scuola pubblica e tutele per i lavoratori. Un Paese che vuole il rinnovamento proposto da Matteo Renzi, ma che ha bisogno di molto molto altro. Soprattutto, ha vinto Pier Luigi Bersani: il governatore pugliese gli riconosce la corona di «candidato premier». E ha perso Mario Monti: «Lo vedo in panchina, come molte altre personalità che hanno dato tanto al Paese. Bisognerà parlarne, certo, ma non è questo il momento di farlo ».
Si aspettava un risultato così netto?
«Ci speravo molto. Questa straordinaria meccanica delle onde, che è la partecipazione democratica, è stata animata da proposte, anche diverse, di innovazione, di cambiamento, di riforma. Penso che in ciascuna di quelle posizioni ci siano arricchimenti per un’agenda riformatrice, e penso che il significato sintetico e luminoso di questo voto finale è che il Paese chiede una svolta a sinistra nell’agenda di governo».
Un segnale a Monti?
«È così. Il voto delle primarie chiede un governo che tuteli la pubblica istruzione, che oggi viene percepita come ferita e agonizzante.
Chiede politiche che possano sostenere la domanda interna, che consentano l’apertura di cantieri, che liberino la spesa in conto capitale dai vincoli del patto di stabilità. Il Paese ci chiede di respirare. C’è tanta Italia che è da troppo tempo in apnea. Non dobbiamo solo metterci addosso buoni programmi e buone intenzioni, ma saper offrire una speranza politica all’Italia spaventata: a quella del ceto medio, delle partite Iva, dei lavoratori e delle lavoratrici che vivono un inedito e drammatico sentimento di solitudine».
Ci sarà posto per Renzi, nel centrosinistra che parla a quest’Italia?
«Quanti hanno scelto Renzi perché l’Italia non è un Paese per giovani hanno bisogno di sapere che questa domanda di ricambio generazionale sarà colta. Ma il problema prevalente, oggi, è la giustizia sociale. All’anima liberal che si è manifestata nel voto a Renzi dobbiamo dare soddisfazione dal punto di vista dei diritti civili e della libertà».
Il risultato rende più concreta la possibilità di una lista unica tra Sel e Pd?
«La considero abbastanza fantapolitica, perché il tema che io pongo è molto più complesso. Riguarda la possibilità di aprire un cantiere in cui discutere del soggetto politico dei progressisti, del partito del futuro. C’è una discussione importante su come rimotivare l’agire collettivo, su come restituire alla politica la sua essenza di buona politica. Le scorciatoie organizzative non mi interessano. In tutta Europa c’è necessità di una sinistra che rimescoli le carte di culture politiche che si sono confrontate in modo rissoso. Nel futuro non vedo un partito ideologico, ma un soggetto politico plurale in cui le diversità sono ricchezza».
Il punto è: quanto futuro? Non sono già maturi, i tempi di questo progetto?
«Stiamo parlando di una discussione da avviare, della crisi della forma partito come si è configurata nel ‘900. Siamo tutti dentro a un mutamento delle forme della comunicazione politica e della cultura generale. Prima o poi servirà riflettere sul rapporto che vi è tra la crisi dei legami sociali, delle forme di comunità, e quella della politica. Per restituirle il suo scettro, ceduto da troppo tempo a poteri estranei».
Lei ha già detto, come era ovvio dopo la gara, che Bersani è il suo candidato premier. E Monti? Che ruolo potrà avere il presidente del Consiglio se l’alleanza di centrosinistra vincerà le prossime elezioni?
«Credo che ci siano molte personalità che hanno servito il nostro Paese: è una panchina ricca. Quando sarà il momento ci occuperemo di questo. Io adesso voglio occuparmi di politica. Quando dico che l’agenda Monti sta facendo del male all’Italia, quando ne parlo denigrandola, sto facendo una critica politica. Nella mia testa, sulle figure di garanzia come quella del presidente della Repubblica, dobbiamo fare una discussione abbastanza libera. Dobbiamo discuterne ».
Cosa pensa di Antonio Ingroia, che il “movimento arancione” vorrebbe candidare alla premiership? Come vede quel che si muove alla sua sinistra?
«Chiunque ha intenzione di portare arricchimento culturale a una coalizione dell’alternativa, e si vuole misurare con il dovere di una grande responsabilità nazionale, è il benvenuto».

domenica 2 dicembre 2012

RISULTATO PRIMARIE

Care e Cari
abbiamo appena concluso lo spoglio del 2° turno delle primarie.
Bussero si conferma tra i paesi con maggiore partecipazione.
Un grazie a tutti coloro che hanno votato. Seguirà una puntuale valutazione del senso di questo voto. Possiamo già dire che la grande partecipazione al 1° e 2° turno sono di per se una dimostrazione che il popolo del centrosinistra vuole partecipare a un vero cambiamento alternativo all'antipolitica e al populismo.
Il voto confluito su Bersani anche da chi nel 1° turno aveva votato Vendola segna un punto verso un cambiamento nelle scelte di governo che metta al centro le politiche per il lavoro e l'occupazione, per lo sviluppo sostenibile, per ridisegnare una nuova politica in Europa, per lo stato sociale e per i diritti sociali e civili.

