mercoledì 30 dicembre 2015
giovedì 24 dicembre 2015
mercoledì 23 dicembre 2015
PLIS DELLA MARTESANA - FIRMATO ACCORDO
Firmato il protocollo per l’ istituzione di un Parco locale d’interesse sovra comunale della Martesana.
Lunedì 21 dicembre, la Città metropolitana di Milano ha firmato insieme a
12 Comuni (Bellinzago Lombardo, Bussero, Cassina de’ Pecchi, Cernusco
sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Milano, Pioltello, Pozzo
d’Adda, Vaprio d’Adda, Vimodrone) il protocollo per l’Istituzione del
Parco locale d’interesse sovra comunale della Martesana.
Per il comune di Bussero ha firmato l'assessore Paolo Crippa.
L’iniziativa nasce dai Comuni firmatari e delle associazioni locali che
si trovano sull’area metropolitana sottesa al Naviglio Martesana:
un’area territoriale multivaloriale, che impegna tutto l’est milanese
dal Comune di Milano fino al Parco Regionale Adda Nord. L’idea di
istituire un PLIS della Martesana, in un’area complessa dal punto di
vista urbanistico e funzionale, nasce dalla necessità di tutelare,
riqualificare e valorizzare l’eccellenza ambientale, agricola e
storico-culturale di questa zona. Una zona composita, il cui patrimonio
si esplica nelle storiche alzaie del Naviglio Martesana; negli spazi
verdi che estendendosi anche al di là del confine rivierasco, diventano
elementi di connettività territoriale, funzionali al mantenimento delle
aree agricole e delle rete ecologica; nel valore storico e culturale dei
suoi manufatti idraulici e architettonici.
L’impegno dei Comuni sarà
quello di delimitare il perimetro del PLIS attraverso i propri strumenti
urbanistici, individuandone anche le forme di gestione. Città
metropolitana di Milano, da parte sua, accompagnerà i Comuni nel
percorso istitutivo dell’area protetta locale, fornendo un servizio di
assistenza e coordinamento.
Un percorso che va nella direzione metropolitana di una strategia territoriale fortemente condivisa e partecipata.

Un percorso che va nella direzione metropolitana di una strategia territoriale fortemente condivisa e partecipata.
PER LA SINISTRA DI TUTTI E DI TUTTE
Questo è l'appello di associazioni e movimenti della sinistra e rilanciato, sul web, da Sinistra Italiana.
E’ il tempo di cambiare, di mettersi in gioco senza paura. La convocazione non ha firme, né proprietari. E’ di tutti quelli che vogliono cambiare tutto e che non si arrendono.
E’ il tempo di cambiare, di mettersi in gioco senza paura. La convocazione non ha firme, né proprietari. E’ di tutti quelli che vogliono cambiare tutto e che non si arrendono.
Come la Sinistra che
vogliamo. Usiamolo liberamente, copiamolo, condividiamolo,
diffondiamolo.
PER LA SINISTRA DI TUTTE E TUTTI
Incontriamoci
Incontriamoci il 19, 20 e 21 febbraio a Roma per ridare senso alla
parola “politica” come strumento utile a cambiare concretamente le
nostre vite. Incontriamoci per organizzarci e costruire un nuovo
soggetto politico, uno spazio aperto, democratico, autonomo.
Non è un annuncio. È una proposta.
Non è un annuncio. È una proposta.
Non sarà un evento cui assistere da spettatori.
Non ti chiediamo di venire a riempire la sala, battere le mani e chiacchierare in un corridoio come accade di solito in queste assemblee.
Mettiamoci in cammino per condividere un processo e costruire insieme un nuovo progetto politico innovativo e all’altezza della sfida. Un progetto alternativo alla politica d’oggi, svuotata e autoreferenziale, che ritrovi tanto il legame con la propria storia, quanto la capacità di scrivere il futuro.
Non ti chiediamo di venire a riempire la sala, battere le mani e chiacchierare in un corridoio come accade di solito in queste assemblee.
Mettiamoci in cammino per condividere un processo e costruire insieme un nuovo progetto politico innovativo e all’altezza della sfida. Un progetto alternativo alla politica d’oggi, svuotata e autoreferenziale, che ritrovi tanto il legame con la propria storia, quanto la capacità di scrivere il futuro.
L’obiettivo
È ora di cambiare questo
paese e le condizioni di vita di milioni di persone, colpite dalla crisi
e dalle politiche neoliberiste e di austerità, svuotate della capacità
di immaginare il proprio futuro. Vogliamo costruire un’alternativa di
società, pensata da donne e uomini, fatta di pace e giustizia sociale e
ambientale, unici veri antidoti per fermare le destre e l’antipolitica,
il terrore di Daesh, i cambiamenti climatici. Serve una netta
discontinuità con il recente passato di sconfitte e testimonianza, per
metterci in sintonia con le sinistre europee che indicano un’alternativa
di lotta e speranza. Dobbiamo metterci in connessione con il nostro
popolo, con i suoi desideri e le sue paure, con le centinaia di
esperienze territoriali e innovative che stanno già cambiando l’Italia,
spesso lontani dalla politica.
Bisognerà cambiare molto:
redistribuire le ricchezze e abbattere le diseguaglianze sociali e di
genere, costruire un nuovo welfare e eliminare la precarietà,
restituendo dignità al mondo del lavoro. È ora di cambiare il modo in
cui si produce e quello in cui si consuma, il modo in cui si fa scuola e
formazione, le politiche per accogliere. Intendiamo difendere la
Costituzione e i suoi valori, per difendere la democrazia.
Il
governo Renzi e il PD vanno in una direzione diametralmente opposta e ci
raccontano che non c’è un’alternativa. Per noi invece non solo
un’alternativa è possibile ma è necessaria ed è basata sui diritti,
sull’uguaglianza, sui beni comuni.
Dobbiamo organizzarci.
Organizzare innanzitutto la parte che più ha subito gli effetti della
crisi, chi ha voglia e bisogno di riscatto, di cambiamento, chi non
crede più alla politica; lottando tanto nelle istituzioni quanto nella
società. Una forza politica, non un cartello elettorale, che si
candidi
a governare il paese per cambiarlo e che lo faccia con un profilo
credibile, in competizione con tutti gli altri poli esistenti.
