domenica 13 febbraio 2011

LAVORI PUBBLICI


LE SOLITE VUOTE PAROLE: NESSUN NUOVO PROGETTO
Quali sono le ragioni e i veri motivi che si celano nell'accordo a Bussero tra il PD e Progetto Bussero se lo domandano parecchi cittadini. Il tempo svelerà la verità.
Nel frattempo leggiamo l'illuminante dichiarazione del neo assessore ai lavori pubblici Lorenzo Scipione che conferma la sua contrarietà al progetto dell'Auditorium e del Palazzetto dello sport ma è tenuto ad eseguirlo solo perché vi è il contratto in essere con il costruttore da rispettare.
Per questa prima uscita pubblica del suo assessore, chissà come sarà felice il Sindaco Colombo che è stato eletto con un programma nel quale c'è testualmente scritto a proposito del centro polifunzionale “ gran parte della vita sociale organizzata dipenderà, per i prossimi venti anni, da questa struttura che riteniamo capace di soddisfare anche le esigenze future”.
Notiamo intanto che l'assessore nel suo intervento, già non cita la tanto sbandierata piscina. Una prima retromarcia? Mentre si interroga sui futuri scenari gestionali, per i quali confidiamo nella apertura di un percorso aperto alle associazioni locali, non da le risposte essenziali che ci si aspetta da un amministratore: come procedono i lavori, quali i tempi per il completamento, quali funzioni sono previste nel complesso polifunzionale dopo l'accordo della nuova maggioranza. Sono confermate le precedenti destinazioni o si pensa ad altro?
Sui lavori futuri, invece di ripetere le solite vuote parole, che confermano l'immobilismo di questa amministrazione, sarebbe più concreto da parte sua presentare il programma delle opere pubbliche, chieda al Sindaco e lo spieghi ai cittadini perché non si stanno facendo le opere già programmate e finanziate dalla precedente amministrazione come la ciclabile lungo via Monza, l'incrocio di via Leonardo da Vinci, il Parco della Pace, la ciclabile di via Carabinieri Caduti, la casa dell'acqua, il parchetto della scuola elementare.
Così come invece di rincorrere fantasie per la stazione della MM, nelle quali si ipotizzano edificazioni aggiuntive a quelle già previste, perché non si è ancora attuato il programma integrato di intervento, già approvato dalla precedente amministrazione con un voto di indirizzo, nel quale oltre ad eliminare le barriere della MM si interrava anche l'elettrodotto. Il tempo sarà galantuomo, però nel frattempo i ritardi e i disagi li stanno pagando i cittadini.

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