giovedì 2 luglio 2015

FESTAPERTA - GREXIT, GRATACÙ, GRATTA E VINCI

by bricolage

Dunque oggi è scaduto il termine e TSIPRAS non ha pagato la rata del mutuo.
Eccola all’orizzonte la malattia continentale, la GREXIT.
Si sarebbe potuta curare con qualche pastiglia di IMMODIUM così oggi nessuno se la farebbe fatta addosso, ma la si sarebbe potuta curare anche con politiche di investimento che riportino il lavoro al centro dello sviluppo di un paese anziché sulla riduzione dello stato sociale.
Che la Finanza sia un animale famelico lo abbiamo capito anche noi menti normali, e tanto più è insaziabile tanto più impoverisce la gente comune.
E adesso ….Referendum!
I greci sceglieranno se morire con la troika o morire di dracma? Forse si, ma almeno sceglieranno!
Certo è un po’ come accadeva durante la guerra fredda quando gli ultimi stalinisti nostrani sostenevano, arrivati all’ultima possibilità di mantenere la pace fra le due superpotenze, che forse era preferibile morire di atomica sovietica piuttosto che americana.

Mai come di questi tempi, e su questo argomento, si sono visti tanti GRATACU’
I gratacù (gratta culi in italiano) sono di specie diverse;
  • quelli tutti continentali che chiedono la restituzione dei prestiti dopo avere comprato, al solo scopo speculativo, il debito greco per far ingrassare le proprie banche;
  • quelli che per giustificare scelte di macelleria sociale nostrana di ieri e di domani, parlano ad Alexis come ad uno scolaretto rimproverandolo di non tirare la corda o di cercare solo di fare il furbo (leggete le dichiarazioni di Renzi)
Poi ci sono statisti di centro sinistra e gente comune che si è convinta che sulle sponde dell’Egeo si e vissuto da sempre sopra le proprie possibilità.
Mi viene in mente che questa l’ho già sentita all’ epoca di Mario Monti e intanto contro lo spread e il rischio default (el faliment) tagliava i servizi sanitari, i trasferimenti ai comuni e “riformava” le pensioni.
Come allora in Italia, è comprensibile la paura dei nostri fratelli greci di un domani incerto; come per noi si chiederanno se valga la pena fare sacrifici, e se, in misura proporzionale, i sacrifici verranno chiesti a quella piccola parte di signori che detiene la maggior parte della ricchezza.

Se devo scegliere fra la debolezza di Davide e lo strapotere di Golia, scelgo il primo.
E allora io sto con TSIPRAS contro i muscoli dei governi e le regole strozza gente: sappi Alexis, che noi tifiamo per te e, comunque vada il referendum, a Festa Aperta, come lo scorso anno un posto per te c’è sempre.

Anzi guarda ti confessiamo che un GRATTA E VINCI lo abbiamo comprato e visto che il nostro Premier sa solo dispensare consigli, a buon mercato e dozzinari, alla faccia sua devolveremo, se vinciamo, euro italiani al Davide europeo.
In ogni modo, Alexis, se avete perso il clichè per stampare le dracme, il Fausto ha fotocopiato le banconote dello scorso anno e così, se anche non si vince al GRATTA E VINCI e senza aggiunta di costi, la zecca la facciamo qui.
Ci potrai restituire tutto in comode rate mensili, come da Aiazzone, non come quei quattro pidocchi del Fondo Monetario.

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