Partecipa
Probabilmente ti starai facendo alcune domande: “come funzionerà il
nuovo soggetto?”, “come si chiamerà?”, “quale sarà il suo programma?”,
“è possibile innovare la forma partito?”, “chi sarà il suo o la sua
leader?”, “c’è davvero bisogno di un leader? E, se sì, come verrà
scelto?” A queste e tante altre domande la risposta è semplice e per
questo rivoluzionaria: lo decideremo insieme.
Partecipiamo a
questo percorso come persone, “una testa un voto”, riconoscendogli piena
sovranità. Abbiamo bisogno di una sinistra di tutti e
di tutte: non un percorso pattizio, ma una nuova forza politica che nasca dalla partecipazione diretta di migliaia di persone.
Cambiamo la politica, innoviamo le forme della democrazia, diamo la
parola ai cittadini, attraverso una piattaforma digitale per il
confronto, la codecisione, la cooperazione e l’azione. Ma non basta:
serve restituire protagonismo alla vita dei territori attraverso una
campagna di ascolto con assemblee per connettere percorsi e conflitti,
scrivere collettivamente il nostro programma, la nostra idea di società,
la strada per il cambiamento.
Invitiamo tutti e tutte a
partecipare, a rimescolare ogni appartenenza, a mettersi a disposizione,
fino allo scioglimento delle forze organizzate, sapendo che solo un
cammino realmente inclusivo può essere la strada per coinvolgere i tanti
che purtroppo sono scettici e disillusi. Sarà importante l’impegno dei
rappresentanti istituzionali a tutti i livelli a mettersi al servizio
del processo, agendo da terminale sociale.
Non vogliamo
raccogliere solo le istanze dei singoli, ma anche quelle di tutte le
esperienze collettive, le reti sociali, le forze sindacali,
l’associazionismo diffuso, i movimenti, che in questi anni hanno
elaborato e realizzato proposte concrete ed efficaci.
Per questo
ci mettiamo in cammino. Non siamo i proprietari di questo percorso, e
questo documento non ne vuole determinare gli esiti: proponiamo un
obiettivo (costruire un nuovo soggetto di alternativa), un metodo (un
cammino fatto di assemblee territoriali e di una piattaforma digitale,
adesione individuale, piena sovranità), una data di partenza. Da quella
data in poi, sarà chi deciderà di partecipare a indicare la rotta.
Cominciamo un viaggio che sappia cambiare noi stessi e il mondo che ci
circonda.
Mettiamoci in cammino.
sabato 19 dicembre 2015
MUSICA AL CIRCOLO PER RADIO POPOLARE
Venerdì sera al circolo concerto per Radio Popolare . Per i presenti una gran bella serata con musica coinvolgente e la splendida voce di Lorena Gioia.
Qui alcune immagini della serata.
Qui alcune immagini della serata.
mercoledì 16 dicembre 2015
STOP WARS
lunedì 14 dicembre 2015
UNIONE DEI COMUNI – NOMINATA LA GIUNTA
Curzio Rusnati Sindaco di Bussero sarà il vice del Presidente Comincini
Qualche settima fa il Consiglio dell'Unione aveva eletto presidente Comincini, Sindaco di Cernusco, venerdì 11 c.m. si è costituita la Giunta del nuovo Ente.
A farne parte sono i Sindaci di tutti i comuni Interessati, Bussero, Cambiago, Carugate, Cernusco, Gorgonzola, Pessano.
Un altro passo è stato fatto per formare questa Unione dei Comuni.
Il primo incarico nella Giunta è stato assegnato al Sindaco di Bussero Curzio Rusnati che sarà il vice del Presidente Comincini, le ulteriori deleghe sono demandate alle prossime riunioni.
In questa fase, L'Unione si è data dei compiti da assolvere e fissato scadenze. Entro il 21 dicembre ogni Comune dovrà comunicare all'Unione le funzioni delegate e il personale che sarà assegnato.
A gennaio una nuova riunione della Giunta verificherà la composizione complessiva dei servizi che i Comuni intendono conferire.
Inoltre entro dicembre il Consiglio dell'Unione dovrebbe riunirsi per discutere delle sue modalità organizzative e di funzionamento.
Buon lavoro.
sabato 5 dicembre 2015
PIÙ SICUREZZA ...INSIEME
lunedì 30 novembre 2015
INCONTRO SICUREZZA
Il comune di Bussero presenta un progetto sulla sicurezza che vede il coinvolgimento attivo dei cittadini.
venerdì 27 novembre 2015
domenica 22 novembre 2015
RIVIVIAMO FESTAPERTA
Ci siamo ritrovati per rivivere i bei momenti di Festaperta.
Il successo ottenuto è stato possibile grazie all'impegno dei volontari e alla grande partecipazione di cittadini, ai quali va ancora il nostro grazie ed un arrivederci alla prossima festa.
giovedì 19 novembre 2015
mercoledì 18 novembre 2015
martedì 17 novembre 2015
UNA LUCE PER PARIGI
Tutti in piazza Diritti dei Bambini, davanti al comune, sabato 21 ore 18.
Il Comune organizza un ritrovo in solidarietà con i cittadini francesi.
Ognuno porti un lumino, formeremo un simbolo sulla piazza.
lunedì 16 novembre 2015
CI RITROVIAMO
Venerdì 20 h 20 presso sala granaio Villa Radaelli ritrovo dei
partecipanti a Festaperta per rivivere i bei momenti che hanno
reso possibile il successo della festa.
Come sempre saremo allietati dalle immagini della festa e dal buffet
autogestito, assaporeremo ancora i fantastici manicaretti che ognuno
vorrà portare.sabato 14 novembre 2015
LA SCUOLA CHE VOGLIAMO
INCONTRO CON I PROTAGONISTI DELLA SCUOLA DI BUSSERO
Parlarci, o meglio, ascoltarci. Questo è il messaggio che emerge dall'incontro con i protagonisti della scuola e con la presenza del Sindaco.
La professionalità, la competenza, la dedizione di quanti operano nella nostra scuola, l'apporto dei famigliari degli alunni, l'ambiente adeguato, il contributo dell'amministrazione comunale, ha generato quel valore aggiunto necessario al raggiungimento delle eccellenze conseguite.
La qualità della nostra scuola però non sarebbe di questo livello se non vi fosse stata una partecipazione condivisa tra i diversi soggetti.
Ci pare di aver colto nel segno, organizzando questo incontro, abbiamo dato l'opportunità a tutti i protagonisti di esprimere le idee sulla scuola e dato a loro la possibilità di riconoscere, contestualmente e reciprocamente, il ruolo e il valore dell'apporto di ciascuno.