Ecco i risultati
Votanti 632 pari al 88,27% dei partecipanti al 1° turno.
Bianche 2
Voti validi 630

Bersani 392 pari al 62,22%
Renzi     238 pari al 37,78% 


 La prima dichiarazione di Nichi vendola:
«Il segno prevalente del voto del nostro popolo è un'uscita a sinistra. Da adesso Bersani è il candidato premier del centrosinistra. Le primarie sono state un'onda, una spinta per uscire a sinistra dalla seconda Repubblica e dal berlusconismo. Ci sono state molte domande di innovazione ma alla fine il segno prevalente dell'onda riformatrice va nel segno di un cambio radicale dell'agenda di governo, dell'equità sociale. Ora bisogna vincere le politiche e costruire tutti insieme, se sarà possibile, un'esprienza di governo. A me pare che la percentuale importante che ha ottenuto Bersani dice con chiarezza che serve una svolta a sinistra. Il popolo della sinistra chiede di costruire un'agenda di governo non basata sul liberismo e in cui al primo punto ci sia la giustizia sociale».

giovedì 29 novembre 2012

LETTERA APPELLO

BALLOTTAGGIO CENTROSINISTRA

APPELLO AL VOTO
Cari amici, cari compagni e compagne
   domenica assieme abbiamo scritto una bella pagina di democrazia partecipata, pur vivendo in momenti difficili e nei quali la voglia di esserci e contare è flebile.
A Bussero 716 cittadini si sono espressi, un dato rilevante non molto distante dagli oltre 900 dell'epoca Prodi.
Il risultato di Vendola ha sfiorato il 30%, un dato che riafferma “l'anomalia” di questo paese, che ogni volta si esprime dando forti segnali a sinistra.
È il miglior dato della provincia di Milano e forse della Lombardia.
Ora ci aspetta il 2° turno delle Primarie nel quale dovremo scegliere tra i due candidati rimasti in lizza.
Non abbiamo dubbi che si debba andare a votare in massa, per lo meno quelli che hanno già votato al 1° turno o che si erano già registrati ma non hanno potuto votare.
Non abbiamo dubbi che la scelta da fare sia BERSANI PIERLUIGI.
Dei due, è senz'altro colui che più si relaziona con la nostra storia e identità politica, che più può stare in sintonia con il popolo complesso del centrosinistra, che più sui temi del lavoro, economia, precariato, diritti sociali e civili può rappresentare una sponda per la sinistra che noi rappresentiamo e una porta aperta per la speranza di cambiamento.
Viceversa Renzi rappresenta il vecchio che avanza, nonostante l'età e le capacità mediatiche, quello del liberismo spinto, della meritocrazia esasperata, della flexecurity (fine dei contratti collettivi nazionali di lavoro e licenziamenti facili), quello dell'uomo solo al comando. No, non è nel nostro sentire.
Domenica 2 Dicembre, forti del nostro risultato al primo turno e per questo decisivi per il futuro del Centrosinistra italiano, crediamo si debba votare BERSANI PIERLUIGI come futuro candidato premier della coalizione di centrosinistra che si presenterà all'appuntamento elettorale di Marzo per rilanciare questo Paese verso un futuro di speranza che possa farci ritrovare serenità e prospettive per le giovani generazioni.
Bussero, 29 novembre 2012
Marchesi Valerio
Galbiati Antonio
Sinistra per Bussero

domenica 25 novembre 2012

PRIMARIE A BUSSSERO

Grande la partecipazione di cittadini.
Hanno dimostrato che è possibile invertire la disaffezione alla contesa politica. All'assenteismo e al populismo è possibile un'alternativa.
È IL PRIMO PASSO PER PRESENTARE UN CENTROSINISTRA UNITO E DI GOVERNO CHE POSSA VINCERE LE ELEZIONI IN PRIMAVERA.
Il centrosinistra ha ritrovato il suo popolo, ora cerchiamo di non perderlo.
Bussero è il paese in cui la sinistra si conferma radicata nel cuore dei cittadini.
Il candidato Nichi Vendola ha raccolto il 29,9 % di voti con un distacco numerico dal primo di soli 33 voti.
Siamo contenti, forti di questo risultato continueremo coerentemente nel nostro impegno interpretando quanto ci chiede il popolo di sinistra per un cambiamento reale della società.

I RISULTATI A BUSSERO:
ISCRITTI   730
VOTANTI   716
NULLE        2

BERSANI    247        34,5
RENZI       237        33,1
VENDOLA  214         29,9
PUPPATO    10          1,4
TABACCI     6           0,8
GRAZIE CITTADINI

mercoledì 31 ottobre 2012

NICHI VENDOLA


Nichi Vendola è stato assolto dall'accusa di abuso d'ufficio.

Il gup del tribunale di Bari Susanna De Felice ha giudicato che «il fatto non sussiste».

Nichi Vendola subito dopo la notizia dell'assoluzione ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Per me è un momento di felicità. Sono stato in questi anni usato come contraltare per le più scandalose inchieste che hanno coinvolto un pezzo di ceto politico verminoso. Io sono una persona perbene ed è stato per me bere un calice amaro. L'ho fatto con rispetto nei confronti della giustizia, un rispetto dei confronti della Procura della Repubblica. Ho vissuto un'intera vita sulle barricate della giustizia e della legalità.
Oggi mi è stato restituito questo - ha aggiunto ancora Vendola - quello che avevo deciso era sincero. Non avrei potuto esercitare le mie pubbliche funzioni con quel sentimento dell'onore che è prescritto dalla Costituzione. Mi sarei ritirato dalla vita pubblica. Per me non era e non è mai in gioco soltanto una contestazione specifica rispetto a cui penso di poter documentare l'assoluta trasparenza dei miei comportamenti».

