domenica 7 luglio 2013

FESTAPERTA DIARIO 6

6 LUGLIO

Dopo una serata di successo occorre rifornire, ordinare, pulire.
E proprio mentre pulivo il giardino della Festa raccogliendo mozziconi, foglie, e cartacce ho pensato, con un pizzico di nostalgia, a quegli uomini che facevano questo "mestiere".
El Marches, il Carletto, compagni severi, ossatura allora della Festa (dell'Unità); uomini dediti ai lavori invisibili, i lavori che permettono di far dire, a chi viene poi a cenare, a ballare, a passare la serata, "però, visto che pulito! che ordine!"
Compagni del vecchio P.C.I. che a me hanno insegnato come la passione per una causa non è solo dichiarazione verbale ma anche "fa Andà i man".
Ho ripensato a loro quando poi abbiamo apparecchiato i tavoli.
Il sistema funziona così: tre addetti, uno alla stesura della tovaglietta, l'altro appoggia il bicchiere a sinistra, per non farla volare, e il terzo sistema le posate sull'altro lato.
Una organizzazione sovietca, mi sono detto: el Francesc e el Carletto avrebbero apprezzato, alla faccia della produttività e al costo del lavoro.
Sentirsi, o forse solo credersi, eredi di quegli uomini mi inorgoglisce e mi emoziona mentre lo scrivo.
Mi piacerebbe lasciare il testiomone in mani giovani; in mani nuove che come Carlo e Francesco, come noi, hanno sentito di fare qualcosa nella vita per un ideale.
bricolage

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