Abbiamo ascoltato l'esposizione dei risultati raggiunti, le idee e le proposte per l'oggi e il domani, gli indirizzi dell'amministrazione comunale.
Noi siamo impegnati a dar corso a questo metodo partecipativo.
Grazie a tutte e tutti per la riuscita dell'incontro.
Noi siamo impegnati a dar corso a questo metodo partecipativo.
Grazie a tutte e tutti per la riuscita dell'incontro.
mercoledì 11 novembre 2015
LA SCUOLA A BUSSERO
Abbiamo organizzato come Sinistra per Bussero e Partito Democratico un incontro pubblico sulla scuola a Bussero.
Ci prefiggiamo di creare un' opportunità di confronto di idee tra i protagonisti della scuola, dirigente, insegnati, genitori, professionisti, associazioni, lasciando a loro la parola su come vivono la scuola, qui ed ora, a Bussero.
Sarà presente anche il Sindaco che esporrà quali azioni ha sostenuto l'amministrazione comunale nella scuola.
Vogliamo proporre un metodo di partecipazione consapevole, anche la vostra presenza all'incontro contribuirà a dare il segno di questa necessità.
lunedì 9 novembre 2015
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Lettera aperta ai cittadini di Bussero
Invito alla raccolta differenziata dei rifiuti, possiamo fare di più.
“La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro ma soprattutto delle generazioni future: riusare, riutilizzare e valorizzare i rifiuti, dalla carta alla plastica, contribuisce a restituirci e conservare un ambiente "naturalmente" più ricco.”
Già da anni il nostro Comune, in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti, è annoverato tra i comuni italiani virtuosi, siamo mediamente intorno al 70%, ma riteniamo che ciò non basti e vogliamo invitare tutti ad accrescere la propria percentuale di “virtuosità” tramite una raccolta sempre più puntuale.
Non tutti sappiamo bene cosa fare, per saperne di più ed essere informati sulla
raccolta differenziata vi invitiamo a consultare il sito internet www.cemambiente.it, società partecipata dal nostro comune, dove potrete accedere a qualsiasi tipo di informazione e potrete inoltre scaricare gratuitamente la nuova App DifferenziaTi.
L’applicazione, utile e immediata, può essere perso nalizzata da ogni utente che, in ogni momento, può inserire il proprio indirizzo e Comune di residenza, permettendo all’App di fornire più velocemente tutte le informazioni relative alla
zona di interesse.
Sul sito troverete dettagliate informazioni su:
• i giorni di raccolta rifiuti,
• come prenotare il ritiro degli ingombranti,
• il dizionario dei rifiuti per sapere come differenziarli,
• dove si trova e che orari fa la Piattaforma ecologica,
• come segnalare, anche con foto, i rifiuti abbandonati, non raccolti o i problemi
rilevati sul territorio.
Questi nuovi servizi ci permettono di eliminare qualsiasi dubbio sul tipo di rifiuto
da smaltire e ci consentono di essere aggiornati in tempo reale sui servizi
disponibili, a noi resta solo la buona volontà del fare.
Possiamo provare a fare di più, è un invito che estendo a tutti consapevole che
il nostro personale impegno può generare vantaggi nell’immediato e nel futuro per tutta la comunità.
Grato per la collaborazione un cordiale saluto
Paolo Crippa
Assessore all’ambiente
sabato 7 novembre 2015
SINISTRA ITALIANA
"SINISTRA ITALIANA" NASCE IL NUOVO GRUPPO PARLAMENTARE
Al Teatro Quirino di Roma oggi viene fondato il nuovo gruppo parlamentare che si chiamerà Sinistra italiana e sarà composto da 31 deputati. Ne faranno parte i 25 di Sel e 6 ex Pd.
Il teatro è stracolmo, i parlamentari escono in strada a parlare con i partecipanti che non sono riusciti ad entrare.
sabato 31 ottobre 2015
L'OROLOGIAIO MATTO
Una vita lunga già 20 anni. Il calendario L'Orologiaio Matto, il progetto ideato e portato avanti dall'associazione Spazio Solidale di Bussero festeggia la sua 20° edizione.
Il tema del calendario 2015, anno dell'Expo, è stato il cibo, il nuovo calendario 2016 avrà come tema la cura dell'ambiente.
La grande festa per l'importante anniversario, che si è tenuta in villa Radaelli, è stata caratterizzata dalla felicità e dalla commozione dei tanti protagonisti che negli anni hanno sviluppato il progetto.
Tra i tanti, chi ha preso la parola, ha sottolineato come il calendario nato 20 anni fa, volesse essere un contributo per una cultura di integrazione tra diversi, tema che è ancora di viva attualità.
Il senso e la portata del progetto, rimarcato negli interventi, è il frutto di un lavoro di squadra che coinvolge l'associazione e le scuole, diventando esse stesse protagoniste della diffusione di un messaggio di solidarietà.
I numeri ci dicono di una decina di miglia di copie stampate mediamente ogni anno e diffuse in diverse librerie, la Caritas, aziende e associazioni.
I numeri ci dicono di una decina di miglia di copie stampate mediamente ogni anno e diffuse in diverse librerie, la Caritas, aziende e associazioni.
Con il ricavato totale finora, sono stati movimentati 632.720 euro per contribuire a realizzare interventi in Costa d'Avorio, Somalia, Palestina e Ruanda.
La festa è stata allietata con musica, giochi e una cena etnica.
L'associazione Spazio Solidale ringrazia i partecipanti e invita tutti ad acquistare il calendario per sostenere il progetto.
venerdì 30 ottobre 2015
domenica 25 ottobre 2015
venerdì 16 ottobre 2015
L'UNITÀ POSSIBILE
Vendola: «Sinistra, ecco l’unità possibile»
L’intervista di Daniela Preziosi a Nichi Vendola sul Manifesto.
«È saggio non commentare il chiacchiericcio ma quello che c’è. E
quello che c’è è il combinato disposto fra Italicum e riforma
costituzionale, un pesante disegno di mutamento regressivo della
forma democratica nel nostro paese secondo le indicazioni
profetiche o programmatiche che venivano da JP Morgan».
Nichi Vendola, presidente di Sel, non crede un granché
all’ipotesi di modifica dell’Italicum che circola in questi giorni in
parlamento, dopo le parole di Napolitano.
Se il premio di maggioranza fosse attribuito alla
coalizione anziché al partito cambierebbe la vostra valutazione
dell’Italicum?