DA NICHI  SONO FELICE

martedì 30 ottobre 2012

DON GALLO

Più di 500 persone hanno partecipato all'incontro con Don Gallo organizzato Circoli di Bussero, Cassina e Gorgonzola.
Don Gallo ha voluto ringraziare gli organizzatori con le parole che troverete scritte in calce nell'immagine, abbiamo ritenuto opportuno pubblicare uno dei messaggi che Don Gallo martedì ha riproposto ai giovani: 
"Agitatevi, perchè abbiamo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
 Organizzatevi perchè abbiamo bisogno di tutta la vostra forza.
 Studiate perchè abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza"

sabato 27 ottobre 2012

LA FESTA DI FESTAPERTA 2012

Venerdì 26 i partecipanti di FESTAPERTA si sono trovati per rivivere i momenti più belli della festa di luglio.
È stato reso noto l'eccellente risultato conseguito e sono stati ringraziati tutti i partecipanti e i cittadini che hanno contribuito al successo della festa.
Pubblichiamo il video realizzato da Riccardo e Annalisa. Bravi, molto apprezzato.
Per finire si è brindato e gustato le dolci delizie delle nostre cuoche.

martedì 9 ottobre 2012

FUTURO DEL CENTROSINISTRA

PARTIRE DA OGNUNO DI NOI

In primavera, probabilmente in aprile, saremo tutti chiamati a votare.
Il voto avviene in una situazione di grave crisi, sia economica sia di rappresentanza e fiducia nella politica.
Sempre maggiormente gli effetti della crisi pesano sui cittadini. Le scelte del governo non sono in grado di invertire la fase di recessione lasciataci da Berlusconi. Gli scandali, gli abusi e l'illegalità di alcuni politici minano la già scarsa fiducia nelle istituzioni.
La parte migliore di noi cittadini non può rassegnarsi a questo stato di cose.
Cambiare l'agenda del governo è necessario, pulire la politica si può.
La condizione è partire da ognuno di noi, crediamo nei cittadini e diamo a loro la possibilità di decidere.
Cogliamo l'occasione del percorso che ci porterà al voto anche per cambiare il modo di fare la politica.
Sinistra per Bussero in tutte le elezioni locali ha indetto le elezioni primarie per scegliere i candidati. Per noi è una decisione naturale, di fiducia nei cittadini che fortifica la partecipazione e la democrazia.
Abbiamo condiviso la richiesta di SEL con Vendola di svolgere le primarie nel centrosinistra e colto con favore la scelta del PD di fare le primarie di coalizione.
Noi a Bussero saremo protagonisti, chiederemo al PD locale di concorrere all'organizzazione delle primarie che si terranno nel mese di novembre.
Costituiremo il comitato di sostegno per Vendola, in uno spirito di competizione e di complementarietà nell'ambito del centrosinistra, perchè sentiamo la piattaforma politica e le proposte di SEL più vicina a noi e alla necessità di cambiamento.
È così che ci rivolgeremo ai cittadini, con al nostra identità e consueta chiarezza, cogliendo la sfida di governo e sempre costruendo l'unità nel centrosinistra.
La parte migliore dei cittadini italiani questo si aspetta, cambiare si può, insieme rendiamolo possibile.
Vogliamo dare un contributo alla comprensione di questo inizio di percorso che ci porterà al voto, pubblicando i video di Vendola e di Bersani.

Bussero, 9 ottobre 2012
                                                                                               Sinistra per Bussero


INTERVENTO DI VENDOLA

BERSANI ALL'ASSEMBLEA DEL PD

mercoledì 26 settembre 2012

FESTA DELLA CASA DELLA SOLIDARIETÀ E DELL'ACCOGLIENZA



UNA FESTA PARTICOLARE

Siamo a settembre, alla ripresa di tutte le attività di quanti “vivono” la Casa, da quelle sociali, alle politiche, alle culturali; è tempo, dunque, della 8° Festa della Casa della Solidarietà e dell’Impegno Civile “Giuseppe Barlassina”
La “Casa”, quel luogo sito in via della Croce, al numero 20, in quel di Bussero, che dal 1998 muove e anima persone, progetti, sogni con continuità rinnovata e passione mai spenta.
Dalla solidarietà internazionale con i progetti in Somalia, alle iniziative interculturali, alla scuola d’italiano per stranieri, alle feste per parlare di identità diverse e di incontri possibili, alle battaglie in difesa dell’ambiente, come contro la Tem, alle tante iniziative teatrali, culturali, politiche, all’ospitalità a chi necessita di un luogo d’incontro per progettare momenti di vita per questo paese e oltre, alle mille piccole cose quotidiane, che si fanno e non si ricordano mai, tutto questo e altro è la vita della CASA.
Quest’anno, che pure è stato eccezionale per molti di noi per l’impegno profuso e i risultati raccolti, basti solo pensare alla vittoria nelle amministrative locali e al nuovo Sindaco che della Casa è stato uno degli animatori storici, quest’anno la nostra sarà una festa triste e di riflessione.
In agosto, nel pieno delle vacanze di molti di noi, è mancata la nostra amica Gallazzi Carmela, la presidente di Spazio Solidale Onlus, associazione che della Casa è proprietaria e fondatrice.
Dire che ci manca Carmela è banale, ma è semplicemente quello che sentiamo dentro di noi, ci manca il suo essere presente con la discrezione che l’ha sempre contraddistinta, ma anche con la caparbia del fare, del richiamo a costruire, al progettare per coloro che non hanno tempo di aspettare, perché la loro vita scorre in fretta, spesso senza dignità e piena di bisogni.
L’ansia dell’aiuto ai progetti delle nostre zie Hawa e Amina, in Somalia..quante volte esplicitata!!
Conterremo, dunque, i momenti di festa per costruire, assieme a tutti i cittadini e le cittadine, gli amici e le amiche che lo vorranno un momento di ricordo attivo di Lei, un modo per onorarne la memoria e continuarne l’opera.
Festa triste!




Siamo lieti di comunicare che quest'anno il riconoscimento dell’ACNUR vada a Zia Hawa che da anni sosteniamo nei suoi progetti e nei suoi sforzi, una persona che veramente è tanto impegnata sul fronte dei rifugiati.

