lunedì 23 luglio 2012

VINCE IL POPOLO DEL REFERNDUM

L'ACQUA È UN BENE PUBBLICO 
E NON SI TOCCA
 
La Corte Costituzionale accogliendo il ricorso presentato dalla Regione Puglia ha di fatto e sostanzialmente ripristinato il risultato del referendum sui servizi pubblici locali del giugno del 2011.
La sentenza infatti riconosce alle regioni la competenza di affidare ad enti pubblici o ad enti in house la gestione dei servizi pubblici.
Ma, cosa ancora più importante, è la motivazione della sentenza secondo la quale le norme sono in contrasto con l’esito referendario.
Questa è una battaglia vinta contro il tentativo di privatizzare i servizi pubblici fondamentali per i cittadini e le comunità.
Con questa sentenza, sono stati cancellati gli interventi legislativi, in perfetta continuità e sintonia, prima del governo Berlusconi e poi del governo Monti.
La sentenza della Corte Costituzionale, inoltre, si configura come un preavviso di incostituzionalità dell’art 4 del decreto legge sulla spending review” che mira a fissare gli stessi identici limiti sulle società in house, contenuti nelle norme oggi abrogate.
Il Parlamento dovrebbe prenderne atto immediatamente, cancellando questo obbrobrio dell’art 4 che ha come unico effetto la disoccupazione per migliaia e migliaia di lavoratori delle società in house.
Ha vinto la democrazia: il voto espresso sul referendum anche da tanti cittadini di Bussero non è stato vanificato.

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