Intanto immaginare che le regole del gioco si costruiscano in sartoria tagliandole, cucendole a seconda delle convenienze congiunturali è già grave e il segno di un degrado. Ma comunque vedremo: non siamo indifferenti, l’Italicum è talmente brutto che guarderemo con attenzione ogni eventuale proposta.
Intanto immaginare che le regole del gioco si costruiscano in sartoria tagliandole, cucendole a seconda delle convenienze congiunturali è già grave e il segno di un degrado. Ma comunque vedremo: non siamo indifferenti, l’Italicum è talmente brutto che guarderemo con attenzione ogni eventuale proposta.
Ma si può dare un giudizio tanto severo su Renzi e poi mettere in conto un’alleanza con il Pd, a partire dalle città?
Qualunque sovrapposizione della dimensione nazionale alle vicende territoriali è un vicolo cieco. Oggi non si può non vedere che le città in tutta Europa sono i luoghi di un conflitto fra civiltà e barbarie. Dobbiamo costruire coalizioni di progresso che possano mettere in campo una sfida programmatica su elementi dirimenti: il diritto alla casa, la lotta contro il consumo di suolo, la mobilità sostenibile, l’accoglienza per profughi e migranti. Su questo canovaccio si costruiscono le coalizioni possibili territorio per territorio. Sel non è una corrente esterna del Pd. Una coalizione progressista la si può costruire con il Pd, senza il Pd e contro il Pd. La novità di oggi è che non c’è l’effetto trascinamento del centrosinistra come formula nazionale. Quindi a Milano puntiamo sulla continuità del laboratorio straordinario dell’amministrazione Pisapia. Non c’è nessun automatismo, ma neanche in senso contrario: quello di chi pensa che le città siano cavie da laboratorio per bisogni esterni a quelli dei cittadini. Non si fanno né disfano le alleanze per problemi simbolici o per dispetto. No alla subalternità ma no anche ai rinculi minoritari.
Qualunque sovrapposizione della dimensione nazionale alle vicende territoriali è un vicolo cieco. Oggi non si può non vedere che le città in tutta Europa sono i luoghi di un conflitto fra civiltà e barbarie. Dobbiamo costruire coalizioni di progresso che possano mettere in campo una sfida programmatica su elementi dirimenti: il diritto alla casa, la lotta contro il consumo di suolo, la mobilità sostenibile, l’accoglienza per profughi e migranti. Su questo canovaccio si costruiscono le coalizioni possibili territorio per territorio. Sel non è una corrente esterna del Pd. Una coalizione progressista la si può costruire con il Pd, senza il Pd e contro il Pd. La novità di oggi è che non c’è l’effetto trascinamento del centrosinistra come formula nazionale. Quindi a Milano puntiamo sulla continuità del laboratorio straordinario dell’amministrazione Pisapia. Non c’è nessun automatismo, ma neanche in senso contrario: quello di chi pensa che le città siano cavie da laboratorio per bisogni esterni a quelli dei cittadini. Non si fanno né disfano le alleanze per problemi simbolici o per dispetto. No alla subalternità ma no anche ai rinculi minoritari.
Civati dice: senza Pisapia, a Milano nessuna coalizione con il Pd. Troverete una quadra?
Con Civati la vedo difficile. Si comporta come un elefante in cristalleria. In ogni città in cui passa lascia una scia di polemiche e divisioni. Siamo tutti impegnati in una sfida gigantesca che non si può affrontare con le battute. Su una cosa invece Civati ha ragione: sul profilo di autonomia politico-culturale che deve avere la nuova sinistra. Ma l’autonomia non può essere interpretata come la propone l’ultimo che è uscito dal Pd e cioè una rottura generalizzata con il Pd senza guardare in faccia le situazioni specifiche. La posta in gioco è alta, è il destino di comunità importanti. Chi parla di condivisione dal basso non può considerare i territori come terminali muti di una politica fatta dai palazzi romani.
Con Civati la vedo difficile. Si comporta come un elefante in cristalleria. In ogni città in cui passa lascia una scia di polemiche e divisioni. Siamo tutti impegnati in una sfida gigantesca che non si può affrontare con le battute. Su una cosa invece Civati ha ragione: sul profilo di autonomia politico-culturale che deve avere la nuova sinistra. Ma l’autonomia non può essere interpretata come la propone l’ultimo che è uscito dal Pd e cioè una rottura generalizzata con il Pd senza guardare in faccia le situazioni specifiche. La posta in gioco è alta, è il destino di comunità importanti. Chi parla di condivisione dal basso non può considerare i territori come terminali muti di una politica fatta dai palazzi romani.
Alle scorse regionali la sinistra si è presentata divisa
in molte regioni. Rifarlo alle prossime amministrative
significherà che non è cambiato niente, e cioè che la ’cosa rossa’
non è nata?
È un problema che dobbiamo porci tutti mettendoci in un’ottica di ascolto e condivisione. Per me è fondamentale ascoltare i sindaci. Sento l’urgenza di far partire il processo unitario, voglio mettere il convoglio di Sel su un binario. Ma che non sia un binario morto. Noi ci siamo separati dalla sinistra dell’impotenza e della testimonianza. Non
torneremo indietro. Né daremo una mano a Renzi per insediare nelle città il suo partito della nazione.
È un problema che dobbiamo porci tutti mettendoci in un’ottica di ascolto e condivisione. Per me è fondamentale ascoltare i sindaci. Sento l’urgenza di far partire il processo unitario, voglio mettere il convoglio di Sel su un binario. Ma che non sia un binario morto. Noi ci siamo separati dalla sinistra dell’impotenza e della testimonianza. Non
torneremo indietro. Né daremo una mano a Renzi per insediare nelle città il suo partito della nazione.
E se alle primarie di Milano vincesse un interprete del Pd renziano che farete?
Deciderà il territorio. Alle regionali liguri abbiamo fatto bene a non sottoscrivere un patto con il Pd e a sostenere
Cofferati senza vincolarci alla coalizione. A Milano ci sono diverse possibilità. Ma a decidere saranno i milanesi. E oggi la discriminante programmatica è mille volte più decisiva e condizionante di ieri.
Deciderà il territorio. Alle regionali liguri abbiamo fatto bene a non sottoscrivere un patto con il Pd e a sostenere
Cofferati senza vincolarci alla coalizione. A Milano ci sono diverse possibilità. Ma a decidere saranno i milanesi. E oggi la discriminante programmatica è mille volte più decisiva e condizionante di ieri.