GINEVRA 18 settembre 2012
LA SOMALA HAWA ADEN MOHAMAD VINCE IL PREMIO NANSEN PER I RIFUGIATI 
L’Alto Commissariato delle Nazioni unite per i Rifugiati (UNHCR) ha reso noto oggi che la vincitrice dell’edizione 2012 del Premio Nansen per i Rifugiati è Hawa Aden Mohamed, fondatrice e direttrice del Galkayo Education Centre for Peace and Development (Centro educativo per la Pace e lo Sviluppo di Galkayo, GECPD), che opera nel Puntland, nella Somalia nord-orientale.
Il premio viene conferito ad Hawa Aden Mohamed in segno di riconoscimento per la sua azione umanitaria eccezionale ed instancabile, fonte di ispirazione per molti altri, in favore delle ragazze e delle donne somale rifugiate e sfollate, azione che svolge in situazioni incredibilmente difficili ed impegnative in un paese martoriato da decenni di violenze, conflitti e violazioni dei diritti umani.
La vincitrice di quest’anno è un’ex rifugiata che, nel 1995, scelse di far ritorno nella propria terra natìa dilaniata dalla guerra, dove lanciò un’ambiziosa iniziativa educativa per assistere coloro che erano stati costretti a fuggire a causa del conflitto incessante e della siccità ricorrente nel paese. In particolare, il suo operato visionario ha cambiato radicalmente la vita di migliaia di donne e di ragazze sfollate - tra i soggetti più vulnerabili della società somala - che, in molti casi, si trovano ad affrontare il trauma della marginalizzazione, degli abusi e delle violenze sessuali, compreso lo stupro.
Hawa Aden Mohamed, nota ormai a Galkayo come “Mama” Hawa, ha istituito dei luoghi dove donne e ragazze sfollate, vittime di ogni sorta di abuso e di violenza, possono trovare sicurezza ed opportunità, nonché protezione ed accoglienza. Il suo lavoro si fonda sul convincimento che l’istruzione sia il fondamento di tutto, soprattutto per quanto riguarda le ragazze. “Ritengo che non aver ricevuto un’istruzione sia una sorta di malattia”, ha affermato Mama Hawa. “Senza istruzione, non ti rendi conto di così tante cose…senza istruzione non esisti granché – esisti fisicamente, questo sì, ma mentalmente ed emotivamente, no”.
Il centro che ha fondato e che continua a dirigere riesce a fornire istruzione secondaria ed anche formazione professionale, in modo che le donne e le ragazze possano guadagnarsi da vivere da sole, plasmando il proprio futuro ed il proprio ruolo all’interno della società somala. “E’ ora che cambi la cultura”, ha detto. “Dobbiamo tenere le cose buone e lasciar perdere quelle cattive. E una cosa buona è dare più possibilità alle ragazze”.
Ogni anno, circa 180 donne beneficiano di questi programmi, che contribuiscono a salvare molte vite. Il GECPD organizza inoltre corsi di formazione professionale in falegnameria e saldatura al fine di tenere i ragazzi sfollati lontani dalla strada, facendo sì che non finiscano nelle mani dei gruppi criminali o armati che operano in Somalia.
Nell’apprendere la notizia che avrebbe ricevuto il Premio Nansen per i Rifugiati di quest’anno, Mama Hawa ha affermato: “Sono sopraffatta dalla decisione del comitato di conferirmi questa importante onorificenza. Tuttavia, non lo considero soltanto un riconoscimento dei miei sforzi personali, bensì anche di quelli dei miei colleghi al GECPD, della comunità internazionale e della comunità locale. E’ per questa ragione che voglio dedicare il premio a loro”.
Dalla sua istituzione nel 1999, il GECPD, con Mama Hawa al timone, ha fornito assistenza ad oltre 215mila persone – sfollati, vittime e sopravvissuti alle violenze – aiutandole a recuperare energie, guarire e riprendere le proprie vite.
La Somalia è a tutt’oggi una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Ai milioni di rifugiati fuggiti nei paesi confinanti, si sommano gli oltre 1,3 milioni di sfollati interni somali. Un terzo della popolazione della Somalia, stimata in 7,5 milioni di persone, è dunque stato costretto alla fuga.

sabato 1 settembre 2012

CARLO MARIA MARTINI


Carlo Maria Martini

Arcivescovo in Milano 

di Marco Vergani
Carlo Maria Martini, nato nel 1927, gesuita, biblista, prima di essere arcivescovo di Milano aveva ricoperto la carica di rettore del Pontificio Istituto Biblico e della Pontificia Università Gregoriana. E’ stato membro di varie Congregazioni pontificie ed ha presieduto il Consiglio delle Conferenze episcopali Europee.
Il Cardinal Martini è stato una figura di rilievo non solo per la Chiesa Milanese, ma per tutta la Chiesa. E’ stato la guida della diocesi in anni difficili.
Ora che è tornato nella Casa del Padre, per ricordarlo non si può fare a meno di partire dalle lettere sue pastorali indirizzate alla diocesi ogni inizio d’anno ed in particolare alla lettera del 1981/82 “In principio la Parola”.
Un testo che era un programma per il suo incipiente Episcopato in una diocesi importante e frenetica.
Un forte invito a mettere la Parola al centro della vita, perché - riprendiamo le sue parole – “E’ stata la Parola per prima a rompere il silenzio, a dire il nostro nome, a dare un progetto alla nostra vita. E’ in questa parola che il nascere e il morire, l’amare e il donarsi, il lavoro e la società hanno un senso ultimo e una speranza.” (In principio la Parola pag. 7,8).
Carlo Maria Martini è stato uomo di fede ed uomo aperto al dialogo. Auspicava che tutti sentissero forte l’esigenza di scoprire ciò che “ci unisce al di là delle divisioni, di ritrovare in una comune tradizione la spinta verso il futuro; di ricondurre i diversi e spesso contrastanti progetti di vita umana a un immagine di uomo che non mortifichi nulla di ciò che è bello, buono, onesto, che sia così ampia e di così vasto respiro da accogliere con rispetto anche il più piccolo contributo al vero progresso dell’uomo.”
Il suo auspicio è un invito che - ancor oggi - ben può essere rivolto a tutti quanti, credenti e non, abbiano a cuore la ricerca della verità e il bene dell’uomo. Una verità e un bene che Carlo Maria Martini fondava sulla Parola di Dio, ma che proponeva anche a chi per fede o per opinione era su posizioni differenti.
Con la Cattedra per i non credenti Carlo Maria Martini non aveva inteso creare un luogo per l’indottrinamento degli atei e degli appartenenti alle altre religioni, quanto piuttosto un luogo ove riflettere insieme sulla pluralità. Una pluralità che pervade il mondo, dal mondo arabo - Islam compreso -, al mondo occidentale – protestantesimo e cattolicesimo compresi.
Il Cardinale faceva conto su queste pluralità per aprire un dialogo tra mondi diversi e – inutile negarlo – anche contrapposti. Gli studi biblici del Cardinale avevano favorito il nascere di un rapporto privilegiato verso il mondo Ebraico, tanto che Martini, dopo avere lasciato la guida della Diocesi di Milano, si era trasferito a Gerusalemme.
Nel libro intervista “Nel Cuore della Chiesa e del mondo” (Marietti 1991 pag. 86) a una domanda Martini risponde: “Diventa allora giusto tenere presenti e promuovere i valori di libertà, i diritti umani e le positività che possono emergere. Diventa giusto farlo senza preoccuparsi troppo di quale sia l’ideologia vincente, ma soltanto mettendo a fuoco quei riflessi dei valori evangelici che a noi tocca promuovere, pur sapendo che potrà sorgere qualche nuova conflittualità.”
Da queste parole traspare un desiderio aperto di collaborare con tutti nella consapevolezza dei rischi e delle difficoltà che possono insorgere.
L’Arcivescovo Martini ha sempre mostrato disponibilità al confronto tanto da tenere una rubrica sul Corriere della Sera come un semplice giornalista.
Non mi resta che chiudere con altre parole del Cardinale: “Gesù conosce il cuore dell’uomo.”
Bussero, 1 settembre 2012.


