martedì 8 marzo 2016

8 MARZO: LIBERE DI SCEGLIERE


(e.d.)- Diritto all'autodeterminazione: riconoscimento della capacità di scelta autonoma ed indipendente dell'individuo.

In Italia la parola "autodeterminazione" è stata scelta dal movimento delle donne per definire quello che nei movimenti anglosassoni veniva piuttosto definito come "diritto di scelta" (right to choose), in particolare rispetto alle questioni della sessualità e della riproduzione.

Rivendicare la totale autonomia del proprio corpo fu un punto di partenza: parlando di corpo, sessualità, relazioni, della maternità come scelta e non più come destino, le donne hanno saputo andare oltre affermando il principio di autodeterminazione nella società.

La libertà di decidere autonomamente della propria vita, se ha come punto di partenza la sfera della sessualità e della riproduzione, riguarda anche moltissimi altri campi; il tradizionale dibattito sui diritti delle donne suddiviso piuttosto arbitrariamente fra "diritti civili" (libertà di scelta nelle proprie affettività, libertà di movimento e di residenza, libertà di parola e di espressione, ecc.) e "diritti economici sociali e culturali" (il diritto allo studio, al lavoro, alla libera scelta della professione, all'autonomia culturale, ecc.) è il naturale proseguo dell’autodeterminazione.

Partire da sé” fu il gesto inaugurale del femminismo degli anni Settanta: da esigenza tutta individuale si è trasformata poi in urgenza collettiva pervadendo la società.

E’ la donna titolare del potere di scelta. A lei soltanto spetta la prima e l’ultima parola per ciò che avviene nel suo corpo, nella sua mente e nella sua vita.

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