domenica 5 luglio 2015

FESTAPERTA 4 LUGLIO

QUESTA SERA "BLUE CACAO"



SABATO SERA! OLE’

 by bricolage

E così dopo cinque giorni arrivò il sabato sera!
Non quello di Toni Manero, né quello di Giacomo Leopardi, parlo del “tranquillo sabato di paura” di Festa Aperta.
Alle due questa notte una serie di pensieri si susseguivano nella mia mente ripensando alla serata appena trascorsa, pensieri che mi suggerivano un anagramma che faceva così:

EXPO ( in dialetto ESPO’) ovvero, sfamare il pianeta
SE PO’ (anagramma di ESPO’) ovvero, dac de mangià a inscì tanta gent?
Si, ieri sera abbiamo veramente sfamato il mondo e compreso che il giardino del Circolo non può andare oltre una certa capienza.
La coda alla cassa è stata indicatrice di un limite strutturale al quale non ci vogliamo rassegnare.
Nonostante il servizio fosse presidiato da quattro addetti, la coda era solo la punta dell’iceberg: solo una rapida valutazione e la conseguente assunzione di decisioni, fatta nel brainstorming politico-organizzativo che si tiene tutte le mattine nel giardino sotto il gelso, circa l’impatto sul servizio di una massiccia presenza di ospiti nella serata del sabato, ci ha permesso di evitare l’ingolfamento.
Al comando del Ghiringa, riservista del traffico, staffette, alla rotonda di Pessano, avevano il compito di bloccare i pulman, anche stranieri, che si stavano dirigendo su Festa Aperta, e organizzate colonne di persone ordinatamente inquadrate, dirigerle verso piazza Papa Giovanni XXIII.
Un opera immane, biblica, vedere centinaia di cittadini in una colonna, senza soluzione di continuità, sfilare dal ponte del Molgora fino alle casse della Festa; non un litigio sulla precedenza, sorridenti, con un appetito della madonna!

Se il giardino ha dei limiti quantitativi oggettivi a garantire ospitalità , IL NOSTRO IMPEGO PER SFAMARE IL POPOLO/PIANETA non può venire meno.
E allora eccola, in anteprima, la soluzione dell’Ingegner Caronte, consulente tecnico di Festa Aperta:
  • Istituzione presso la Festa di una soluzione distributiva che consenta
  • Di Servire molta più gente
  • Di Decongestionare il giardino
  • Di Ridurre i rifiuti
  • La soluzione chiamata OPEN – DRIVE consiste nel praticare n. 3 aperture sul muro di cinta prospiciente via Garibaldi attraverso le quali distribuire in appositi sacchetti termici, realizzati dallo stesso Ing. Caronte, fritti e griglia, paste e risotti, street food e torte della Rosi.
Istallazione di casse automatiche self - pay rivolte sulla strada, per uno smaltimento veloce delle code; cuffie per l’ascolto live dei concerti, consegnate al ritiro delle derrate alimentari, sono le proposte di innovazione tecnologica contenute nel progetto.
L’Ingegnere partirà già dal prossimo lunedì nella realizzazione degli elaborati perché, come ci ha detto, quando arrivano all’ufficio tecnico del Comune potrebbero volerci 12 mesi per sbancare un pezzo di marciapiede e praticare le aperture nel muro.
  • La bozza Caronte infine, prevede la costituzione di stati satellite nei paesi confinanti (ha proposto una micro-realizzazione ad Atene se tornerà la dracma), nei quali far pervenire le proposte culinarie e musicali in tempo reale, correndo sul web, cercando così, di fermare questo flusso interminabile di persone.

Certo poi si mettono anche alcune paradossali situazioni a congestionare la Festa.
Ad esempio i convitati del tavolo n. 15 dopo aver fatto la loro brava coda, si siedono e aspettano il servizio-tavoli.
Aspettano e aspettano e aspettano senza vedere soddisfatta la loro giusta fame.
Ma cosa ci fa la lista della comanda ancora sul tavolo?
No consegna al ricevimento ordini? No mangiare!
Ecco, anche queste piccole cose bloccano una organizzazione efficiente, non liberano i tavoli, non danno la possibilità a tutto il POPOLO DI ESSERE SERVITO.
Educare il popolo è un'altra delle incombenze della Festa, dirigerlo, saper incontrare le esigenze della sua pancia senza farle sconfinare in rivolta.
Pensavo di farla più breve, ma quando si tratta di scrivere cazzate non mi ferma nessuno!

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