giovedì 9 gennaio 2014

STATO DI CONFUSIONE NEL GOVERNO

INIZIAMO IL NUOVO ANNO RINGRAZIANDO I NOSTRI LETTORI: ABBIAMO RAGGIUNTO LE CINQUEMILA VISITE SUL NUOVO BLOG, DOPO AVER SUPERATO LE DIECIMILA NEL PRECEDENTE.
QUESTO CI CONFORTA NEL CONTINUARE A ESPLICITARE IL NOSTRO PUNTO DI VISTA SUGLI AVVENIMENTI NAZIONALI E LOCALI.

Abbiamo concluso il vecchio anno con un'affermazione: questo è un governo che non serve ai cittadini italiani.
Riprendiamo con il nuovo anno evidenziando lo stato confusionale in cui versa il governo.
I fatti di questo inizio dimostrano l'incapacità di coordinamento e la mancanza di empatia con i cittadini.
A fine anno il governo si è visto bocciare dal Presidente della Repubblica un decreto urgente che era stato stravolto dal Parlamento con l'inserimento di prebende clientelari con il beneplacito del governo stesso.
E' di questi giorni la figuraccia fatta dalla ministra dell'istruzione e dal ministro del bilancio sui tagli degli stipendi al personale della scuola.
E' sconcertante che due ministri che hanno emesso e fatto approvare dal Parlamento un loro decreto, ora imputano colpe alla burocrazia per i tagli affermando la loro estraneità, quando invece sono loro i primi responsabili avendo deciso il blocco dei contratti del pubblico impiego.
Ora vogliono rimediare a costi invariati, questo significa che taglieranno risorse destinate ai programmi per pagare gli stipendi.
I comuni, a loro volta tartassati dai tagli ai trasferimenti, dovranno sempre con maggiore fatica, trovare le risorse per concorrere a mantenere una offerta formativa decente.
Il balletto IMU - IUC - TASI - TARI, che sempre di più appare un balbettio di incapaci che vogliono nascondere le loro responsabilità ai cittadini, ha solo uno scopo: il governo taglierà ai comuni il trasferimento di quattro miliardi e mezzo di euro che equivaleva all'IMU sulla prima casa.
I comuni potranno e dovranno per forza applicare le nuove tasse per sostituire le mancate entrate dovute ai tagli del governo.
In questo scenario il ministro dell'economia ha il coraggio di dichiarare che non aumenterà la pressione fiscale.
Siamo di fronte a un governo che dichiara obiettivi ambiziosi  ma nei fatti ha una gestione quotidiana disastrosa.
Vedremo come si comporteranno in consiglio comunale a Bussero, i consiglieri di minoranza che si identificano con il governo, quando si imposterà il bilancio di previsione per il corrente anno che dovrà tener conto di quanto deciso a Roma, dopo che hanno giustificato il colpo di coda del governo sul nostro comune con l'ennesimo taglio di fine anno di 325.000 euro.


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