L’articolo 116,
terzo comma, della Costituzione prevede già la possibilità per le
Regioni di negoziare con il governo «ulteriori forme e condizioni
particolari di autonomia».
La scelta del
referendum consultivo, non previsto nella Costituzione, rientra nella
discrezionalità delle Regioni purché si svolga «nelle forme e nei
limiti previsti dalla Costituzione o stabiliti sulla base di essa».
È quindi già
possibile per le Regioni chiedere maggiore autonomia su materie
concorrenti tra Stato e Regioni.
Se Maroni voleva da
questo referendum una investitura popolare, mi sembra che abbia
mancato l’obiettivo.
I dati.
In Lombardia alle
regionali 2013 gli elettori erano 7,7 milioni. Prendendo in
considerazione la somma dei voti ottenuti da Maroni e dal Movimento 5
stelle - i due schieramenti che hanno votato la legge per indire il
referendum in Lombardia – si ottengono 3,2 milioni di voti pari al
41,9 degli elettori.
In questo referendum
gli elettori sono 7,8 milioni. Il SI al referendum si avvicina al 2,9
milioni di voti pari al 36,5 degli elettori.
Non mi sembra che vi
sia stato uno spostamento rafforzativo di Maroni rispetto al mandato
che aveva ricevuto nella precedente elezione.
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