lunedì 23 luglio 2012

VINCE IL POPOLO DEL REFERNDUM

L'ACQUA È UN BENE PUBBLICO 
E NON SI TOCCA
 
La Corte Costituzionale accogliendo il ricorso presentato dalla Regione Puglia ha di fatto e sostanzialmente ripristinato il risultato del referendum sui servizi pubblici locali del giugno del 2011.
La sentenza infatti riconosce alle regioni la competenza di affidare ad enti pubblici o ad enti in house la gestione dei servizi pubblici.
Ma, cosa ancora più importante, è la motivazione della sentenza secondo la quale le norme sono in contrasto con l’esito referendario.
Questa è una battaglia vinta contro il tentativo di privatizzare i servizi pubblici fondamentali per i cittadini e le comunità.
Con questa sentenza, sono stati cancellati gli interventi legislativi, in perfetta continuità e sintonia, prima del governo Berlusconi e poi del governo Monti.
La sentenza della Corte Costituzionale, inoltre, si configura come un preavviso di incostituzionalità dell’art 4 del decreto legge sulla spending review” che mira a fissare gli stessi identici limiti sulle società in house, contenuti nelle norme oggi abrogate.
Il Parlamento dovrebbe prenderne atto immediatamente, cancellando questo obbrobrio dell’art 4 che ha come unico effetto la disoccupazione per migliaia e migliaia di lavoratori delle società in house.
Ha vinto la democrazia: il voto espresso sul referendum anche da tanti cittadini di Bussero non è stato vanificato.

sabato 14 luglio 2012

TRA RESPONSABILITÀ E COERENZA


Le responsabilità del passato e la (in)coerenza

Abbiamo atteso il tempo necessario a far decantare le naturali tensioni che accompagnano una campagna elettorale, prima di pronunciarci sulle scelte del Partito Democratico di Bussero.
Officina per Bussero è nata per unire e, con la proposta risultata vincente della lista “per Bussero il tuo paese”, ha creato le condizioni per dare rappresentanza unitaria all'elettorato del centrosinistra busserese.
Martedì 26 giugno in consiglio comunale in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, il capogruppo di Bussero+ PD-IDV all'opposizione ha esordito dichiarando di guardare al futuro e non al passato, come se fosse un “nuovo” e non un “veterano” della politica busserese.
E’ noto a tutti il suo passato di responsabilità politica e di gestione amministrativa che lo hanno portato dal 1975 fino al 2011 a decidere e/o concorrere nelle decisioni di tutte le scelte compiute dalle amministrazioni che si sono succedute in questo periodo e il suo sguardo rivolto al futuro non può essere scisso dalle responsabilità delle azioni passate.
Il capogruppo di Bussero+ ha la responsabilità, in concorso con l'attuale gruppo dirigente del PD locale, di aver compromesso la coesione del proprio partito e di aver scelto di rompere con la sinistra busserese, creando una frattura “storica” nell'elettorato del centrosinistra.
Guardare al futuro è cosa buona e sempre necessaria, ma in considerazione del suo passato ci saremmo aspettati almeno una rilettura delle scelte sin qui operate. Ci saremmo aspettati, ancorchè alla luce di una rilettura del passato e di uno sguardo rivolto al futuro, la disponibilità a ricercare una via per una ricomposizione della rappresentanza dell'elettorato del centrosinistra.