Così farete anche a Roma?
A Roma cominciamo ora la discussione. E non dobbiamo iniziarla voltando pagina ma rileggendo le pagine
precedenti. Mafia Capitale non può essere derubricata a un fatto processuale. Il Pd dai tempi della giunta Alemanno ha praticato un attivo consociativismo e ha condiviso scelte e malaffare.
A Roma cominciamo ora la discussione. E non dobbiamo iniziarla voltando pagina ma rileggendo le pagine
precedenti. Mafia Capitale non può essere derubricata a un fatto processuale. Il Pd dai tempi della giunta Alemanno ha praticato un attivo consociativismo e ha condiviso scelte e malaffare.
Quello di oggi è un altro Pd, o è lo stesso di ieri?
Le rottamazioni veloci non fanno vedere le radici del male. Il fatto che si potesse essere consociativi con un manipolo di fascisti degli anni 70 è un grosso problema. E così il fatto che non ci si è accorti del ritorno dei criminali nei gangli delicati del governo capitolino. E così il fatto che le cooperative rosse potevano diventare un altro pezzo della trama politico-affaristico-criminale.
Le rottamazioni veloci non fanno vedere le radici del male. Il fatto che si potesse essere consociativi con un manipolo di fascisti degli anni 70 è un grosso problema. E così il fatto che non ci si è accorti del ritorno dei criminali nei gangli delicati del governo capitolino. E così il fatto che le cooperative rosse potevano diventare un altro pezzo della trama politico-affaristico-criminale.
Qual è il suo giudizio sul sindaco dimissionario Marino?
Mi fa rabbia. Quei penosi scontrini producono lo stesso turbamento del romanzo criminale di Carminati e Buzzi. E questo ha consentito ai nostalgici di Mafia Capitale, e cioè ai poteri immobiliari e finanziari di Roma, di dare l’assalto all’esperienza di Marino che invece aveva elementi importanti di discontinuità. E che non a caso il Pd ha provato a normalizzare estromettendo Sel dalla giunta. Tutto questo entra nella valutazione che faremo nei prossimi mesi.
Mi fa rabbia. Quei penosi scontrini producono lo stesso turbamento del romanzo criminale di Carminati e Buzzi. E questo ha consentito ai nostalgici di Mafia Capitale, e cioè ai poteri immobiliari e finanziari di Roma, di dare l’assalto all’esperienza di Marino che invece aveva elementi importanti di discontinuità. E che non a caso il Pd ha provato a normalizzare estromettendo Sel dalla giunta. Tutto questo entra nella valutazione che faremo nei prossimi mesi.
Appunto, il Pd vi aveva cacciati dalla giunta. Crede che
per il futuro possa ripensarci, e che la coalizione possa tornare
agli equilibri della prima era Marino’?
Non lo so. Il Pd è un insieme di enclave, le une in lotta contro le altre. Quello che so è che ora a usare la foglia di fico degli scontrini è la destra romana sodale di quella doppia filiera criminale che iniziava con i fascisti della Banda della Magliana e finiva con i mafiosi.
Non lo so. Il Pd è un insieme di enclave, le une in lotta contro le altre. Quello che so è che ora a usare la foglia di fico degli scontrini è la destra romana sodale di quella doppia filiera criminale che iniziava con i fascisti della Banda della Magliana e finiva con i mafiosi.
Il giudice deciderà, ma quegli scontrini restano indigeribili.
Infatti sono molto arrabbiato. Per la sinistra non vale la parabola della pagliuzza e della trave. Una pagliuzza, un’incredibile superficialità come quella degli scontrini in una città scossa dagli scandali e da una crisi sociale
profonda, ha lesionato il rapporto fra i cittadini e il loro sindaco.
Infatti sono molto arrabbiato. Per la sinistra non vale la parabola della pagliuzza e della trave. Una pagliuzza, un’incredibile superficialità come quella degli scontrini in una città scossa dagli scandali e da una crisi sociale
profonda, ha lesionato il rapporto fra i cittadini e il loro sindaco.
I parlamentari della ’cosa rossa’ lavorano insieme da
tempo. Alla camera, dove avete i numeri, farete un nuovo gruppo
unitario?
Su questo sono fiducioso. Penso che intorno alla battaglia sulla legge di stabilità nascerà un gruppo più grande. Saranno le prove d’orchestra per una sinistra che non cerca la via dell’accrocchio ma le ragioni dell’unità possibile.
Su questo sono fiducioso. Penso che intorno alla battaglia sulla legge di stabilità nascerà un gruppo più grande. Saranno le prove d’orchestra per una sinistra che non cerca la via dell’accrocchio ma le ragioni dell’unità possibile.
Prima delle vacanze era stato lanciato un appuntamento della ’cosa rossa. Si farà o salterà?
Spero che si faccia. Sarà importante che da parte di tutti ci sia un atteggiamento di generosità e un convincimento che la quadra la si trova sul terreno dell’innovazione e non su quello della restaurazione di vecchi schemi. Dobbiamo fare tutti un passo avanti. Se prevale la furbizia o il calcolo miope non ce la faremo. Sel, la mia comunità, non chiude una storia, non vuole dissiparla ma vuole fare un investimento. Per questo è importante che questa mia comunità abbia la certezza che di arrivarci tutta intera. Significa la certezza per tutti che non stiamo imboccando un vicolo cieco.
Spero che si faccia. Sarà importante che da parte di tutti ci sia un atteggiamento di generosità e un convincimento che la quadra la si trova sul terreno dell’innovazione e non su quello della restaurazione di vecchi schemi. Dobbiamo fare tutti un passo avanti. Se prevale la furbizia o il calcolo miope non ce la faremo. Sel, la mia comunità, non chiude una storia, non vuole dissiparla ma vuole fare un investimento. Per questo è importante che questa mia comunità abbia la certezza che di arrivarci tutta intera. Significa la certezza per tutti che non stiamo imboccando un vicolo cieco.
mercoledì 14 ottobre 2015
venerdì 2 ottobre 2015
giovedì 1 ottobre 2015
martedì 29 settembre 2015
sabato 26 settembre 2015
giovedì 24 settembre 2015
FARE...AGRICOLTURA
Come sostenere "il fare agricoltura" nelle aree peri-urbane della città metropolitana.
