domenica 28 settembre 2014

UNA SOCIETÀ GIUSTA PROTEGGE I LAVORATORI DAI LICENZIAMENTI ARBITRARI

Intervista a BERNARDETTTE SÈGOL - Segretario generale della Confederazione Europea dei Sindacati

In Italia si sta lavorando a una grossa riforma del lavoro e si ipotizza la cancellazione dell'articolo che prevede il reintergro di un lavoratore licenziato senza giusta causa, cosa ne pensa di questa riforma? 
"Sono al corrente della questione e sostengo al cento per cento i sindacati italiani che dicono che i licenziamenti devono essere giustificati e che la protezione dei lavoratori è una questione essenziale, non vivremmo in una società giusta se non proteggiamo i lavoratori dai licenziamenti arbitrari".
Il governo italiano è convinto che sia la flessibilità la chiave per rilanciare la crescita e l'impiego in Europa.
"Chiedo al governo italiano di guardare cosa ha comportato negli altri paesi Ue la flessibilità sul lavoro, il risultato è stato un aumento catastrofico della precarietà, una leggera diminuzione della disoccupazione e di sicuro non l'aumento della competitività. Credere che la flessibilità possa aumentare l'impiego di qualità è un errore, come dicono anche molti economisti".

Il premier italiano, Matteo Renzi, crede che i sindacati proteggono solo una parte dei lavoratori, ma non i precari e i giovani. Lei cosa ne pensa?
"È assolutamente falso, i sindacati in Italia come in Europa hanno come priorità il lavoro, il lavoro dei giovani e la lotta alla precarietà. I sindacati sostengono chi non ha lavoro, i giovani.
È un giudizio ingiusto. Voglio ricordare che i Paesi più competitivi sono proprio quelli dove la fiducia, le negoziazioni e il dialogo sociale sono più forti".

da FQ tv - di Alessio Pisanò

Nessun commento:

Posta un commento