Non ci sembra che questo sia accaduto nonostante la nuova Giunta in soli 20 giorni, per rispettare le scadenze di legge, abbia dovuto elaborare una proposta di bilancio ferma da cinque mesi, frutto della crisi amministrativa e del conseguente commissariamento del Comune, di cui il consigliere Zerbini è tra i principali responsabili.
Tanto che, nonostante la Giunta si sia concentrata principalmente sul bilancio 2012 e sia riuscita a recuperare tutti i tagli al sostegno delle politiche sociali e scolastiche, modificando parzialmente il programma degli investimenti pluriennale proposto dal Commissario, e si sia espressamente riservata di intervenire sulle scelte strategiche per gli investimenti in autunno con il programma 2013, il consigliere Zerbini, capogruppo di Bussero+, ha votato contro il bilancio, perchè non è stato recepito un suo emendamento che interveniva sull’addizionale IRPEF determinando una minore entrata che avrebbe voluto compensare tagliando i fondi per i costi del riscatto dei mutui.
Una scelta paradossale e incoerente perchè il 28.2.2011 il consigliere Zerbini, quando era capogruppo di maggioranza nella precedente amministrazione, aveva votato la delibera consiliare n.28 che prevedeva guarda caso proprio il riscatto dei mutui. Mutui, sia detto per inciso, che purtroppo però per incapacità della sua Giunta non erano stati riscattati nè a giugno, né poi dal commissario a novembre. Così che ancora oggi il nostro Comune, pur avendo i soldi disponibili per il riscatto, continua a pagare circa 56 mila euro anno di interessi passivi.
L'emendamento proposto da Busserò+ avrebbe tolto alla nuova amministrazione la possibilità di rimediare agli errori della sua amministrazione.
Futuro e passato contraddittori. Cosi come lo è la motivazione del voto contrario sul bilancio per la polizia locale. La sua precedente amministrazione è responsabile dello sfacelo del corpo di polizia locale a Bussero e di costi inutili ben 17 mila euro anno per la polizia privata.
La situazione trovata dalla nuova amministrazione è stata quella di un corpo di polizia ridotto a tre agenti e della disdetta della convenzione trasmessa dal Comune capofila di Pessano per inadempienze del Comune di Bussero. Il nuovo Sindaco sta ponendo rimedio a questo disastro riallacciando i rapporti con i comuni interessati a un nuovo progetto di servizio.
Ancora futuro e passato. Il consigliere Zerbini ha motivato il voto contrario al bilancio per le tariffe sui servizi pubblici. Nel bilancio proposto non vi è alcun aumento se non l'adeguamento ISTAT previsti dai contratti in essere. Quando amministrava la sua Giunta ha deciso aumenti su tutti i servizi e la sua amministrazione era riuscita anche a rifiutare di pagare il buono pasto ai bambini di Cernobil come ogni anno ospiti di famiglie busseresi.
Per fare esempi di raffronto tra l'amministrazione Colombo-Zerbini e l'attuale bilancio: gli utenti pagavano il nido per il 57% dei costi, mentre con il nuovo bilancio il 51%, per gli impianti sportivi il 62% ora invece il 48%, per i servizi sociali il 20% ora il 12%, per i servizi scolastici è iscritto a bilancio che cittadini pagavano il 195% del costo del servizio ora concorrono per il 65%.
Nell'ultima dichiarazione Bussero + ha ripreso la polemica sull'auditorium, nonostante in consiglio comunale sia stato ribadito che tutti i lavori del progetto sono già finanziati ed è comprovato che nessuna nuova cifra è iscritta nei documenti di bilancio presentati.
Le ironiche insinuazioni e le commistioni tra entrate per alienazioni e investimenti su progetti che ad oggi non esistono, sono utilizzate per celare le reali intenzioni dei rappresentanti di Bussero+ che vorrebbero regalare ai privati, tramite progetti finanziari non necessari per gli investimenti, la gestione di cospicue risorse comunali.
Avremo occasione nell'impostazione del bilancio di previsione 2013 e nella stesura del Piano di Governo del Territorio (PGT) di confrontare le scelte della nuova amministrazione con le carte che sono state trovate nei cassetti dell'amministrazione Colombo-Zerbini.
Enunciare obiettivi quando non si governa e praticare l'opposto quando si è chiamati a governare non fa mai tornare i conti, questo i cittadini lo hanno capito e hanno detto basta.
Oltre il 50% dell'elettorato del Pd non ha votato per Bussero +, la lista di Zerbini.
Con il voto hanno detto che con questi politici è una storia chiusa.

venerdì 13 luglio 2012

FESTAPERTA 2012


Festaperta 2012

Ora che è finita possiamo dire che è andata bene.
Direi oltre le previsioni economiche, politiche e di partecipazione.
Tutte le sere abbiamo segnato presenze significative di cittadini e cittadine di Bussero e non solo, che ci hanno onorato della loro presenza, crediamo andandosene contenti per il clima trovato, per il cibo consumato, per aver trascorso una tranquilla serata con musica, quasi sempre buona, chiacchierando in libertà e tirando tardi, come si fa nei luoghi familiari.

Una festa riuscita, dunque, da migliorare certamente in alcuni aspetti, che ha visto il lavoro volontario di 64 persone, donne e uomini, giovani e pensionati, che hanno dedicato parte del loro tempo al servizio di questo progetto.
Una festa che si reinventa in cucina ogni volta, beatamente qualche volta saltando la programmazione prevista in cambio di piatti nuovi proposti il giorno prima, ma tant’è le nostre cuciniere sono così. Una festa quest’anno all’insegna dei piatti siciliani, perché a noi lombardi piacciono, e delle torte fatte in casa da impensabili pasticcere.
Musica importante e proposte qualche volta poco adatte all’ambiente, ma cocciutamente rivendicate, perché anche i giovani musicisti devono avere spazi di verifica. Musicisti che con noi intrattengono rapporti amicali e che ogni anno ritroviamo.
Anche la politica, quella sana del costruire, è passata di striscio con presenze non segnalate, ma che ci dicono dell’attenzione a quanto facciamo, consiglieri provinciali, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, assessori e consiglieri comunali della Martesana etc. Amici e compagni di strada di esperienze passate e, perché no, future prossime.
Insomma la Festa è finita e a qualcuno già manca, è stato bello……
Un grazie immenso e un caro saluto a tutte e tutti coloro che ci hanno lavorato, come sempre con serenità, spirito d’adattamento, condivisione e anche divertendosi.