Agricoltura intesa come attività economica, equilibrio di territorio e sostenibilità ambientale.
sabato 12 settembre 2015
LA "MARCIA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI SCALZI"
Anche Sinistra per Bussero ha aderito all'appuntamento di ieri sera 11 settembre, alla Darsena di Milano.

In particolare, l’apertura di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti.
Alcune foto scattate dalle nostre partecipanti.

martedì 7 luglio 2015
FESTAPERTA 6 LUGLIO
LA BAND DI QUESTA SERA SONO I "T- ROSTERS"
GRUPPO E FATICA
by bricolage
Elogio
al GRUPPO
Mi
piace ricordare a conclusione di questa edizione di Festa Aperta un
ingrediente indispensabile che fa “de no altri” un esperienze non
ripetibile.
La
parola magica è GRUPPO.
Si,
fare Gruppo, stare insieme, essere un insieme.
Il
gruppo non è una cosa semplice da costituire ma ancora più
difficile è tenerlo unito.
La
fase successiva alla fondazione è la ricerca quotidiana della
capacità di ogni suo aderente, di trovare le motivazione di esserne
parte.
E le
motivazioni non sono tutte uguali: c’è quella dettata dal piacere
contingente di stare con altri amici, c’è quella di lunga data
fondata sull’impegno politico e amministrativo, c’è, ancora,
quella di dare una mano anche solo a Festa Aperta per sentirsi parte
di.
A
Bussero abbiamo questa fortuna: a Bussero si è lavorato per ottenere
questo risultato.
Come
in un blog che gira sul web (ho imparato l’inglese mentre imbustavo
le posate!), io qui voglio provare a coniugare
“SEI
UN GRUPPO SE”
- “SEI UN GRUPPO SE” Sai alimentare, dalle chiacchiere di mezzanotte in poi di ogni giorno, la satira politica, l’ironia e l’autoironia di Bricolage;
- “SEI UN GRUPPO SE” sei disposto a stare in cucina per otto giorni, in diciotto persone, e arrivare alla sera di lunedì con la voglia di cantare e rimpiangendo che da martedì lascerai il fritto misto;
- “SEI UN GRUPPO SE” vieni a suonare a Festa Aperta, con cachè da dopoguerra e sei contento di averlo fatto;
- “SEI UN GRUPPO SE” le 90 e rotti persone che hanno dato una mano non hanno mai avuto motivo di litigare fra loro;
- “SEI UN GRUPPO SE” di mano ne hai date 4 e non ti senti un extraterrestre o vuoi fondare un gruppo tuo;
ma
il gruppo più grande siete VOI, voi cittadine e cittadini,
che avete reso possibile questa Festa con la vostra presenza, con il
vostro sostegno, con il vostro appetito.
Elogio
ALLA FATICA
Mentre
scrivo questo ultimo pezzo per Festa Aperta, so che mi aspetta ancora
una sera di servizio.
La
stanchezza si fa sentire, insieme al caldo, diventando una miscela
pericolosa.
Devo
chiudere in fretta il pezzo però, perché il lavoro mi attende.
Già
il lavoro, la fatica, quella fatica che ha reso possibile
questa Festa.
La
fatica che ci hanno insegnato quelle e quelli prima di noi e tanti
altri compagni, tanti amici, senza la quale non si va da nessuna
parte.
La
fatica è nobiltà d’animo, è consapevolezza del fare
quotidiano, è sudore, è fare, a volte, quelle cose che non vorresti
fare ma le devi fare.
Alla
fatica va riconosciuto rispetto, alle donne e agli uomini che la
praticano che ne sono consapevoli e che da martedì (è metaforico,
ovviamente si riprende a settembre!) terminata la Festa, torneranno
alle fatiche quotidiane e all’impegno per essere sempre, non solo
dalla parte degli ultimi, ma anche strumento per il benessere della
propria comunità.
lunedì 6 luglio 2015
FESTAPERTA 5 LUGLIO
CON NOI DOMENICA "ANGELO ALBANI & DAMIANO MARINO"
domenica 5 luglio 2015
FESTAPERTA 4 LUGLIO
QUESTA SERA "BLUE CACAO"
by bricolage
E così dopo cinque giorni arrivò il sabato sera!
Non
quello di Toni Manero, né quello di Giacomo Leopardi, parlo del
“tranquillo sabato di paura” di Festa Aperta.
Alle
due questa notte una serie di pensieri si susseguivano nella mia
mente ripensando alla serata appena trascorsa, pensieri che mi
suggerivano un anagramma che faceva così:
EXPO
( in dialetto ESPO’) ovvero, sfamare
il pianeta
SE
PO’
(anagramma di ESPO’) ovvero,
dac de mangià a inscì tanta gent?
Si,
ieri sera abbiamo veramente sfamato il mondo e compreso che il
giardino del Circolo non può andare oltre una certa capienza.
La
coda alla cassa è stata indicatrice di un limite strutturale al
quale non ci vogliamo rassegnare.
Nonostante
il servizio fosse presidiato da quattro addetti, la coda era solo la
punta dell’iceberg: solo una rapida valutazione e la conseguente
assunzione di decisioni, fatta nel brainstorming
politico-organizzativo che si tiene tutte le mattine nel giardino
sotto il gelso, circa l’impatto sul servizio di una massiccia
presenza di ospiti nella serata del sabato, ci ha permesso di evitare
l’ingolfamento.
Al
comando del Ghiringa, riservista del traffico, staffette, alla
rotonda di Pessano, avevano il compito di bloccare i pulman, anche
stranieri, che si stavano dirigendo su Festa Aperta, e organizzate
colonne di persone ordinatamente inquadrate, dirigerle verso piazza
Papa Giovanni XXIII.
Un
opera immane, biblica, vedere centinaia di cittadini in una colonna,
senza soluzione di continuità, sfilare dal ponte del Molgora fino
alle casse della Festa; non un litigio sulla precedenza, sorridenti,
con un appetito della madonna!
Se
il giardino ha dei limiti quantitativi oggettivi a garantire
ospitalità , IL NOSTRO IMPEGO PER SFAMARE IL POPOLO/PIANETA non può
venire meno.
E
allora eccola, in anteprima, la soluzione dell’Ingegner Caronte,
consulente tecnico di Festa Aperta:
- Istituzione presso la Festa di una soluzione distributiva che consenta
- Di Servire molta più gente
- Di Decongestionare il giardino
- Di Ridurre i rifiuti
- La soluzione chiamata OPEN – DRIVE consiste nel praticare n. 3 aperture sul muro di cinta prospiciente via Garibaldi attraverso le quali distribuire in appositi sacchetti termici, realizzati dallo stesso Ing. Caronte, fritti e griglia, paste e risotti, street food e torte della Rosi.
