mercoledì 6 agosto 2014

ITALIA IN RECESSIONE


L’Istat ha diffuso il dato sul Pil nel secondo trimestre. L’Italia è di nuovo in recessione.

Nicola Fratoianni coordinatore nazionale di SEL ha così commentato: "Come abbiamo ripetuto più volte a fronte della fretta sulle riforme costituzionali, assistiamo alla assenza di qualsiasi idea su come uscire dalla crisi.

Sarebbe necessario mettere radicalmente in discussione i trattati europei e la politica di austerità che continuano ad aggravare gli effetti della crisi.

Servirebbe una politica industriale capace di contrastare la svendita dei principali asset strategici. Servirebbe un piano straordinario per il lavoro ecologicamente sostenibile.

Invece nulla di nulla. Tranne una straripante retorica della velocità . Con tutta questa velocità- conclude Fratoianni- il Paese rischia di deragliare".

Il viceministro all'economia Enrico Morando ha ammesso le difficoltà in cui versa l'economia italiana e soprattutto di come al Tesoro non si aspettassero un dato cosi negativo.

"L'economia va male, molto peggio di come avevamo previsto. La manovra 2014 non ci sarà, ma naturalmente sarà molto impegnativa la sessione di bilancio 2015-2018 perché entreremo nel 2015, ormai lo sappiamo, con un ritmo di crescita inferiore rispetto a quello che avevamo previsto".

Morando ovviamente non si sbilancia, tuttavia i primi calcoli possono condurci in una forchetta che oscilla fra i 6-8 miliardi, se le cose non migliorano nei due semestri che restano da qui fino a fine anno. Questi si dovranno aggiungere ai 20-23 miliardi previsti per la manovra di correzione del bilancio del 2015, anno in cui scatta anche l'obbligo del pareggio di bilancio.

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