Dobbiamo ripartire da una scuola che si fa
comunità educante, che si dà l’obiettivo fondamentale di contrastare la
dispersione scolastica e di creare condizioni di uguaglianza
sostanziale. Una scuola ancorata ai principi costituzionali, rendendola
realmente gratuita, riqualificando e ampliando il “tempo scuola”,
moltiplicando l’offerta pubblica di nidi, rendendo universale la scuola
dell’infanzia.
E’ necessario riconoscere la dignità e il valore
della funzione degli insegnanti, stabilizzando i precari attraverso un
piano pluriennale, dando risposte a chi (vittima di un algoritmo
impazzito) ha subito una mobilità inutile e dannosa, adeguando gli
stipendi di docenti e personale Ata agli standard europei.
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