Istallazione di casse automatiche self - pay rivolte sulla strada,
per uno smaltimento veloce delle code; cuffie per l’ascolto live
dei concerti, consegnate al ritiro delle derrate alimentari, sono le
proposte di innovazione tecnologica contenute nel progetto.
L’Ingegnere partirà già dal prossimo lunedì nella realizzazione
degli elaborati perché, come ci ha detto, quando arrivano
all’ufficio tecnico del Comune potrebbero volerci 12 mesi per
sbancare un pezzo di marciapiede e praticare le aperture nel muro.
- La bozza Caronte infine, prevede la costituzione di stati satellite nei paesi confinanti (ha proposto una micro-realizzazione ad Atene se tornerà la dracma), nei quali far pervenire le proposte culinarie e musicali in tempo reale, correndo sul web, cercando così, di fermare questo flusso interminabile di persone.
Certo
poi si mettono anche alcune paradossali situazioni a congestionare la
Festa.
Ad
esempio i convitati del tavolo n. 15 dopo aver fatto la loro brava
coda, si siedono e aspettano il servizio-tavoli.
Aspettano
e aspettano e aspettano senza vedere soddisfatta la loro giusta fame.
Ma
cosa ci fa la lista della comanda ancora sul tavolo?
No
consegna al ricevimento ordini? No mangiare!
Ecco,
anche queste piccole cose bloccano una organizzazione efficiente, non
liberano i tavoli, non danno la possibilità a tutto il POPOLO DI
ESSERE SERVITO.
Educare
il popolo è un'altra delle incombenze della Festa, dirigerlo, saper
incontrare le esigenze della sua pancia senza farle sconfinare in
rivolta.
Pensavo
di farla più breve, ma quando si tratta di scrivere cazzate non mi
ferma nessuno!
sabato 4 luglio 2015
FESTAPERTA 3 LUGLIO
"GLI ACQUAPESANTE" Questa sera alla festa
COSE PARTICOLARI 2
( accadono solo qui)
by bricolage
I
RAGAZZI DI FESTA APERTA
Una
delle cose sorprendenti, e della quale essere orgogliosi, è che
anche in questa edizione di Festa Aperta 2015, la presenza dei
giovani volontari, in servizio attivo (tavoli e cucina, soprattutto),
si è alimentata diventando spina dorsale dell’evento e speranza
per il futuro.
Mentre
noi vecchietti si cazzeggia a fine giornata, ci vengono in mente
questi ragazzi e due riflessioni meritano di essere pubblicate:
- Siamo rimasti sorpresi dal modo autonomo con il quale organizzano la loro presenza; quando uno di loro quella sera non c’è, eccone un altro che non si era visto prima. Che significato dare? Sicuramente grande senso di responsabilità, e insieme a questo, sapere che questi ragazzi ognuno a modo suo ha trovato un equilibrio fra gli interessi personali della loro splendida età e questo impegno che spontaneamente si sono presi.
- L’impatto della loro presenza sull’organizzazione delle festa diventa devastante quando si fermano per cenare. Lo fanno tutti insieme, come un gruppo, ed è allora che noi riservisti entriamo in azione; acciaccati, più lenti di loro, più sgraziati con il grembiule penzolante.
Questa,
praticata, è la staffetta generazionale!
Molti
di questi ragazzi sono figli nostri, venuti a Festa Aperta senza
obblighi o doveri verso qualcuno.
Come
ci dicono: solo per il loro piacere.
Il
nostro di piacere è quello di scoprire che forse quelle ore passate
fra i tavoli, ognuno a fare il suo mestiere, sono una delle poche
cose che con loro facciamo insieme, da adulti.
UN
CASO POLITICO
Alla
Festa, con una certa continuità, abbiamo il piacere di avere la
giornalista di RADAR, uno dei settimanali di politica e costume della
Martesana.
Ieri
sera la ragazza è sbiancata sentendo il Sindaco riferirle che la
maggioranza di “per Bussero, il tuo paese” stava rischiando una
crisi lacerante a seguito di un errore nell’ultimo numero del
periodico.
Il
giornale infatti ha pubblicato i nomi dei rappresentanti del comune
di Bussero, eletti in Consiglio Comunale, all’interno dell’UNIONE
DEI Comuni, riportando il nome di una consigliera di Sinistra per
Bussero anziché quello della rappresentante di Rifondazione.
Proprio
mentre la giovane giornalista era nella disperazione più cupa, il
referente di Rifo, ovviamente istruito prima della burla che si stava
compiendo, ha esordito con un “maledetti revisionisti, non ci
faremo escludere!”
Poi
però non ce l’ha fatta a restare serio e così davanti a un piatto
di impepata di cozze (quanto era pepata!), si è svelato lo scherzo e
la giovane penna busserese ha potuto gustare, alla faccia della
dieta, un Tiramisù al 7° cielo, che riporta l’armonia e ti fa
mettere un chilo a sera.
MELANZANE
E ZUCCHINE
Lo
sapevate che un pool di ingegneri, fisici e cuochi riuniti a Festa
Aperta hanno stabilito lo SPESSORE delle fette di melanzane e
zucchine da grigliare?
Non
chiedetelo a Selezione reader’s digest o a Wikipedia; chiedetelo a
noi il rapporto fra calore della piastra, spessore dell’ortaggio e
tempo di cottura al fine di garantire sapidità e morbidezza di una
zucchina o di una melanzana.
venerdì 3 luglio 2015
FESTAPERTA 2 LUGLIO
SERATA CON LA BAND "LA CAVA"
COSE PARTICOLARI 1
(ai confini della realtà)
by bricolage
FOTO AI MENU’
FOTO AI MENU’
Da qualche giorno, mentre si svolgono le attività di preparazione
(ricevimento fornitori, pulizia giardino, cottura vivande, ecc),
intorno alle ore 15, davanti al cancello di Festa Aperta si
presentano persone munite di smartphone o tablet e fotografano i
Menù.
Incuriosito da tale pratica ho svolto un’indagine per capirne la
ragione.
Qualcuno dei lavoranti alla Festa mi diceva “Saranno cittadini che
vengono a vedere che cosa proponiamo stasera per cena. E’ una tua
mania quella di vedere del torbido dappertutto!”
