domenica 26 dicembre 2010

RINNOVABILI: SI PARTE

Inizia l’iter parlamentare della proposta popolare sulle rinnovabili
Anche noi a Bussero abbiamo contribuito alla raccolta delle firme necessarie, ora inizia una seconda fase, terremo informati i nostri concittadini del risultato delle loro firme. Grazie a tutti Voi.
di Valerio Calzolaio dal sito di SEL
A Giugno siamo partiti in trenta e a dicembre siamo arrivati in 78 mila, poi nel 2011… diventeremo ancor di più!
Circa sei mesi fa trenta donne e uomini del secondo polo depositammo una proposta di legge di iniziativa popolare rivolta allo “sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”. Coordinati dal comitato “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare” c’erano esponenti di varie forze politiche (Sel, PD, FdS, Verdi, Idv), molto ottimo associazionismo progressista (CGIL, Legambiente, ARCI, WWF, Greenpeace, ecc.), personalità del mondo ambientalista, universitario, scientifico. Bisognava raggiungere 50.000 firme certificate entro sei mesi perché si potesse avviare un ufficiale iter parlamentare in questa legislatura. Ce l’abbiamo fatta. Martedì 21 dicembre abbiamo consegnato agli uffici della Camera dei Deputati 78.000 delle oltre 100.000 firme pervenute (alcune senza certificazione corretta, altre in ritardo). A gennaio, compiute le verifiche di rito, la proposta può essere assegnata ad una commissione ed essere valutata dai gruppi parlamentari in carica. Continueremo a lavorarci sopra tutto il 2011 per due ulteriori ragioni politiche che si sono precisate in queste ultime settimane.
Il primo polo governa ancora (purtroppo). Il terzo polo è nato. Quando riusciremo ad identificare passione unitaria e discriminanti programmatiche del secondo polo? Non è proprio ora? Ebbene, una svolta energetica è contenuto essenziale di una progetto di riconversione ecologica dell’economia (greening of the economy): risparmio, efficienza, rinnovabilità. Il contrario di quel che fa il governo Berlusconi che risparmia solo a causa della crisi, non è efficiente, non incentiva le fonti rinnovabili. I promotori della proposta di legge sono esponenti del secondo polo che hanno già cominciato a lavorare insieme, senza recinti e senza gelosie.
Vogliamo farci trovare pronti. In primavera si potrebbero votare i referendum abrogativi (anche per l’acqua pubblica!), comunque prima o poi una maggioranza di cittadini dovrà ancora dire no al nucleare (come già nel 1997). Ecco, abbiamo già cominciato a scrivere i nostri si: il percorso e le priorità di un piano energetico serio, concertato con le regioni, capace di fare a meno dei combustibili fossili inquinanti clima-alteranti e di garantire elettricità da fonti pulite e sicure.
Buon 2011!

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