martedì 9 luglio 2019

SUPERFICIE E UNDERGROUND

(Bricolage)
Come si f a scrivere qualcosa con questo caldo?
Non è mica facile ricordarsi le cose accadute solo 12 ore prima!
La pensione, ecco cosa occorre a Bricolage, una pensione da militante dopo quasi 50anni di trincea.
Ancora uno sforzo, forza!, dopotutto alla conclusione non manca molto.
Ecco, siamo a sabato 7 luglio e il tempo (questa la vera ansia di questa nona edizione di FESTAPERTA) pare tenere.
Pare.
Almeno così dice la previsione che pur non lasciando completamente tranquilli, da brevi piogge e schiarite dalle ore 23.
Ce la facciamo.
In modo ordinato e crescente vediamo arrivare le persone.
120 prenotazioni per complessivi 450 posti a sedere e una giornata quasi da recuperare (mercoledì è piovuto)
Ce la possiamo fare.
Ci guardiamo indaffarati come sempre, basta un cenno, uno sguardo d’intesa.
Le tre postazioni di cassa sono pronte, la cucina ha anticipato l’attività, i ragazzi e le ragazze del servizio ai tavoli scherzano fra loro e scaldano i motori.
Ce la facciamo.
Arrivano i musicisti, strana gente, simpatica che parla veneto.
Eh la madonna! Addirittura da Padova per suonare a FESTAPERTA?
I tavoli si riempiono di famiglie, compagnie, coppie mentre un venticello spira fra le frasche dei platani.
Il venticello cresce.
“ Ma no! Il temporale arriva da Sanremo alle 23, come il treno partito da Marsiglia, ah ah ah”
Eppure il venticello non molla e guardando il cielo in un attimo quelle macchie di azzurro e di blù sono sparite.
Oh cazzo, una goccia!
“l’ho sentita anch’io. Nooo adesso no!”
“scende la pioggiaaaa…” conta una compagnia di ragazzi mentre aprono gli ombrelli stando seduti sulle panche davanti al loro fritto misto.
Alcuni se ne vanno, altri restano.
Non è una pioggia torrenziale come quella di mercoledì, ed è così che spuntano altri ombrelli di persone che vogliono restare.
E poi l’orchestra, i padovani, prendono gli strumenti senza amplificazione e cominciano a cantare girando per i tavoli come si fosse in una trattoria di Trastevere.
Fantastico! L’abbattimento si trasforma in ballo, la depressione in allegria.
E così mentre si mangia e si canta e si balla in superficie sotto alcuni tavoli i bambini giocano.
Underground e superficie, la Festa si può fare ovunque!

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