lunedì 26 febbraio 2018

UNA SANITÀ PUBBLICA, DAVVERO.

UNA SANITÀ PUBBLICA, DAVVERO.
Un numero crescente di persone non riesce ad avere accesso alle cure, a causa di costi sempre più elevati, di ticket che sono più elevati del prezzo delle prestazioni, di liste d’attesa sempre più lunghe, della mancanza di servizi di prossimità.
Dobbiamo rovesciare il sistema puntando sulla prevenzione ed evitare la malattia, riducendo i fattori di rischio legati all’ambiente di vita e di lavoro oltre che alla reale accessibilità di analisi preventive, perché solo in questo modo si possono scoprire i problemi prima che diventino gravi.
Un esame può salvare una vita, ma molti oggi non se lo possono permettere e rimandano all’infinito il momento di farlo.
Siamo decisamente contro gli sprechi, in primis di vite umane.
Serve un forte rilancio del finanziamento della salute e dell’assistenza sanitaria, per riallineare progressivamente la spesa sanitaria pubblica italiana alla media dei paesi dell’Europa occidentale e garantire investimenti pubblici per il rinnovamento tecnologico e l’edilizia sanitaria, da finanziare con 5 miliardi in 5 anni.
Vogliamo mettere in campo un piano triennale di rafforzamento del personale dipendente, che passi anche per la riduzione del lavoro precario, delle collaborazioni esterne e dell’appalto di servizi.
Proponiamo: di superare l’attuale sistema dei ticket, già previsto dal Patto per la Salute del 2014 e l’abolizione dei superticket.

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