domenica 24 giugno 2012

I PRIMI 50 GIORNI


I PRIMI 50 GIORNI
(a.g.)Bussero era stanca dell'immobilismo e del distacco dell'Amministrazione comunale dai cittadini.
Con il voto, gli elettori hanno tolto la fiducia a chi aveva portato il nostro paese in queste condizioni e a chi proveniente dall'opposizione non dava sufficienti affidamenti.
Votando per il sindaco Rusnati e per la lista Per Bussero-il tuo paese, hanno chiesto ascolto, partecipazione e un salto di qualità nell'amministrare.
Da subito l'Amministrazione guidata dal sindaco Rusnati ha dato il via a una serie di incontri per mantenere fede a quanto scritto nel programma: ricostruire le relazioni a Bussero.
A partire dal giorno successivo all'insediamento, ha incontrato la Dirigente dell'Istituto scolastico, il Parroco, le Suore per la scuola dell'infanzia, il Comando dei Carabinieri.
Ha ricostruito i rapporti istituzionali con i comuni limitrofi e le società partecipate per i servizi e per la polizia locale,
Ha rimotivato e dato certezze ai dipendenti comunali per far funzionare il comune, un esempio è stato l'organizzazione e l'attivazione del servizio per la compilazione dell'IMU presso l'ufficio tributi. Ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni. Ha incontrato le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati per confrontarsi sulle politiche sociali e le scelte di bilancio. Ha convocato i professionisti incaricati per far ripartire programmi fermi a partire dal PGT e dall'alienazione dei diritti sulle aree 167. Ha ridato certezze alle imprese titolari di appalti di lavori pubblici in modo che si proceda celermente rispettando gli obiettivi concordati.
Ha accolto la proposta dei volontari della Biblioteca per l'apertura estiva al giovedì sera con iniziative qualificate, oltre alla consueta apertura domenicale.
Questo è solo l'inizio, è anche partita l'organizzazione della Festa del Paese che sarà motivo di partecipazione innovativa delle associazioni e dei singoli per una sua riqualificazione, a seguire si ragionerà sulla valorizzazione di progetti delle associazioni e dei meriti di eccellenza di nostri concittadini.
Contestualmente a questo ingente lavoro di ricostruzioni delle relazioni e di rimotivazione, lunedì 11 in Consiglio comunale e a seguire martedì 19 in assemblea pubblica è stato presentato il Bilancio di Previsione 2012, recuperando un ritardo di cinque mesi dovuto alla crisi della precedente amministrazione e dal commissariamento.
Il bilancio presentato risponde a criteri di equità per quanto riguarda le entrate, a fronte degli ingenti tagli di trasferimento praticato dallo Stato.
Il Comune di Bussero subisce un taglio dallo Stato di ben 572.000 euro, pari al 10% delle entrate correnti.
Queste mancate entrate vengono coperte con la nuova IMU, che sulla prima casa darà un gettito pari al 51% della precedente ICI e dall'addizionale IRPEF allo 0,08 compensata con l'esclusione dei contribuenti con redditi fino a 13.000 euro, mentre prima veniva pagata da tutti.
Le tariffe per i servizi contengono un equilibrio tra contributo dell'utente e copertura con la fiscalità generale tale da tutelare progressivamente i cittadini per fasce di reddito.
Gli utenti pagheranno una percentuale dei costi dei servizi nella misura del 12% per i servizi sociali, del 51% per l'asilo nido e con la retta scontata in base al redditto, del 47% per l'utilizzo degli impianti sportivi, del 65% per le attività scolastiche integrative.
Per quanto riguarda le spese sono eliminate tutte le spese inutili e caratterizzata la finalità sociale del bilancio. Sono ripristinati tutti i fondi per i servizi scolastici, per i servizi sociali, per i servizi allo sport, per le associazioni e per le attività produttive.
In sintesi gli stanziamenti nella spesa corrente vanno per il 12% alla scuola cultura e sport, per il 19% ai servizi sociali, per il 31% al territorio ambiente e trasporti, per il 32% alla funzione generale e polizia locale
Anche gli investimenti e i relativi pagamenti previsti rispettano il patto di stabilità senza drammi e allarmismo.
Martedì 26 giugno ore 21 il Consiglio comunale approverà definitivamente il bilancio di previsione 2012, questo è il primo atto importante che permetterà alla struttura amministrativa comunale di uscire dalla precarietà ed operare a pieno regime.
Partecipiamo numerosi a questo Consiglio così come è avvenuto nei due precedenti.

giovedì 21 giugno 2012

venerdì 15 giugno 2012

giovedì 7 giugno 2012

PRESENTAZIONE BILANCIO PREVISIONE

L'Amministrazione comunale guidata da Curzio Rusnati sta rimettendo in moto il Comune e si accinge a presentare il primo atto importante del proprio mandato.
Lunedì 11 alle ore 21 presso la sala consiliare si terrà il consiglio comunale con la presentazione del bilancio di previsione 2012 e atti connessi. 
Il consiglio comunale è aperto alla partecipazione del pubblico e sarà registrato per la trasmissione sul web. 
Partecipate

sabato 26 maggio 2012

IL GIURAMENTO DEL SINDACO

Il sindaco ha reso possibile la ripresa del Consiglio comunale.
Riteniamo questa un'azione di trasparenza verso i cittadini, che potranno vedere in prima persona lo svolgimento dell'assise consiliare e la deliberazione degli atti.
Pubblichiamo la ripresa che si trova sul sito del Comune di Bussero.

mercoledì 25 aprile 2012

25 APRILE

Appuntamento alle ore 11 alla manifestazione organizzata dal Circolo familiare Angelo Barzago e dall' ANPI. Sarà presente il comune di Bussero con il Commissario e il gonfalone.
Parleranno la dott.sa Massa Commissario di Bussero
                       Marchesi Valerio Presidente del Circolo familiare.


martedì 17 aprile 2012

INDIRIZZI DI BILANCIO

SARÀ UN BILANCIO ATTENDIBILE?

Il Commissario ha illustrato ai candidati sindaci lo schema di bilancio di previsione 2012.
A quando l'approvazione?