La risposta non mi convinceva; cosa mai ci fa uno con gli occhiali
scuri a scattare foto ad un menù? E cosa ci fa quella signora ben
truccata che, dopo essersi assicurata di non essere osservata, scatta
immagini col suo tablet?
Così ho proseguito da solo le ricerche e li seguo mentre si
allontanano.
Entrambi i personaggi, fermatisi in un bar, si mettono a discutere i
modo concitato con una cadenza che mi sembra di riconoscere; fumata
una sigaretta, mentre io fingo di legarmi le scarpe, riprendono
l’auto e percorsa la statale si infilano alla festa del PD a Melzo.
Lo sapevo! Lo sapevo! Il mio fiuto non sbaglia, quasi, mai!!.
Dunque agenti dei servizi segreti democratici; torno a 140 km/h a
Bussero e come il Generale Varisco vado, vedo e riferisco.
“oh ragazzi! Sono spie del PD, li ho seguiti! Vengono a copiare i
menù.”
Nell’incredulità generale l’aria si fa tesa: bisogna far
intervenire il controspionaggio.
Come nel film,…. , Valerio, nome in codice Madre, detta la
reazione:
“esponiamo i menù della Festa dell’Avanti del 1992! Vediamo se
abboccano”
E così dal giorno dopo, negli orari di spionaggio, compaiono sulla
bacheca fogli ingialliti con i seguenti piatti:
BUSECA DEL BARZAC
PASTA E FAGIOLI
PROSCIUTTO COTTO E STRACCHINO
La mossa del cavallo è compiuta!
SERVIZIO BIDONI
Sui bidoni dei rifiuti sono riportate le istruzioni per un giusto
smaltimento.
Ad esempio “PLASTICA : PULIRE I PIATTI PRIMA DELLO SMALTIMENTO”.
Ovviamente la differenziata deve essere fatta seriamente: nella
plastica butti la plastica e non la plastica con i resti del
cucinato; quelli vanno nel bidone “UMIDO”
Come dire, il sottotitolo è : “ non buttare i piatti di plastica
nel bidone con dentro le ossa delle costine o i gusci dei gamberi”
E’ così che una lettura troppo rigida dell’indicazione porta al
default il servizio nella serata di mercoledì.
Il nostro uomo ai bidoni (no quello all’Avana!) presa alla lettera
l’indicazione posta sul bidone rovescia gli avanzi correttamente
nell’umido e prima di buttare i piatti di plastica li passa uno
per uno con la spugnetta.
Eccola lì la ragione per la quale è saltato il banco!
Il commissario politico interviene inviando in soccorso una ragazza
che in quattro e quattro otto riporta ordine nel settore.
L’addetto capisce, fa autocritica e così la serenità e
l’efficienza tornano a Festa Aperta.
giovedì 2 luglio 2015
FESTAPERTA - GREXIT, GRATACÙ, GRATTA E VINCI
by bricolage
Dunque oggi è scaduto il termine e TSIPRAS non ha pagato la rata del mutuo.
Dunque oggi è scaduto il termine e TSIPRAS non ha pagato la rata del mutuo.
Eccola
all’orizzonte la malattia continentale, la GREXIT.
Si
sarebbe potuta curare con qualche pastiglia di IMMODIUM così oggi
nessuno se la farebbe fatta addosso, ma la si sarebbe potuta curare
anche con politiche di investimento che riportino il lavoro al centro
dello sviluppo di un paese anziché sulla riduzione dello stato
sociale.
Che
la Finanza sia un animale famelico lo abbiamo capito anche noi menti
normali, e tanto più è insaziabile tanto più impoverisce la gente
comune.
E
adesso ….Referendum!
I
greci sceglieranno se morire con la troika o morire di dracma? Forse
si, ma almeno sceglieranno!
Certo
è un po’ come accadeva durante la guerra fredda quando gli ultimi
stalinisti nostrani sostenevano, arrivati all’ultima possibilità
di mantenere la pace fra le due superpotenze, che forse era
preferibile morire di atomica sovietica piuttosto che americana.
Mai
come di questi tempi, e su questo argomento, si sono visti tanti
GRATACU’
I
gratacù (gratta culi in italiano) sono di specie diverse;
- quelli tutti continentali che chiedono la restituzione dei prestiti dopo avere comprato, al solo scopo speculativo, il debito greco per far ingrassare le proprie banche;
- quelli che per giustificare scelte di macelleria sociale nostrana di ieri e di domani, parlano ad Alexis come ad uno scolaretto rimproverandolo di non tirare la corda o di cercare solo di fare il furbo (leggete le dichiarazioni di Renzi)
Poi
ci sono statisti di centro sinistra e gente comune che si è convinta
che sulle sponde dell’Egeo si e vissuto da sempre sopra le proprie
possibilità.
Mi
viene in mente che questa l’ho già sentita all’ epoca di Mario
Monti e intanto contro lo spread e il rischio default (el faliment)
tagliava i servizi sanitari, i trasferimenti ai comuni e “riformava”
le pensioni.
Come
allora in Italia, è comprensibile la paura dei nostri fratelli greci
di un domani incerto; come per noi si chiederanno se valga la pena
fare sacrifici, e se, in misura proporzionale, i sacrifici verranno
chiesti a quella piccola parte di signori che detiene la maggior
parte della ricchezza.
Se
devo scegliere fra la debolezza di Davide e lo strapotere di Golia,
scelgo il primo.
E
allora io sto con TSIPRAS contro i muscoli dei governi e le regole
strozza gente: sappi Alexis, che noi tifiamo per te e, comunque vada
il referendum, a Festa Aperta, come lo scorso anno un posto per te
c’è sempre.
Anzi
guarda ti confessiamo che un GRATTA E VINCI lo abbiamo comprato e
visto che il nostro Premier sa solo dispensare consigli, a buon
mercato e dozzinari, alla faccia sua devolveremo, se vinciamo, euro
italiani al Davide europeo.
In
ogni modo, Alexis, se avete perso il clichè per stampare le dracme,
il Fausto ha fotocopiato le banconote dello scorso anno e così, se
anche non si vince al GRATTA E VINCI e senza aggiunta di costi, la
zecca la facciamo qui.
Ci
potrai restituire tutto in comode rate mensili, come da Aiazzone, non
come quei quattro pidocchi del Fondo Monetario.
mercoledì 1 luglio 2015
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