martedì 9 luglio 2019

L’INNO ALLA GIOIA

(Bricolage)
Ieri si è insediato il nuovo Parlamento Europeo.
L’invito rivolto dal Presidente uscente, Taiani, ai nuovi parlamentari di alzarsi in piedi al momento dell’inno europeo, ha visto i rappresentanti del Brexit Party girare le spalle in segno di:
Disaccordo?
Disprezzo?
Show gratuito?
Maleducazione?
Maaa?
Mentre guardavo il servizio in tv mi sono chiesto come ci si può comportare così avendo la fortuna di ascoltare l’Inno alla gioia di Beethoven in un luogo tanto prestigioso.
Tanto più che l’inno è solo musicale.
Avrei capito se ci fosse stata una parte letterale che facesse riferimento alla fratellanza fra gli uomini, alla libertà e alla pace, per la quale sono morti a milioni in Europa, alla solidarietà.
Oppure è proprio questo il significato simbolico rappresentato dalla pattuglia Brexit?
Non ce ne frega un cazzo della fratellanza, della libertà, della solidarietà, dei valori universali rappresentati e condivisi anche da Beethoven quasi 200 anni fa.
Il dramma è che pensare in questo modo non sono affatto isolati.
Anche a me questa Europa nelle politiche che adotta non piace: ma sant’iddio!, posso andare in Francia o in Germania e non sentirmi straniero, i miei figli sono cittadini europei forse prima ancora che italiani, non ho visto nessuna guerra da quando sono nato.
Vi sembra poco?
E poi diciamolo l’Inno alla gioia è pure un bel motivetto che anche alcuni di noi, a FESTAPERTA fischiettano durante le prime ore della giornata mentre grigliano e friggono.

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