Si è atteso fin'ora per decidere l'aumento dell'addizionale IRPEF per colmare i tagli dei trasferimenti dello Stato e ottenere così il pareggio di bilancio.
Per non prendere atto dell'impossibilità di terminare  entro il 2012 i lavori del centro polifunzionale e di decidere nuove soluzioni, si rischia di presentare un bilancio che dovrà essere rivisto dalla amministrazione che si insedierà.
Probabilmente, dato i tempi, approverà lo schema con i poteri della Giunta, lasciando al nuovo Consiglio comunale l'approvazione finale.
Gli indirizzi per la stesura del bilancio ci lasciano qualche perplessità per i tempi e per i contenuti.
Il Commissario ha dato indicazione agli uffici di aumentare l'addizionale IRPEF per coprire il buco di bilancio nella spesa corrente dovuto al taglio dei trasferimenti dello Stato che ammonta a € 415.000.
Questo taglio è stato deciso dal Governo Berlusconi e avvallato dal Governo Monti.
Applicare all'IMU(ex ICI) le aliquote nella misura prevista dalla legge nazionale.
Estinguere anticipatamente i mutui con l'avanzo di amministrazione.
Tagliare la spesa corrente e aumentare le tariffe dei servizi in relazione al maggior costo dovuto all'inflazione.
L'altra indicazione riguarda il rispetto del patto di stabilità che influisce sulla capacità di pagamento, cioè limita il pagamento di somme che però sono disponibili.
Qui il Commissario chiama in causa il centro polifunzionale.
Chiarisce che tutti i 4.280.000 euro previsti dalla convenzione sono entrati nelle casse comunali.
Dalla documentazione ufficiale risulta che dall'anno 2009, nel quale è stato sottoscritto il contratto e sono iniziati i lavori dell'opera citata, ad oggi, sono entrate nelle casse del Comune € 3.804.000, come da convenzione con TAO 88, a fronte di spese da sostenere dal 2009 al 2012, anno del termine previsto dal contratto per la fine lavori, pari a € 3.627.355.
Di questi ad oggi sono già stati pagati €1.815.000.
Inoltre è ancora disponibile nelle casse comunali la somma del ribasso d'asta pari a € 1.450.000 per ulteriori opere a completamento del progetto da gestire nel 2013.
Sono quindi entrati più soldi di quanto se ne devono spendere durante il periodo per la realizzazione dell'opera, cosa nota a tutti perchè questo prevedeva il piano finanziario insito nella convenzione e nel contratto d'appalto. Inoltre il flusso di cassa per rispettare il patto di stabilità era garantito nel contratto d'appalto con pagamenti di stati di avanzamento lavoro coincidenti con reversali in entrata come da convenzione.
I soldi quindi ci sono, il flusso di cassa era garantito dalla convenzione e dal contratto.
Cosa è avvenuto negli ultimi tre anni?
Come sono stati usati i soldi in cassa? Cosa hanno pagato?
Perchè i lavori non sono terminati nonostante una proroga di sei mesi e non termineranno nemmeno entro il nuovo termine fissato al 16 luglio 2012?
Ha senso affermare che l'opera va pagata tutta entro l'anno 2012 con il termine lavori previsto entro il 16 luglio, quando e visibile a tutti lo stato dei lavori?
Se ci sono altre carte, oltre ai documenti deliberati ufficialmente all'atto della convenzione e del contratto nel 2009, che siano messi a disposizione in particolare i documenti prodotti dagli uffici che hanno determinato l'indirizzo per la stesura del bilancio.
Vogliamo vederci chiaro!

venerdì 13 aprile 2012

LA RIFORMA DEL LAVORO

Il governo scarica sul lavoro
I COSTI DELLA SPECULAZIONE


Senza una definizione di quali motivi economici siano legittimi (crisi aziendale, di mercato, ecc.) si apre la strada a licenziamenti per qualsiasi motivo attenga l’attività dell’impresa: anche per aumentare i profitti...

Si allarga, inoltre, la possibilità di licenziare per motivi disciplinari.
Non è il tanto decantato modello tedesco.

Per il governo Monti, l’Italia è in crisi a causa delle pensioni e della tutela del posto di lavoro e non per il dissesto causato dalle speculazioni delle banche, per le de-localizzazioni all’estero delle produzioni, per la mancanza di investimenti
da parte delle imprese e dello Stato.
Parlano di rigidità del mercato di lavoro quando ci sono milioni di precari, soprattutto giovani, e ci sono 2 milioni di loro che non studiano e non lavorano; parlano di rigidità nei licenziamenti quando nel 2011 i licenziati sono stati 2 milioni e altrettanti nel 2010.
Con una riforma delle pensioni devastante soprattutto per operai, donne e lavoratori in mobilità e con la maggiore libertà nei licenziamenti si pensa di far uscire dalla crisi un Paese che non cresce da vent’anni.

Poco o nulla è stato chiesto a coloro che si sono arricchiti con le attività finanziarie e hanno accumulato grandi patrimoni.
Nessun provvedimento è stato preso per la crescita del Paese.
L’iniziativa della Cgil è stata un argine alle politiche antipopolari del Governo Berlusconi e di quello di Monti. Il parziale passo indietro del governo Monti è merito suo. Ma nessun grande partito ha sostenuto la sua iniziativa fino in fondo e il risultato non è quello sperato dai lavoratori.

Manca da tempo UN PARTITO DELLA SINISTRA IN PARLAMENTO che sostenga i lavoratori nelle loro giuste battaglie per giustizia sociale, la solidarietà e il progresso civile ed economico.
E’ necessario convocare le elezioni politiche generali e far decidere al nuovo Parlamento politiche economiche e sociali condivise dai cittadini.
Non ci sono motivazioni per la prosecuzione di questo Governo. Sosteniamo le prossime mobilitazioni e stiamo vicini ai cittadini che saranno sempre più colpiti dalla crisi e dagli effetti delle scelte del Governo.