domenica 24 novembre 2013

IL TAGLIO SUI COMUNI

L’impatto della manovra economica del Governo sui Comuni


I dati illustrati nelle diapositive che potete facilmente consultare sono , di per sé, eloquenti.

https://docs.google.com/file/d/0B3WI9QkxdkDsVHNmakRBQk5MNEE/edit
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Il nostro Comune, al pari di tanti altri, è seriamente preoccupato del grado di sofferenza del tessuto sociale ed economico della propria comunità, ormai vicina ai limiti della tenuta sociale.
Una vera ripresa potrà esserci solo in presenza di un aumento dell’occupazione, del superamento dell’attuale precarietà che contraddistingue le giovani generazioni, nella possibilità di investimenti da parte dei Comuni con una rivisitazione radicale dell’attuale Patto di Stabilità Interno.

Come si evince dall’illustrazione, il comparto dei Comuni e degli Enti locali in generale è stato chiamato a contribuire al risanamento della finanza pubblica in modo particolarmente pesante in questi ultimi sei anni, con provvedimenti economico finanziari che hanno chiesto loro un contributo sproporzionato e di molto superiore all’importo che rappresentano all’interno della Pubblica Amministrazione (il 7,6% della spesa pubblica totale ed il 2,5% del debito totale del Paese).

Risulta incontestabile che le necessarie politiche nazionali di riduzione del debito dovrebbero essere concentrate anche sugli altri settori pubblici, a partire dallo Stato.
I Comuni possono seriamente contribuire alla ripresa economica, dando loro la possibilità dell’allentamento dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità Interno che, di fatto, inibiscono oggi qualsiasi possibilità di sostenere le spese in conto capitale.

Oggi si assiste all’irresponsabile comportamento del Governo nei confronti degli Enti locale, che, ormai a fine anno, non sono in grado di onorare i propri impegni, risultandone, anzi, ulteriormente penalizzati.
Non c’è a tutt’oggi traccia del versamento della 2^ rata dell’IMU sulla 1^ casa. Per converso, a metà novembre, sono stati resi noti ulteriori tagli che, per il Comune di Bussero, ammontano a 325.000 euro. Se, poi, a tale importo si aggiungono i 288.000 euro della revisione di spesa («spending review»), il taglio complessivo per il 2013 supera i 600.000 euro!

Lascio al lettore ogni commento.

In una mozione che presenteremo al prossimo Consiglio comunale:
  • chiediamo al Governo di versarci i trasferimenti dovuti e di avere rispetto per i luoghi, come i Comuni, dove si misura la qualità della vita dei cittadini;
  • denunciamo il fatto che lo Stato, da un lato, ci toglie le risorse e, dall’altro, non ci dà la possibilità di operare secondo i principi di autonomia e responsabilità, penalizzando Comuni come quello di Bussero, impedendogli di spendere le disponibilità economiche già esistenti;
  • parteciperemo, assieme agli altri Comuni, alle iniziative che saranno intraprese a sostegno delle ragioni testé evidenziate.

Chissà se le nostre proteste saranno ascoltate, visto che c’è sempre pronto l’alibi del Governo: «Ce lo chiede l’Europa!».
Michele Sala
Assessore al Bilancio
Comune di Bussero

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